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Piccolo esperimento con la composta
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Groucho
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Inviato: Dom 03 Nov 2013, 18:42   Oggetto: Piccolo esperimento con la composta
Groucho Dom 03 Nov 2013, 18:42
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Un paio di anni fa, o forse tre non ricordo, ripicchettando piantine di un anno di Glandulicactus crassihamatus volli fare una piccola prova.

Scelsi tre piantine tra le più simili come crescita e le destinai in composte diverse.
Una la misi in sola sabbia, una in solo lapillo, una nella composta che solitamente uso per le messicane, e cioè 7 parti di lapillo, 3 di terriccio, 4 di sabbia e 4 di pomice. Al tutto aggiungo un po' di marna ad occhio, circa altre 2-3 parti.

Naturalmente sono state sempre assieme avendo gli stessi trattamenti di esposizione, concimazione e bagnatura.

Da sinistra a destra abbiamo quella in sola sabbia, quella in solo lapillo (al centro) e poi quella in composta "idonea".

La cosa di cui volevo convincermi era che il lapillo non è un materiale completamente inerte.

 
    in sola sabbia
    in solo lapillo
    In composta "idonea" dove è chiara la spinta dell'azoto fornito dal terriccio.


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pessimo
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Inviato: Dom 03 Nov 2013, 20:19   Oggetto:
pessimo Dom 03 Nov 2013, 20:19
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Esperimento molto interessante.
Che tipo di sabbia è Daniele quella del meno sviluppato?
Potrebbe fiorire prima quello in sabbia, rispetto a quello più cresciuto?

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Inviato: Dom 03 Nov 2013, 20:42   Oggetto:
Rod Dom 03 Nov 2013, 20:42
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complimenti! Applauso
sono sempre molto interessanti questi esperimenti!
per ora ci ha dato un'idea dello sviluppo della parte "aerea", e quando sarà il momento di svasarle potremo vedere anche le differenze nell'apparato radicale, che forse è l'aspetto che più ci preoccupa quando pensiamo alla composta


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Inviato: Dom 03 Nov 2013, 21:40   Oggetto:
seven Dom 03 Nov 2013, 21:40
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La differenza e' notevole! Very Happy
Dunque quello che hai voluto dimostrare e' che il lapillo non e' solo un inerte, bensi' nutre anche, non come la composta idonea ma piu' o meno......
Concordo con Rod, sarebbe interessante poter vedere anche l'apparato radicale........quando le rinvaserai s'intende. Sorriso


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Inviato: Dom 03 Nov 2013, 23:07   Oggetto:
simo&kigi Dom 03 Nov 2013, 23:07
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Bellissimo esperimento, adoro queste cose... e l'hai fatto anche con una bella pianta!


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Inviato: Lun 04 Nov 2013, 0:25   Oggetto:
exwarrier Lun 04 Nov 2013, 0:25
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Questo dimostra come le piante sono dure a cedere e fanno di tutto per sopravvivere.


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Inviato: Lun 04 Nov 2013, 6:53   Oggetto:
agavina Lun 04 Nov 2013, 6:53
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mi piacciono questi esperimenti! e mi piacciono pure le pianticelle!


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Inviato: Lun 04 Nov 2013, 9:33   Oggetto:
Lupetta Lun 04 Nov 2013, 9:33
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Concordo, grazie per averlo condiviso con noi.


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Inviato: Lun 04 Nov 2013, 10:39   Oggetto:
Gianni Lun 04 Nov 2013, 10:39
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molto interessante! Anche io mi riprometto sempre di fare questo tipo di esperimento, ma non l'ho ancora mai fatto.
Non so cosa si intende per "inerte". Le piante assorbono minerali dal terreno; le rocce vulcaniche sono ricche di minerali. La sabbia stessa e' un insieme sgretolato di varie rocce piu' sedimenti...... Immagino che varie piante abbiano diversa abilita' nell'estrarre minerali da diversi tipi di terreno/rocce.... Come immagino che diversi minerali vengano piu' o meno rilasciati nel terreno in base al pH dell'acqua che si usa per le annaffiature e altri fattori.....

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Groucho
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Inviato: Mar 05 Nov 2013, 0:24   Oggetto:
Groucho Mar 05 Nov 2013, 0:24
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Gianni ha scritto:

Non so cosa si intende per "inerte".

Questa è un ottima osservazione, ed è un po' il nocciolo della questione.

Sabbia, ghiaia, lapillo, pomice, zeoliti, marne, ecc...vengono definiti materiali inerti poichè non hanno componente organica, quindi nulla o quasi di azoto.

