sono in parte d'accordo con quanto detto da cactus, per una questione di comodita' i vecchi sinonimi vanno bene, ma se devi ricercare una pianta per comprarla o identificarla, li i nodi vengono al pettine, non è solamente una questione geografica ma anche di caratteri morfologici di poco differenti che inducono i tassonomi a racchiudere + generi in uno solo,nel caso delle Sulcorebutia, Mediolobivia, wheingartia, aylostera, etc, vul dire che questi particolari caratteri non erano cosi0 incisivi da farli appartenere ad un genere a se.
vedi per esempio Aylostera, raramente si trovera' un catalogo con quel nome , essendo ormai confluito in Rebutia, oppure l'horridocactus che ho postato io, ho fatto mille ricerche per trovare il corrispondente accorpamento in Eryosice, e alla fine l'ho trovato ma con tante difficolta, visto ce comeH. geissei non si trovava o c'erano pochissimi riferimenti.
Come anche Notocactus, oggi Parodia,Roseocactus oggi Ariocarpus, etc etc, è importante sì, sapere i sinonimi ma è + corretto chiamarli col nome attuale anche perchè nei libri recenti i sinonimi restano sempre dei .....sinonimi, e anche perchè fare i nostalgici,non da i suoi buoni frutti, la scienza se evolve.
E' giustissimo avere un riferimento comune e di questo da un pò di tempo l'IOS se ne sta occupando, quello che è sbagliato è il modo in cui questo avviene.
Si tende troppo alla semplificazione e questo è un danno, ma anche a prendere come oro colato gli strafalcioni che vengono fuori dai nuovi punti di vista. Ma a parte questo aspetto...
Non si tratta di fare i nostalgici, si tratta di rispettare e capire i percorsi dell'uomo anche nell'ambito di questo piccolo mondo.
Gli stessi field number sono un modo per tracciare un percorso geografico ma anche e soprattutto storico.... se io avessi una Copiapoa domeykoensis KK709 (oltre ad essere fortunato ) sarei un assassino se ricartellinassi la mia pianta come Copiapoa coquimbana perchè qualcuno ha deciso che il nome non è più quello.
Per farla breve, non possiamo dire che l'Italia di oggi non sia anche l'Impero romano di allora. E guai a perdere traccia delle mie radici.... non sarei nessuno.
Certo che dopo più di 2000 anni se chiedessi informazioni a qualcuno per andare a Costantinopoli, avresti qualche difficoltà... rischieresti forse il manicomio
Ma la storia delle piante grasse ha radici molto meno profonde, i primi veri studi fatti in questo ambito risalgono a un centinaio di anni fa.
Tornando a Rebutia, credo che i vari sottogeneri siano comunque da tenere a mente. Io guardo una Rebutia krainziana e poi una Weingartia lanata per la prima volta e non mi verrebbe mai di pensare che appartengono allo stesso genere....
forse qualcosa di sbagliato c'è allora.
Stesso discorso per Mediolobivia e le altre....
per le Rebutia sta succedendo che Italia, Francia, Germania ecc con tutti i suoi italiani, francesi e tedeschi siano diventati all'improvviso Impero romano
Allora chi conosce i francesi e gli italiani ha qualche difficoltà a mescolarli, ma ancora più importante è che i nuovi appassionati non considerino tutto solo come UE perdendo differenze e riferimenti importanti, ma che facciano distinzione.
Gli studi tassonomici a cui accenni, credo racchiudino tutta la storia presente e passata di un genere o di una specie, mettendo in rilievo errori e orrori, sinonimi e coincidenze nei vari nomi e anche dubbie certezze.
Di tutto questo brodo di nomi una parte cade veramente in disuso (le grandi stupidaggini in genere), una parte resta in vigore; mentre un'altra parte ancora viene sospesa perchè riferita ad altro, ma non annullata. Un'altra parte resta invece dubbio, magari perchè intorno alle piante ci sono state descrizioni poco chiare o riferimenti non validi.
Una specie di filo che lega uno all'altro i vari nomi che evolvono o cambiano secondo diversi attori, come una specie di cronistoria... ma è tutto sullo stesso livello.
Ciao, cactus, il discorso si sta facendo veramente interessante. Hai ragionato da storico, facendo considerazioni che condivido in pieno. Se è giusto, e utile, conoscere la nomenclatura attuale, è anche giusto, però, conoscere quella "storica", in considerazione anche del fatto che non è detto che la classificazione attuale sia quella definitiva...
Mi sembra che oggi sia prevalente la tendenza ad accorpare i generi, mettendo insieme piante con caratteristiche anche notevolmente differenti, ma domani sarà ancora così? In questo calderone, allora, per non perdere la testa, e non rimanere senza riferimenti, rimane solo la conoscenza della storia di una pianta, anche se in alcuni casi è veramente difficile districarcisi.
OT: sto un giorno lontana dal forum e trovo una marea di messaggi, molti dei quali veramente interessanti!
Ti ho pensata parecchio... chissa quante stupidaggini storiche avrò detto ma sapevo che la cosa ti sarebbe piaciuta.
Si è vero a volte escono fuori discorsi molto interessanti, che vale la pena approfondire... si va un pò all'arrembaggio , e alla fine da una identificazione si rispolvera la storia delle mummie egizie
scusate se mi intrometto
volevo capire una cosa. la n°3 si chiama sia Parodia che Notocactus?? o è una o l'altra?
mi spiegho. tempo fa ho postato una foto di una pianta identica (almeno mi sembra) alla n°3 e mi avete detto che è una Parodia, ora vedo che la quotate come Notocactus.
Quindi mi chiedevo se è proprio un'altra pianta o se, come per altre piante, sono sinonimi...
l'argomento nomenclatura è una questione che è stata affrontata gia' da quando Linneo inizio ad usare il sistema binomio , da allora ne sono state fatte 1000 cambiamenti e non credo che si fermeranno mai,molti nomi sono in uso in italia, G.B Germania, ma non vengono accettate in Austria, cosi' come anche diversi "vecchi" nomi sono attualmente in uso presso i paesi dell'est.
per non parlare della Lophophora, il vero nome, l'unico che poi dovrebbe essere valido perchè perchè secondo L'I.C.B.N.,
il nome e cioè Peyotl zacatecasensis,
dato da Francisco Hernandez pubblicato nel 1790 ha priorità cronologica sui nomi dati negli anni seguenti.
quante volte è antemesso il vero nome della Lophophora?mai o raramente,e questo avvine in molte pardi d'europa ma non in Messico.
Come vedi questa è stata e restera' sempre un argomento controverso,
l'unico modo, a mio avviso e di ricordare sempre i sinonimi, a volte con nomi + accattivanti dei nuovi nomi,
ma non tralasciando le evoluzioni di tale scienza.
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