Inviato: Mer 12 Dic 2018, 11:15 Oggetto: Euphorbia decaryi e le altre: come riconoscerle
pessimo Mer 12 Dic 2018, 11:15
Prendendo spunto da questo topic http://forum.cactofili.org/viewtopic.php?p=444323 cerchiamo di conoscere meglio le caratteristiche di queste apprezzatissime euforbie endemiche del Madagascar, imparando così a distinguerle
Euphorbia decaryi var. decaryi
Fusti molto grossi/spessi (spessi anche un dito, i piu' spessi del gruppo) che ruotano progressivamente su se stessi; portamento strisciante con stoloni sotterranei; foglie piu' o meno larghe, carnose, in cui si intravede spesso il disegno delle venature. Con la crescita la foglia, ondulata all'inizio, si distende
Euphorbia decaryi var. spirosticha
Fusti molto sottili che si avvitano su se stessi (da cui il nome spirosticha); portamento strisciante con stoloni sotterranei; foglie molto carnose con ondulature molto evidenti, che rimangono tali anche con la crescita
Euphorbia ambovombensis
Portamento eretto con caudice sferico (a meno che non sia prodotta da talea); fusti sottili (simili alla spirosticha); foglie di solito larghe e aperte, non carnose, simili in forma alla decaryi decaryi, talvolta piu’ larghe
Euphorbia cap-saintemariensis
Portamento eretto (almeno in coltivazione), con fusto ingrossato ma senza caudice; rami sottili simili alla ambovombensis (ma piu' lisci); foglie non carnose e piu' strette della ambovombensis e coi margini piu' ondulati (ma molto meno della spirosticha)
Euphorbia suzannae-marnierae
Portamento eretto con caudice; fusti sottili simili alla cap-santemariensis/ambovombensis; foglie non carnose e sottili
Euphorbia waringiae
Simile in portamento alla suzannae-marnierae, ma con foglie molto piu' sottili e allungate, che la rendono facilmente identificabile
In conclusione:
E. decaryi se ha portamento strisciante con stoloni sotterranei e fusti spessi.
E. decaryi v. spirosticha se ha fusti sottili, foglie spesse e molto ondulate ai margini.
Se ha portamento eretto è più complicato, soprattutto se la pianta è una talea. Ci possiamo regolare così:
E. ambovombensis è quella che di solito ha foglie più larghe e meno ondulate e rami meno lisci.
E. cap-saintemariensis ha foglie di solito più strette e ondulate, e rami più lisci.
Qualche immagine proviene dalla nostra Galleria: qualcuno sicuramente riconoscerà le proprie piante
L'ultima modifica di pessimo il Mer 12 Dic 2018, 15:51, modificato 1 volta
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Inviato: Ven 14 Dic 2018, 16:34 Oggetto:
Gianni Ven 14 Dic 2018, 16:34
Mi sono appena svegliato, sono ancora a letto, poi commento per bene quando arrivo al lavoro
Intanto dico: post bellissimo, immagini fantastiche! Come si puo' resistere al fascino di queste piante?.
Grazie ancora ragazzi!
Registrato: 28/03/13 17:03 Messaggi: 5327 Residenza: San Francisco, California
Inviato: Ven 14 Dic 2018, 18:38 Oggetto:
Gianni Ven 14 Dic 2018, 18:38
Come detto da Gianna, sono benvenute aggiunte, modifiche e correzioni alle descrizioni riportate sopra. In particolare se Beppe e Giorgio passassero di qui...
Intanto io continuo a riguardarmi queste immagini...
The plant list considera come nome valido Euphorbia decaryi var. cap-saintemariensis (Rauh) Cremers, sinonimi: Euphorbia cap-saintemariensis Rauh e Euphorbia decaryi var. cap-saintmariensis Rauh . Poi considera valido Euphorbia decaryi Guillaumin; non c'è nessuna traccia di E. d. var. spirostica, anche se questa varietà compare nel sito dell'IPNI, come pure nella lista rossa dell'IUCN, insieme ad E. d. var. decaryi.
Nella rivista Candollea pubblicata da "The Conservatory and Botanical Garden of the City of Geneva (CJBG)" nel 2016 Jean-Philippe Castillon and Jean-Bernard Castillon scrivono in un articolo su alcune euforbie del Madagascar (A propos de quelques noms oubliés dans le genre Euphorbia L. (Euphorbiaceae) à Madagascar), "Des erreurs dans l'interprétation de certains noms dans le genre Euphorbia L. (Euphorbiaceae) à Madagascar sont corrigées ici. Enfin, il est montré que Euphorbia francoisii Leandri est synonyme de Euphorbia decaryi Guillaumin, et que la plante connue actuellement sous le nom de Euphorbia decaryi doit en fait s'appeler Euphorbia boiteaui Leandri. Des nouvelles combinaisons sont proposées pour une partie des variétés décrites sous Euphorbia francoisii et Euphorbia decaryi. L'articolo intero a questo indirizzo https://dialnet.unirioja.es/revista/20108/V/71
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Inviato: Dom 16 Dic 2018, 10:56 Oggetto:
cmr Dom 16 Dic 2018, 10:56
Citazione:
Euphorbia decaryi Guillaumin (1934)
Euphorbia cap-saintemariensis Rauh (1970)
Euphorbia decaryi var. cap-saintemariensis Rauh (1971)-syn. E. decaryi
Euphorbia decaryi var. spirosticha Rauh and Buchloh (1987)-syn. E. decaryi
Gironzolando in rete si ricostruisce 'sta cosa qua: un anno dopo la prima descrizione, la cap-saintemariensis viene ridotta prima a varietà della decaryi e poi a sinonimo di decaryi; stessa sorte per la var. spirosticha.