I micro e macroelementi vengono assimilati comunque in gran parte grazie agli inerti, i quali li cedono all'acqua di irrigazione. Per questo sarebbe meglio usare acqua tendenzialmente acida, e per questo l'acqua piovana sarebbe la migliore.
Tra gli inerti vulcanici la pomice è quello che non cede niente, poichè il suo processo di formazione avviene per vetrificazione, che non so di preciso cosa sia, ma è dovuto mi pare, ai tempi di raffreddamento e alla temperatura.
Questa vetrificazione non avviene nella formazione del lapillo, risultando così un inerte da cui però le piante assimilano elementi, tra cui buone dosi di potassio.

La pomice resta comunque, a detta di molti, un ottimo toccasana per la salute delle radici.

Prendete tutto con le molle, sono cose che ricordo di aver letto ma non sò se le ho riportate tutte giuste.
Anzi, se qualcuno sapesse spiegare meglio e fare più chiarezza....magari..


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Inviato: Mar 05 Nov 2013, 12:18   Oggetto:
beralios Mar 05 Nov 2013, 12:18
Rispondi citando

Onestamente credo che l'unica differenza tra i primi due vasi, e forse anche nei riguardi del terzo, è la quantità di acqua assorbita. La ghiaia trattiene meno acqua del lapillo che a sua volta ne trattiene meno della composta.

In tal senso è significativo questo esperimento:
http://forum.cactofili.org/viewtopic.php?t=29403
a parità di condizioni, le piante nei vasi di plastica crescono più velocemente perché assorbono più acqua.

Se il lapillo rilasciasse sostanze utili per la pianta, allora la seconda pianta dovrebbe essere più grossa della terza, dal momento che il suo vaso contiene più lapillo del terzo.

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Inviato: Mar 05 Nov 2013, 14:25   Oggetto:
Rod Mar 05 Nov 2013, 14:25
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beralios ha scritto:
Onestamente credo che l'unica differenza tra i primi due vasi, e forse anche nei riguardi del terzo, è la quantità di acqua assorbita. La ghiaia trattiene meno acqua del lapillo che a sua volta ne trattiene meno della composta.

secondo me non dipende solo da quanto a lungo la composta rimane umida (la ghiaia, come dici tu, non assorbendo acqua asciuga prima, e così via), ma anche dagli elementi nutritivi che la pianta trova nella composta.
è vero che nel terzo vaso c'è meno lapillo che nel secondo, ma c'è anche una parte organica data dal terriccio che contribuisce ad una maggiore disponibilità di nutrienti.


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Inviato: Mar 05 Nov 2013, 14:53   Oggetto:
pessimo Mar 05 Nov 2013, 14:53
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Molto interessante questo argomento e, per quelli inesperti come me utilissimo. Per cui vorrei dire anch'io la mia e propenderei per quanto sostenuto da Rod.
Certo anche l'acqua fa la sua parte, ci mancherebbe: se non irrighi la pianta, qualsiasi essa sia, non cresce.
Ho fatto delle prove con sedum e crassule (sono la mia palestra) ed ho verificato notevoli differenze col mutare della composta, sottolineo notevoli.
Per spiegare è un po' come quando nei garden vedi esposte certe cactacee che noi diciamo "pompate" rispetto a quelle che abbiamo a casa.
Ho messo crassule in composta 50 e 50 (terriccio/inerti) e crescono ottimamente, altre rinvasate con pochissimo inerte e concimate (concime da orto) sono molto più floride, e crescono più in fretta.
Il problema, sempre secondo i miei "esperimenti", è che durante l'inverno soffrono di più rispetto a quelle tenute "a dieta".
Ecco, non so se le mie considerazioni siano utili o meno, ma su queste mi sono fatto una ragionevole idea.
Per ultimo ho verificato che quelle concimate fioriscono meno e più tardi delle altre.

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Inviato: Mar 05 Nov 2013, 15:21   Oggetto:
Luca Mar 05 Nov 2013, 15:21
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Potrebbe essere che la composta con il terriccio impieghi maggior tempo ad asciugare e quindi la pianta ne beneficia abbeverandosi maggiormente, a mio tempo avevo postato questo esperimento per valutare la crescita radicale con composte differenti, ciao e complimenti per il tuo lavoro!


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Inviato: Mar 05 Nov 2013, 17:53   Oggetto:
Gianni Mar 05 Nov 2013, 17:53
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molto interessante anche il tuo post Luca. Mi viene sempre piu' voglia di fare qualche test.... Sorriso

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