Inviato: Ven 06 Gen 2012, 11:23 Oggetto: Esperimento coltivazione con vari substrati
Luca Ven 06 Gen 2012, 11:23
Incuriosito dalle miracolose proprietà della marna utilizzata da molti coltivatori con estrema soddisfazione, ho voluto fare una prova di coltivazione. Esattamente un anno addietro ho preso tre Astrophytum myriostigma e li ho rinvasati in tre composte differenti per vedere come si sarebbero comportati. Le tre piante sono state posizionate nello stesso posto e concimate due volte, unica eccezione l' Astrophytum A bagnato con maggior frequenza. Oggi ho deciso di svasarli e trarre le prime conclusioni.
Astrophytum A
Rinvasato in pura marna.(Provenienza Emilia Romagna)
Già dopo poche bagnature la marna ha iniziato a disgregarsi fino ad arrivare ad essere pura sabbia, la pianta ha mostrato segni di sofferenza evidenti, alla svasatura presenta un ridottissimo sviluppo radicale e la pianta è regredita.
Diametro............2011-> cm. 14,3.........2012-> cm. 13,2
Apice/Colletto.....2011->cm. 5,3............2012-> cm. 4,1
 
Pianta A come si presentava oggi prima di essere svasata. Tutta la marna che era di granulometria di 3-5 mm si è completamente sfaldata. Attorno alle radici si è decisamente compattata provocando una asfissia radicale.  
Pianta A nel 2011 e oggi (2012)  
Particolare delle radici della pianta A.
Astrophytum B
Rinvasato in 1/3 lapillo, 1/3 pomice e 1/3 marna.
Al rinvaso lo sviluppo radicale è abbastanza soddisfacente, la marna presente nella composta si è sfadata ed è attecchita alle radici, la pianta non è cresciuta ma è molto meno deperita della pianta A.
Astrophytum C
Rinvasato in 1/3 lapillo, 1/3 pomice, 1/3 terra.
Al rinvaso si nota un ottimo sviluppo radicale, la pianta è leggermente cresciuta e tra le tre è quella dall' aspetto più rassicurante.
Diametro.............2011-> cm. 13,1.......2012->cm. 13,6
Apice/colletto.......2011->cm. 5,2..........2012->cm. 5,2
 
