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Gianna Amministratore

Registrato: 01/04/09 09:12 Messaggi: 20765 Residenza: Reggio Emilia
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Inviato: Dom 11 Mag 2025, 16:45 Oggetto:
Gianna Dom 11 Mag 2025, 16:45
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Ma che belle fioriture, molto invidiosa del G. bruchii, i miei quest'anno hanno dato forfait
_________________ Gianna
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RobertoBr Master

Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 34 Messaggi: 1057 Residenza: Vestigné
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Inviato: Dom 11 Mag 2025, 17:05 Oggetto:
RobertoBr Dom 11 Mag 2025, 17:05
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Immagino che la colpa sia dei tigli...
In realtà è proprio la luce a dare qualche problema a questa pianta, nel senso che per delle belle fioriture serve tanta luce, ma allo stesso tempo se in estate la pianta sta troppo al sole soffre il caldo. Per il resto indistruttibili, ho visto foto di gente che li tiene fuori in aiuola in Colorado: sarà anche secco ma a -20 ci si arriva e si prendono la neve con i boccioli già formati e vanno comunque avanti.
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RobertoBr Master

Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 34 Messaggi: 1057 Residenza: Vestigné
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RobertoBr Master

Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 34 Messaggi: 1057 Residenza: Vestigné
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Inviato: Dom 01 Giu 2025, 0:57 Oggetto:
RobertoBr Dom 01 Giu 2025, 0:57
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Escobaria minima, un piccolo gioiello.
mi sto trovando davvero molto bene con le piante di quelle zone, si adattano molto bene sia ai freddi invernali che alle calure estive. Questa è cresciuta davvero molto ed è piena di bocci.
 
Escobaria minima SB 423
 
Escobaria minima SB 423
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RobertoBr Master

Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 34 Messaggi: 1057 Residenza: Vestigné
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Inviato: Lun 02 Giu 2025, 22:56 Oggetto:
RobertoBr Lun 02 Giu 2025, 22:56
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In riferimento alla Escobaria minima la resistenza ai capricci climatici non dovrebbe stupire.
Prendendo come riferimento la stazione meteorologica di Marathon, la più vicina che sia riuscito a trovare abbiamo il mese più freddo con media -1.8°C/+16°C e estremo medio annuale a circa -10°C con punte storiche prossime ai -20°C.
La precipitazione media annua è 373mm così distribuita stagionalmente: D-G-F34mm M-A-M70mm G-L-A158mm S-O-N110mm.
Invece totalmente differente la situazione per gli areali di Parodia scopa, temperature minime che scendono raramente sotto lo 0 e comunque di pochi gradi, ma in compenso una pluviometria molto più generosa e simile alle nostrane, su tutto l'areale si superano i 1000mm annui ben distribuiti seppur con un relativo minimo invernale. Probabilmente proprio questa tolleranza all'umidità gli consente di sopravvivere al mio clima, per diversi inverni in vaso asciutto e quest' anno per la prima volta in aiuola.
Nonostante ciò non è al momento una specie che consiglierei a cuore leggero, aspettiamo ancora qualche anno
 
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Robic Partecipante


Registrato: 13/05/24 08:25 Messaggi: 146 Residenza: Magenta (Mi)
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Inviato: Mer 11 Giu 2025, 9:03 Oggetto:
Robic Mer 11 Giu 2025, 9:03
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RobertoBr ha scritto: |
La precipitazione media annua è 373mm così distribuita stagionalmente: D-G-F34mm M-A-M70mm G-L-A158mm S-O-N110mm.
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Questo pattern di precipitazioni però è molto diverso dal nostro o sbaglio?
Qndo, discorso puramente teorico, con un pattern del genere come fai a dire che resisterebbe sotto la pioggia in inverno?
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RobertoBr Master

Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 34 Messaggi: 1057 Residenza: Vestigné
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Inviato: Gio 12 Giu 2025, 10:17 Oggetto:
RobertoBr Gio 12 Giu 2025, 10:17
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No, non sbagli. Il nostro totale è almeno il doppio e quella ripartizione volendola prendere alla lettera da noi è tipica della VDA, del trentino alto Adige e poche altre vallate continentali. Chiaramente più ci si allontana da queste aree e più il minimo precipitativo invernale si fa meno marcato e più i massimi si spostano dalla stagione calda alle due di transizione. Ma diciamo che per le aree confinanti fino alle alte pianure il clima è ancora ibrido specialmente per quanto riguarda il primo fattore, nel mio caso particolare si nota ancora qualche influsso del secondo seppur di molto attenuato ad esempio sono nell'unico punto della pianura padana in cui il mese più piovoso dell'anno è giugno.
Detto questo però ci sono alcuni elementi di riflessione interessanti, dopo un autunno relativamente ricco e in un inverno che seppur chiaramente secco non è asciutto come in altre regioni del sud-ovest e le piante arrivano a quelle temperature minimi in piena idratazione ( a parte quelle che hanno meccanismi interni di regolazione) proprio come può avvenire nel nostro clima. Inoltre un totale di 373 se paragonato ad altri habitat di cactaceae non è poco
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RobertoBr Master

Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 34 Messaggi: 1057 Residenza: Vestigné
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Gianna Amministratore

Registrato: 01/04/09 09:12 Messaggi: 20765 Residenza: Reggio Emilia
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Inviato: Gio 12 Giu 2025, 14:18 Oggetto:
Gianna Gio 12 Giu 2025, 14:18
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Uh, a fiore bianco ... strabello
_________________ Gianna
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Rod Prof


Registrato: 26/06/12 09:23 Età: 37 Messaggi: 4170 Residenza: Arco (TN)
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Inviato: Gio 12 Giu 2025, 14:30 Oggetto:
Rod Gio 12 Giu 2025, 14:30
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molto belli!
_________________ "Chi muore in una battaglia che non è la sua non sarebbe mai dovuto nascere" |
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giovasse Master


Registrato: 01/02/22 18:30 Messaggi: 1356 Residenza: Olbia
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Inviato: Gio 12 Giu 2025, 19:42 Oggetto:
giovasse Gio 12 Giu 2025, 19:42
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complimenti.
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RobertoBr Master

Registrato: 17/08/21 01:34 Età: 34 Messaggi: 1057 Residenza: Vestigné
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Inviato: Gio 12 Giu 2025, 23:49 Oggetto:
RobertoBr Gio 12 Giu 2025, 23:49
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Grazie, troppo buoni.
Gianna, all'acquisto era cartellinato semplicemente come Echinocereus rigidissimus, ho in seguito visto che esiste la var. albiforus alla quale sicuramente questo appartiene, ma è una cultivar artificiale della cui origine ho trovato ben poco. Fatto sta che come ho già scritto questa particolare forma sembra più resistente della classica var. rubispinus della quale i due esemplari che avevo, pur avendo superato qualche inverno, hanno finito per soccombere per problemi legati al gelo e all'umidità invernale.
Oggi anche una "novità": Gymnocalycium stellatum.
Originario della zona delle sierras de Cordoba in habitat può fare fronte a temperature anche notevolmente sotto lo 0, in un contesto però molto più secco.
Sarà per questo che dopo aver superato intonso il freddo invernale ha patito le abbondanti piogge primaverili ed è tra le piante che quest'anno hanno avuto un po' di problemi di ruggine. La pianta comunque si è ripresa bene e, seppur non mi senta di definirle eccezionali, le piogge primaverili di quest' anno si collocano comunque ben sopra la media speriamo quindi che in anni più "normali" il problema non si ripresenti.
 
Gymnocalycium stellatum
 
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