Una vacanza in Sicilia di 3 anni fa, mi ha cambiato la vita. Ha aperto le porte a un nuovo mondo delle piante, per me. Che è quello delle Aizoacee.
Questo grazie a un grandissimo coltivatore che proprio in Sicilia abita, neanche a farlo apposta, a due passi da dove avevo casualmente deciso di passare le vacanze, con la mia famiglia.
Dopo averlo contattato, con tanta gentilezza, Leonardo Giammanco mi ha accompagnata a visitare le sue due serre.
Una è dedicata alle piante in vendita, da portare alle fiere.
L'altra serra, ancora più grande, ospita esclusivamente piante della sua collezione personale. Inutile cercare di descrivervi le meraviglie che ho avuto la fortuna di potere ammirare, quel giorno.
Piante coltivate come in natura, piante adulte, accestite, enormi, mostruose.
Purtroppo, in agosto, quasi tutte a riposo. Quindi senza foglie verdi, senza fiori.
Degli assurdi ammassi di palline bianche, ossa di dita, alieni, sembrava di stare in un mondo fatato. Una meraviglia.
L'anno prima, avevo acquistato a Bologna proprio da Leonardo, una pianta di Monilaria che da tanto cercavo di trovare, senza successo.
Le Monilaria mi affascinavano già, ma ero molto lontana da immaginare quanto vasta fosse questa famiglia.
Insomma, per farla breve (troppo tardi 🤣) il gentile Leonardo mi ha regalato qualche capsula di semi, che mi sono portata a casa e ho provveduto a seminare già in ottobre.
Fuori dal germinatoio! Come mi aveva raccomandato l'esperto coltivatore.
Infatti queste specie sudafricane necessitano tanto sbalzo termico, tantissima ventilazione, che in germinatoio non è sempre facile assicurare.
Inoltre necessitano molta, molta luce.
Così ho scelto un ripiano su uno scaffale che sta di fronte a una grande vetrata. In una stanza fredda di notte e calda di giorno.
Per la luce, ho ulteriormente aiutato la natura con delle umilissime strisce led.
Per la ventilazione, ho lasciato la porta aperta e tanto è bastato.
I semi sono germinati senza problemi. Un vasetto che avevo messo in germinatoio, è subito ammuffito. Quelli nella stanza, sono cresciuti senza problemi.
Ho scoperto solo molto più tardi, che erano dei semi di diverse specie di Glottiphyllum.
Dopo il primo inverno in casa, li ho messi fuori. Sono cresciuti bene, ma all'arrivo del seguente inverno non sapevo cosa fare.
Ho pensato di ritirarle in casa, per sicurezza. Ma in casa dopo pochissimi giorni hanno iniziato a deperire. Eziolavano, si afflosciavano. Quindi, subito fuori. Non avevo scelta. O la va, o la spacca, ho pensato. Ed è andata!
Hanno superato l'inverno, riprendendo a vegetare in primavera.
Sono piante resistenti. Qui siamo andati più notti leggermente sotto allo zero, e loro erano semplicemente riparate sotto a una tettoia, coperte con un po' di TNT.
Questo autunno, arrivate al loro terzo anno di vita, hanno deciso di fiorire. Non tutte, ma alcune. Che gioia, che emozione! Non sono belle?
Inutile dire che il mio angolino Aizoacee, angolino non si può più chiamare. Tante altre nuove piante sono già entrate ad infoltire il gruppo, e la stanza fredda è piena di semine.
_________________
Lucia
L'ultima modifica di Rosaedela il Sab 15 Nov 2025, 19:30, modificato 3 volte |
FAQ
Gruppi
Registrati
Messaggi privati
Cerca
Entra