Pianta C nel 2011 e oggi (2012).  
Particolare delle radici ad oggi.
Bravo Luca!! Ottimo reportage!
Volevo provare anche io la marna, ma visto il tuo esperimento e i risultati, mi sa che continuo i rinvasi come sempre!!!
Ho fatto anch'io delle prove simili alle tue, in modo molto più disorganizzato e meno preciso (io fo a occhio ), però l'ho fatte con Ariocarpus, Obregonia, e turbinicarpus.
Le piante cresciute in sola Marna (anche la mia presa in Appennino Emiliano) sono cresciute di meno, ma,più o meno, sviluppano prima la somiglianza con l'adulta e sono molto più somiglianti alle plantule in natura.
Io le ho fatte un paio di anni fa e sono curioso di vedere le differenze tra qualche altro anno.
Comunque della sola marna sono meno soddisfatto.
Io credo, se si vuole usare per alcuni generi, sia meglio non superare il 20-30% della composta totale.
Ho notato anche che le composte con la marna asciugano più velocemente. Può essere positivo o negativo, secondo uno come è abituato a coltivare.
Sono sempre interessantissime queste prove
_________________ "Molti fiori sono nati per fiorire non visti,
e sperdere la loro dolcezza nell'aria deserta"
Con la marna l' asciugatura è rapidissima, penso che bisognerebbe triplicare le bagnature, sul fatto che le piante siano più rustiche penso sia vero ma nel mio caso si rasentava il pericolo di morte, credo. Dipende poi dal tipo di marna, ne ho viste alcune che non si polverizzano così rapidamente ma non saprei dove trovarla e forse i risultati sarebbero migliori, ciao.
Registrato: 01/04/09 09:12 Messaggi: 20794 Residenza: Reggio Emilia
Inviato: Ven 06 Gen 2012, 12:56 Oggetto:
Gianna Ven 06 Gen 2012, 12:56
Non pensavo che si polverizzasse così alla svelta. Anch'io credo che vada mischiata con altre cose: molti sono rimasti contenti, soprattutto nella coltivazione degli ariocarpus.
ottimo esperimento, bravo! anche io pensavo che la marna fosse miracolosa e volevo procurarmela, ma ora penso che farò come ho sempre fatto. Certo che per gli ariocarpus forse è la cosa migliore, ho visto moltissimi in questo forum che li coltivano così
Ottimo bel lavoro.
Ho sempre avuto una non poco celata diffidenza per la marna. Non per motivi di antipatia ma per il sole semplice fatto che si fa presto a dire marna ma che marna è?
Questa roccia presenta una variabilità dei suoi componenti elevatissima per cui l'una è totalmente differente da altre.
Detto ciò, e che per il solo fatto che si sfalda non ritengo che sia un buon substrato per la coltivazione a meno che non si voglia creare condizioni estreme a discapito della crescita e per il solo fatto di coltivare piante più somiglianti a quelle in natura.
Dalla mia esperienza posso comunque affermare che una composta formata esclusivamente da lapillo, pomice (queste due componenti setacciate al massimo al fine di togliere la parte polverosa) , terriccio di foglie di faggio stagionatissime e senza torba (non si trova in commercio ma bisogna andare per i boschi) nonché polvere di marmo (io la trovo presso un artigiano che compone lapidi cimiteriali - sotto la serra ad acqua per il marmo si forma la poltiglia che io esproprio) e eventuale graniglia di marmo (questa si che si consuma ma non si sfalda), resta più che ottima. La variazione in percentuale di questi componenti può essere impiegata per tutti i cactus ad eccezione di quelli epifiti che per loro è discorso a parte.
Resta il fatto che comunque ritengo utile, giusto ed anche per soddisfazione personale sperimentare nuove composte. Hai fatto bene a verificare.
Ciao San Tommaso opss Luca.
Molto interessante il reportage, mi verrebbe voglia di crearne tanti articoli.
Nello specifico credo che la composta sia molto soggettiva.
Per me tra le tre lo sviluppo radicale più omogeneo e compatto è stato ottenuto con la marna.
Secondo me c'è un errore di fondo, che sta nel valutare i terricci con lo stesso trattamento.
Ognuno dovrebbe fare tale esperimento con il proprio metodo di trattare le piante, oppure applicare tre differenti trattamenti specifici per le tre composte e per le piante che ci mettiamo.
Cioè non si può arrivare ad una conclusione generale.
Anche con la classica composta C, ci sono piante che hanno una riuscita, altre magari, con la stessa mano di innaffiature, apprezzano meno.
Però lo spirito è quello giusto, bisogna sperimentare.
.... terriccio di foglie di faggio stagionatissime e senza torba (non si trova in commercio ma bisogna andare per i boschi)....
E' assolutamente vietato fare terriccio per boschi. Se la forestale vi trova con pala e sacchi, se vuole vi fa passare la voglia. Insomma fate come vi pare ma sappiatelo.
Il terriccio di faggio si trova eccome in commercio. Io quello legale lo prendo a Pescia (PT) all'agraria "Di Vita" imballato come la torba e altri terricci. Va un pò cercato ma si trova nelle agrarie un pò più rifornite.
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Signor Groucho che sia vietato questo lo sapevo ma diciamoci la verità, non è che bisogna andare con bob cat e autocarro da 30 metri cubi. Una modica quantità prlevata con le manine non credo crei danno.
PS. Io di terriccio di questa natur in commercio non ne ho mai trovato. Dato che io ho abitato a Montecatini terme (pistoia) per un bel pò so bene che da quelle parti di vivai ben forniti ce ne sono ma non siamo tutti così fortunati. Io ad esempio non trovo difficoltà per lapillo e pomice (abito sul vesuvio) ed a ognuno il suo .
Questo vivaio vende anche per corrispondenza?
Se lo fa mi informi? Grazie ed a spetto una sua di Lei eventuale comunicazione laddove ritenesse opportuno rispondermi
Non ho ancora provato a coltivare in marna pura al 100% perchè ritengo che il substrato sia troppo povero però coltivo con 1/3 di marna lapillo e zeolite (o pomice) con l'aggiunta di pochissimo terriccio di faggio diciamo 5-10% già da parecchi anni ed ora è questo il mio terreno preferito per molri generi (ariocarpus astrophytum lophophora turbinicarpus ecc ) tanto che quando devo rinvasare la marna è sempre presente.
Certo che ne esistono molti tipi evidentemente sono riuscito a trovare quella giusta.
Non si sfalda assolutamente anzi direi che è molto più resistente che il lapillo o la pomice e ultimamente ne ho spezzato parecchio.
l' apparato radicale non ne risentito assolutamene anzi direi che si sviluppa molto bene e mi sembra (ma può darsi che sia solamente una mia impressione) che ci sia una crescita molto più veloce e questo l' ho notato principalmente negli ario.
Posto alcune foto - scusate ma sono molto scarso come fotografo
 
marna che uso di granulometria 7-15 mm  
Astrophytum Ornatum da due anni in marna  
particolare del fittone di un Ariocarpus Fissuratus in marna da tre anni
La marna più giovane si sgretola facilmente, soprattutto se umida. Quella con qualche centinaio di migliaia (forse milioni??) di anni più vecchia è più dura.
Ovviamente dipende anche dalla composizione, di marne ne esistono molti tipi e il termine, ad essere pignoli è un po' generico.
@ Ferochepassione: non ho capito il senso di tanta sottile ironia, io ho solo detto come stanno le cose, e le multe te le fanno anche con la mestolina e il sacchettino, se vogliono. Ho la licenza per i tartufi, e al tempo dell'esame queste leggi le ho studiate. Non ho parlato di danni ma di multe per evitare spiacevoli sorprese a qualcuno che magari pensava, da come l'avevi messa te, che fosse legale.
Ad esempio fatti trovare con le cassette di muschio per il presepe e poi me lo racconti. Se poi a Napoli c'è qualche legge regionale o provinciale che lo permette non lo so.
Il DiVita non so se vende per corrispondenza, credo di no, ma uno può sempre domandare per una spedizione.
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