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Curiosità ibridazione
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Autore Messaggio
RobertoBr
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Inviato: Mer 28 Ago 2024, 19:02   Oggetto:
RobertoBr Mer 28 Ago 2024, 19:02
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L' uomo ha da sempre cercato e creato tramite le ibridazioni e le selezioni artificiali cereali più produttivi, frutti più grandi e dolci, verdure più tenere e saporite e non ultimo piante e fiori ornamentali che più si adattassero, come tutto, ai loro gusti. In quest' ottica non può che meravigliarmi e incuriosirmi il frutto del lavoro congiunto di uomo e natura alla ricerca di nuovi ideali di bellezza e considero l'ibridazione come una forma di espressione artistica umana.

Il problema è che a questo lavoro è connesso il rischio della perdita di biodiversità, sono molte le specie ancestrali cancellate o ridotte a popolazioni marginali dai loro discendenti domestici. Nella fattispecie delle cactacee considerando che siamo in un altro emisfero, non abbiamo rischi di inquinare il pool genico delle popolazioni selvatiche e la nostra coltivazione non va sottrarre spazio ad esse, direi che questo rischio non sussiste.
Resta ancora lo scenario delle possibili reintroduzioni in natura, è un discorso sacrosanto ma devo ammettere che il pensare che il futuro di una specie vegetale possa essere messo in mano a privati coltivatori amatoriali dall' altra parte del mondo è già di per se il peggiore degli scenari immaginabili, che se non fosse così tristemente realistico sarebbe da relegare nel ridicolo/grottesco.

Detto questo comunque il piacere di coltivare e studiare i soggetti "autentici" nella maniera più simile possibile a quella originaria è per me un piacere impagabile, osservare la natura e cercare di scorgere le sue strutture e le leggi che la regolano fa parte di quel gran desiderio umano di esplorare e comprendere il mondo che lo circonda e il coltivare una piccola pianta che cresce su un dirupo a 8000 km di distanza è una sorta di esplorazione e sicuramente una fonte di conoscenza e piacere che difficilmente un ibrido mi può trasmettere.

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dalunda
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Inviato: Gio 29 Ago 2024, 8:37   Oggetto:
dalunda Gio 29 Ago 2024, 8:37
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Grazie mille per tutte le riflessioni.

Mi rendo conto che coltivo le piante da un po' di anni, ma non le conosco abbastanza


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Damiana
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Maricactus
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Inviato: Gio 29 Ago 2024, 9:23   Oggetto:
Maricactus Gio 29 Ago 2024, 9:23
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Certamente ogni specie pura è frutto di millenni di evoluzione, ogni specie si è adattata a vivere nell'ambiente dove è cresciuta e il discorso vale ancor più per le piante, visto che non possono muoversi. Come dici tu Roberto, ci sono i pro e i contro nell'intervento dell'uomo sulla natura, nel nostro piccolo già facciamo molto cercando di prenderci cura delle piante aumentando in questo modo la superficie dei "polmoni" del nostro pianeta: +piante = +ossigeno.


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Lucz
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Inviato: Gio 29 Ago 2024, 9:31   Oggetto:
Lucz Gio 29 Ago 2024, 9:31
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dalunda ha scritto:
Grazie mille per tutte le riflessioni.

Mi rendo conto che coltivo le piante da un po' di anni, ma non le conosco abbastanza

Avere qualche pianta, anche solo poche, apre una grande porta sulla botanica, se sfruttata al meglio. Ti consiglierei di documentarti bene sulle piante che hai e sugli argomenti di cui hai domande anche su siti scientifici come il science journal o anche solo google scolar. Se tu cerchi una parola chiave, ti escono tutti gli articoli scientifici relativi all'argomento, in cui trovi informazioni scientifiche dettagliate e precise. Per comprendere bene la vera essenza delle cactacee che coltiviamo ti direi anche di comprare qualche bustina di semi di piante con numero di campo e documentarti su quello attraverso il sito field number query, per capire veramente cosa hai per le mani e quanto è importante preservarlo

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