Mammillaria candida PH 861.01 E of Cuevas - Nuevo Leon - Mexico Photography and plant from "mammillariamaniac" Jonathan Mohl - Hamburg - Germany  
Mammillaria candida ROG 604 Grutas las Candelas / Realejo - San Luis Potosì - Mexico Photography and plant from "mammillariamaniac" Jonathan Mohl - Hamburg - Germany  
Mammillaria candida PAR 26 PAR 26 - La Tapona - San Luis Potosì - Messico
L'ultima modifica di maurillio il Gio 07 Dic 2023, 16:27, modificato 1 volta
Quando M. Sscheidweiler descrisse nel 1838 M. candida, indicò come origine lo stato messicano di San Luis Potosì.
Successive esplorazioni la rinvennero anche in Coahuila, Guanajuato, Hidalgo, Nuevo Leon, Tamaulipas e Zacatecas.
Tutto ciò potrebbe spiegare l'ampia gamma di variazione della specie....
 
Mammillaria candida v. estanzuelensis Z 108a Rayones - Nuevo Leon - Mexico  
Mammillaria candida v. estanzuelensis Z 108a Rayones - Nuevo Leon - Mexico  
Mammillaria candida v. estanzuelensis Z 108a Rayones - Nuevo Leon - Mexico  
Mammillaria candida v. estanzuelensis Z 108a Rayones - Nuevo Leon - Mexico  
Mammillaria candida v. estanzuelensis Z 108a Rayones - Nuevo Leon - Mexico
L'ultima modifica di maurillio il Gio 07 Dic 2023, 11:02, modificato 1 volta
Mammillaria ortizrubiana (Bravo) Werderm. ex Backeb. 1931
In rapida successione trovo anche Mammillaria ortizrubiona e ortiz-rubiona...
In alcuni casi la trovo varietà, in altri ssp. di Mammillaria candida.
Ho chiesto aiuto al Dott. D'alba e oltremanica...
Intanto l'imputata...
Si interroga lo scrivente attorno alla corretta grafia del nome di sottospecie o var. ortizrubiana, che, in letteratura, si trova variamente compitata come ortizrubiona; ortiz-rubiona e per l’appunto ortizrubiana.
L’unica grafia corretta è ortizrubiana, ma al di là della risposta, giova scandagliarne le motivazioni, che radicano nel lontano 1931.
Nel terzo numero del secondo volume della rivista Anales de l’Instituto de Bíologia, rivista pubblicata dall’Univesità Nazionale del Messico, si rinviene la prima descrizione.
L’articolo, a firma di H. Helia Bravo, porta il titolo Neomammillarias nueva de Mexico (pp.193-196) e principia con la specie in oggetto, anzi, né fornisce subito la chiave etimologica:
“El nombre de esta specie ha sido instituido en honor del Sr. Ing. D. Pascual Ortiz Rubio, Presidente de la Repulica”.
Ossia: il nome di questa specie è stato creato in onore del presidente della repubblica, Dott. Ing. D. Pascual Ortiz Rubio.
Ora per noi che parliamo una lingua neolatina appare ovvio che l’aggettivazione di un sostantivo o nome proprio uscente al maschile in “o”, assume la desinenza in “a”. Prendiamo ad esempio il nome Marco, la relativa biblioteca sarà marciana. Helia Bravo, che era messicano, ha utilizzato analogo procedimento nel battezzare quella che riteneva una specie, se Mammillaria (foss’anche preceduta dalla particella proclitica Neo) è femminile, allora l’aggettivo della specie, per eponimo che sia, esce in “a”: ortizrubiana.
Non così per le lingue germaniche, dove quella che è una normale ‘armonia vocalica’ latina, non sovviene naturalmente. Quindi Backberg, in Neue Kakteen, (p.95) mutua dal Werdermann la grafia tedesca, Ortiz-Rubiona.
Qui vediamo un duplice (anzi addirittura triplice) fenomeno metamorfico.
1)Viene adottata l’antica ed ormai osboleta prassi di utilizzare la lettera maiuscola anche per il nome di specie, quando questo è riferito ad una persona fisica.
2) il nome viene diviso da un trattino. L’attuale raccomandazione 23.A.3, lett. (d) del ICN sconsiglia di utilizzare due o più nomi, separati da un trattino.
Nella fattispecie il nome originario di componeva di una unica parola, peraltro sempre l’art. 23.A.3, lett. (a) suggerisce di utilizzare la declinazione latina (mentre nel caso specifico quella latina è stata parzialmente mutata all’uso tedesco)
3) per l’appunto la desinenza in ana viene -per ipercorrettismo- riportata al cognome esatto del presidente della repubblica Rubio e così la o prende le veci della a.