La mappa presente in iucnredlist.org per E.decaryi comprende anche l'areale della cap-saintemariensis a conferma di queste scelte.
Cosi, tanto per darvi una mano a complicare le cose
Ho copiaincollato il mio intervento nell'altra discussione in quanto questa nuova mi era sfuggita.
Nel frattempo ho letto l'interessante articolo indicato da Giorgio che non fa altro che confermare, se mai ce ne fosse bisogno, che inscatolare con precisione assoluta delle entità per loro vocazione dall'aspetto variabile quali sono le piante, è un'opera improba. Se proprio devo fare un appunto all'articolo, osserverei che non tiene conto della pressione dell'ambiente (clima, orografia, meteo, ecc.) sulle piante, fattore molto pregnante in Madagascar: testimone, ad esempio, ne sono le molte nuove descrizioni di aloe malgasce che, nella maggior pare dei casi, si somigliano variando tra loro di pochissimi caratteri. Piante simili che differiscono per una "ondulata" in più o in meno di foglia o per un fusticino che cresce spiralando, ascritte a specie differenti non hanno senso, ovvero, possono essere interessanti da un punto di vista puramente collezionistico ma botanicamente sono prive di senso.
_________________ "Lasciami tutte le rughe, non me ne togliere nemmeno una. Ci ho messo una vita a farmele venire." A. M.
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Inviato: Dom 16 Dic 2018, 11:19 Oggetto:
cmr Dom 16 Dic 2018, 11:19
Ricordavo di avere 'sta foto da qualche parte: Copiapoa humilis forma spiralis!
La parte superiore non è "spiralis" perche dopo averla acquistata l'ho coltivata come si deve!
 
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Inviato: Dom 16 Dic 2018, 17:12 Oggetto:
pseudanthium Dom 16 Dic 2018, 17:12
Ma questo interessante thread non parlava di "Euphorbia decaryi e le altre: come riconoscerle"?
Ok sapere quali sono oggi i nomi scientifici, ma se mi interessa una pianta (e mi interessa per il suo aspetto) e voglio riferirmi a quella pianta parlando con qualcuno ... mica devo giocare a Taboo !!!
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Inviato: Lun 17 Dic 2018, 5:54 Oggetto:
Gianni Lun 17 Dic 2018, 5:54
Sono d'accordo con Giovanni.
Queste piante sono oggettivamente diverse tra loro. Probabilmente ci saranno in giro ibridi e forme intermedie, ma le "forme tipiche" presentate sopra sono ben distinguibili tra loro. Dare loro un nome (idealmente un nome corretto) e' importante, fosse anche solo per potersi riferire a loro in maniera colloquiale qui sul forum.
L'esempio della Copiapoa humilis e' completamente off topic.
Registrato: 17/04/15 09:43 Messaggi: 1199 Residenza: Castelli Romani
Inviato: Lun 17 Dic 2018, 16:46 Oggetto:
cmr Lun 17 Dic 2018, 16:46
Altre letture interessanti. Curioso il fatto che tutti coloro che le hanno scritte abbiano difficolta nell'asserire con assoluta certezza quali siano le differenze in grado di caratterizzare le varie specie in questione mentre noi qui le sappiamo riconoscere ad occhi chiusi
Registrato: 28/03/13 17:03 Messaggi: 5327 Residenza: San Francisco, California
Inviato: Lun 17 Dic 2018, 22:14 Oggetto:
Gianni Lun 17 Dic 2018, 22:14
Non capisco, dai links che hai citato, come tu sia arrivato alla conclusione che "tutti coloro che le hanno descritte abbiano difficolta nell'asserire con assoluta certezza quali siano le differenze in grado di caratterizzare le varie specie in questione".
Non ho esperienza di queste piante in natura, ma in coltivazione esistono forme tipiche facilmente riconoscibili. Il punto che si voleva fare in questo topic non era necessariamente trovare il nome giusto (anche se sarebbe meglio), ma spiegare le caratteristiche distintive di questo gruppo di piante. Cosi' invece di dire: "a me piacciono le E. decaryi che hanno forma strisciante, senza caudice, con foglie ondulate ma non troppo", dico: a me piacciono le E. decaryi v. decaryi (o quello che e' il nome corretto).
Ad esempio, se uno mi dicesse: la pianta descritta qui come "decaryi v. decaryi" e quella descritta come "ambovombensis" sono entrambe sottospecie di decaryi, io non avrei nulla da obiettare, potrebbe benissimo essere. Ma se tu mi dici che si fa fatica a distinguerle, allora posso solo consigliarti un buon oculista.
Unico appunto per me è decaryi v. decaryi. O la specie è un nodo, o un ramo.
La spirosticha è una varianza di decaryi, ma decaryi è una varianza di cosa? Di se stessa?
E credo che dire decaryi ssp. decaryi sia identico che parlare di v. decaryi. No?
L'ultima modifica di cactus il Ven 04 Gen 2019, 23:45, modificato 1 volta
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