Il genere Ceropegia L. è stato istituito da Linneo e comprende piante distribuite in un vasto areale: Isole Canarie; Africa tropicale e del sud est; Madagascar; Isole Comore; penisola arabica; alcune zone della Cina; penisola indiana; Ceylon; Indonesia; Filippine; Nuova Guinea; Australia: Queensland.
Il genere comprende piante erbacee o piccoli arbusti, rampicanti o eretti, che presentano frequentemente un caudice o delle radici carnose.
Ceropegia copre una vasta gamma di forme vegetative, certe specie sono per nulla succulente, altre possiedono dei fusti o delle foglie succulente, altre infine hanno dei lunghi fusti carnosi, dei grappoli di tubercoli o un grosso caudice unico.
C. dichotoma e C. fusca, insieme a specie simili, formano un piccolo gruppo distinto, originario delle Isole Canarie. I loro fusti eretti, articolati, cilindrici, succulenti portano delle piccole foglie lineari di breve durata.
Le altre specie sono per lo più rampicanti e i loro fusti si avvolgono ai rami di arbusti ed alberi, passando il più delle volte inosservati.
Alcune Ceropegia possiedono delle foglie opposte, occasionalmente riunite in gruppi di 3, in genere dotate di picciolo ed hanno forme varie: cordate, lanceolate, lineari, filiformi. Nelle specie più succulente sono molto piccole ed effimere o ridotte a scaglie.
I fiori sono tubulari, stretti, lunghi da 1 a 12 cm, molto diversi tra loro.
Alla sommità della corolla, i lobi si separano poi si riuniscono di nuovo a formare una specie di baldacchino, a volte fornito di peli, di tacche o di escrescenze, colorate per attrarre piccoli insetti. A volte, la sommità si allunga in una spirale di parecchi centimetri di lunghezza.
L’impollinazione avviene tramite gli insetti che sono attratti dagli odori discreti emanati e dai colori dei petali, spesso provvisti al loro interno di peli. Le pareti sono scivolose e l’insetto cade nel rigonfiamento posto alla base del tubo della corolla, dove è tenuto prigioniero dalle pareti lisce e dai peli inclinati verso il basso.
Mentre il tubo è buio, il “ventre” è luminoso, ciò è dovuto alla presenza di “finestre” trasparenti che dirigono la luce sui pollinii, cioè le masserelle di polline proprie delle Asclepiadaceae. Al buio gli insetti non sono attivi, ma in presenza di luce cominciano ad agitarsi e così i pollinii si attaccano al loro corpo.
Dopo uno o due giorni, il fiore comincia ad appassire e le ciglia, che tenevano prigioniero l’insetto, si staccano permettendo all’insetto (mosca o moscerino) di scappare. Poi, si fanno attirare da un altro fiore, sullo stigma del quale lasceranno i pollinii che feconderanno gli ovuli, dando origine ai semi ed ai frutti.
Questi sono dei follicoli allungati, lanceolati o cilindrici, puntuti, glabri, i semi, contenuti al loro interno, sono provvisti di peli che ne permettono la dispersione ad opera del vento.
Continua .... _________________ Ciao, Giorgio
L'ultima modifica di Giorgio il Mar 14 Nov 2023, 16:45, modificato 1 volta |