Helia Bravo, dopo la pubblicazione del 1931, descrive nuovamente la pianta alle pp. 572 e s. del volume Las Cactàceas de México (1937), cambiando lei stessa il nome originario, anzi adottando tre diverse grafie: ortizrubiona, ortiz rubiona ed ortiz-rubiona (in questa pubblicazione rinvia alle chiavi di identificazione delle mammillaria di Boedecker, nello specifico la ventunesima).
Tornando a Backberg, quest’ultimo cita da Werdermann, anzi, scrive così: “A me nota solo tramite la descrizione”.
L’articolo del 1931 è corredato da due fotografie in bianco e nero, nonché da una chiave tassonomica volta a distinguere M. candida da Neomammillaria ortizrubiana. Poiché Backberg non fa menzione delle fotografie, ma della sola descrizione, peraltro del Werdermann, forse non aveva avuto accesso all’articolo del 1931?
Già allora si dubitava dell’autonomia della specie, tanto da concludere la voce con questa domanda: “Che si differenzi specificamente dalla M. candida Scheidw.?"
A rimediare alle incertezze insorte in epoca storica, provvede innanzitutto D.Hunt, in A new review of Mammillaria names N-R, in Bradleya 4, 39-64, il quale, a proposito della pianta, scrive: “M. ortizrubiana (Bravo) Werdermann in Backeb., Neue Kakteen, 95 (1931) (as ‘Ortiz-Rubiona’). Neom. ortizrubiana Bravo in An. Inst. Biol. Mex. 2:193, with fig. (1931). Source: Mexico, borders of Guanajuato and Queretaro, C. Schmoll; type not stated to have been preserved. Referred to M. Candida, q.v.”
...origine, Messico, confini tra Guanajuato e Queretaro, C. Schmoll; non è attestato che il typus sia stato conservato. Riguarda M. candida, q.v. (quod vide, ossia vedi)
Vediamo dunque l’articolo di Hunt del 1983:
“M. ortizrubiana (Bravo) Werdermann ex Backeb., Neue Kakteen, 95 (1931); Neomammillaria ortiz rubiana Bravo in An. Inst. Biol. Mex. 2: 193, figs. 1, 2 (1931) (‘ortiz-rubiona’ auctt.); M. Candida subsp. ortizrubiana (Bravo) Krainz in Die Kakteen Lfg. 55 (3 Dec. 1973) (as ‘ortiz-rubiona’) was based on a plant collected by C. Schmoll, not known to have been preserved. Allegedly from the borders of Guanajuato and Queretaro, but not re-collected there so far as known, this was a caespitose form (as was the type of M. Candida) with insignificant differences in spination”
Aggiunge: asseritamente dal confine tra Guanajuato e Queretaro, ma non collezionata nuovamente, per quanto noto, questa era una forma cespitosa (così come lo era il typus di M. candida) con insignificanti differenze nella spinagione.
Va ricordato anche l’articolo del 2005 in Mitteilungsblatt des Arbeitskreises für Mammillarienfreunde e. V. 1/2005 di H. Rogozinski e W. Plein: Taxonomie und Nomenklatur Mammillaria ortizrubiona, che non ho tuttavia potuto leggere. Anche in KuaS 1987, nella rubrica Noi raccomandiamo, a proposito di mammillaria candida viene citata la ortizrubiona.
Forse lo ho dato per scontato, ma la regola che trova qui applicazione è l'art. 11.4 dell ICN
Inoltre la risposta riposa sull' auctoritas dell'Hunt, che, come noterete, dopo la dicitura ortizrubiona scrive (auct.), significando che alcuni autori la hanno erroneamente indicata con la seconda dicitura, successiva rispetto alla prima, corretta.
Naturalmente come d'abitudine, continuerò a rispettare quanto indicato dai vari Collector nell'identificare le piante da loro catalogate.
Walter Hellinx in habitat fotografa questa WH 81 (ROG 493) a
Las Adjuntas - Guanajuato - Mexico
La didascalia recita Mammillaria ortis-rubiona
Presente in questa galleria anche come Mammillaria ortizrubiana
 
Mammillaria candida ssp. ortizrubiana Santa Maria del Rio - San Luis Potosì - Mexico  
Mammillaria candida ssp. ortizrubiana Santa Maria del Rio - San Luis Potosì - Mexico  
Mammillaria candida ssp. ortizrubiana Santa Maria del Rio - San Luis Potosì - Mexico
L'ultima modifica di maurillio il Mer 17 Gen 2024, 18:07, modificato 2 volte
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