Inviato: Sab 14 Dic 2024, 1:01 Oggetto: Condizioni germinazione semina
Robic Sab 14 Dic 2024, 1:01
Ciao a tutti, vorrei fare una domanda magari un po' strana.
In quest'ultimo periodo mi sono dedicato particolarmente alla semina, una cosa fin da subito mi è sembrata strana, la necessità di avere un'umidità altissima all'interno di sacchetti/pellicola e quant'altro.
Complice un viaggio in Messico e viste le condizioni in habitat di quella specifica zona (bassa california del sud) nello specifico la pioggia, quest'anno ha piovuto un solo giorno ad esmpio.
Mi chiedevo, perchè c'è bisogno di chiudere i semi in sacchetti o pellicola?
In natura non si avrò mai questa condizione, bassa california o no.
Posso capire volere stimolare la germinazione con l'acqua per ammorbidire tegumenti ecc, che poi è quello che succede in natura, ma mi chiedo perchè proprio la necessità di tenere i semi al chiuso, non basterebbe tenere il terreno umido?
Alla fine a tutti sono nati dei semenzali spontaneamente nei vasi di altre piante, e sicuramente non erano chiuse in un sacchetto.
è una questione di numeri? senza ambiente chiuso nascerebbe il 10% invece così magari l' 80%?
Avete mai provato a seminare senza sacchetto?
Io sì, alcune opuntia, engelmanni, humifusa e micropuntia pulchella, tutte nate senza problemi sia scarificate e seminate in bella stagione, sia seminato in inverno senza scarificare e nate in primavera, ma le opuntia sono un genere un po' a sè con la semina
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Inviato: Sab 14 Dic 2024, 10:32 Oggetto:
Gianna Sab 14 Dic 2024, 10:32
Appunto quello che hai scritto: per avere più germinazione.
In natura, come avrai avuto modo di osservare, solo una minima parte dei semi ha probabilità di diventare una pianta
Registrato: 19/08/24 18:39 Età: 36 Messaggi: 255 Residenza: Venezia
Inviato: Sab 14 Dic 2024, 10:36 Oggetto:
Aldo Sab 14 Dic 2024, 10:36
Ciao Robic. Interessante la domanda, me la sono posta anche io! Premetto che non sono affatto un esperto, ti dico solo le conclusioni alle quali sono arrivato io personalmente. Pensandoci molto e leggendo in giro tra web e forum ho capito che tutti questi accorgimenti per le semine servono per aumentare le percentuali di germinazione ed anche la velocità di crescita. Sono alla mia prima semina ed ho notato che gli stessi semi nella stessa composta nello stesso germinatoio crescono più velocemente quelli nel sacchetto che quelli estratti una ventina di giorni fa proprio per fare un test. Poi la germinazione nel mio caso è stata molto alta, a occhio un 70/80%, cosa che in natura credo sia impossibile. Quindi tutte ste cose che facciamo non sono certamente essenziali ma semplicemente aumentano il "rendimento" dei semi, se facessimo come in natura dovremmo piantare migliaia di semi per avere solo qualche pianta!
La germinazione in stretto senso non è un problema.
I due problemi sono la mortalità e la velocità di crescita (che comunque legata al tempo trascorso prima di raggiungere una dimensione considerabile "fuori dalla fare critica" si lega al primo)
Il sacchetto permette di evitare o contenere alcuni fattori di stress, primo tra tutti l'umidità: chi ha provato sa bene che bastano pochissimi giorni senza acqua e i semenzai muoiono, basta un piccolo eccesso idrico e partono le morie causare da funghi e batteri. A tal proposito c'è da contare che il sacchetto aiuta a contenere rischi di contaminazione da parte di patogeni.
Poi secondo me bisogna aggiungere una riflessione: quasi sempre in natura le giovani piante riescono ad insediarsi solo ed esclusivamente in microambienti favorevoli: infilati in una crepa del terreno o della roccia, dentro un ciuffo di erba o un cespuglio, alla base di un sasso ecc ecc... La germinazione e l'insediamento avvengono sempre e soltanto nella stagione umida, che oltretutto in quegli ambienti corrisponde molte volte alla stagione fredda. La germinazione e l'insediamento di nuove piante è in molti casi non un fenomeno annuale bensì un evento che può ricorrere solo in annate particolarmente favorevoli ( ad esempio mi viene in mente il caso dei saguari nei dintorni di Tucson che possono essere divisi in coorti di coetanei inframezzati da pochissimi esemplari di età intermedie che corrispondono ad anni in cui la rinnovazione della popolazione è stata praticamente inesistente).
Unendo tutti questi fattori si capisce come le condizioni di insediamento naturali siano comunque probabilmente più simili a quelle di un sacchetto che non a quelle esterne in una tardo-primavera mediterranea.
un po' come immaginavo.
proverò con alcune specie della quale ho parecchi semi a tenerle umide a livello di terriccio ma senza copertura, così da limitare più che altro le alghe, che sono il mio principale problema, su terreni non sterilizzati, la differenza con quelli sterilizzati è davvero tanta
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