Cosa ne pensate del fatto che molte delle nostre piante crescono in natura straordinariamente bene nelle crepe rocciose o in terreni che sarebbe necessario il piccone per romperli.
Già, proprio vero.
Peccato che noi non siamo la natura. _________________ "Molti fiori sono nati per fiorire non visti,
e sperdere la loro dolcezza nell'aria deserta"
Registrato: 28/03/13 17:03 Messaggi: 5346 Residenza: San Francisco, California
Inviato: Gio 03 Ott 2013, 22:51 Oggetto:
Gianni Gio 03 Ott 2013, 22:51
in natura le piante si sono adattate per migliaia di generazioni a certe condizioni.... quando un seme cade in un certo habitat, o muore o impara a crescere in certe condizioni, che sono si' "estreme", ma anche costanti. Per quel poco che puo' la pianta si sposta per cercare le condizioni di luce e suolo ideali, per il resto si adatta (anche a livello molecolare, cellulare) all'ambiente che trova; questo adattamento include anche modifiche dell'ambiente stesso (l'apparato radicale ad es. contribuisce attivamente a creare attorno a se' un micro-habitat ideale alla pianta)
In coltura continuiamo a cambiare loro posizione (fuori in estate, dentro in inverno), composizione del suolo (rinvasi periodici), composizione/pH dell'acqua.... Le piante sono sottoposte a shock continui, inclusi i traumi all'apparato radicale durante i rinvasi.....
In piu', bisogna considerare tutta una serie di patogeni (microorganismi, insetti....) che magari le piante non hanno mai incontrato nell'habitat naturale, e per cui non hanno evoluto difese.
La mia conclusione e' che bisognerebbe cercare di dare loro condizioni il piu' possibile costanti (non spostarle, usare la stessa composta, la stessa acqua..... e lasciarle in pace il piu' possibile). Poi ci penseranno loro ad adattarsi!
La mia conclusione e' che bisognerebbe cercare di dare loro condizioni il piu' possibile costanti (non spostarle, usare la stessa composta, la stessa acqua..... e lasciarle in pace il piu' possibile). Poi ci penseranno loro ad adattarsi!
Sono d'accordo. _________________ "Molti fiori sono nati per fiorire non visti,
e sperdere la loro dolcezza nell'aria deserta"
Ritengo che la plastica ad esempio sia ineguagliabile per tutte le piante a radice napiforme e fittonante, soprattutto se plastica morbida. Questo perchè espandendosi offre molto margine ad una crescita corretta della napa, e poi è il vaso che ben deformato ti di ce che è ora di rinvasare perchè la radice non ha più spazio.
Qualcuno ha visto i vasi esplosi degli ario di Cattabriga?? Immaginatevi fossero stati nel coccio quanto avrebbero sofferto.
Già, proprio vero.
Peccato che noi non siamo la natura.
Ho fatto riferimento ad un tipo di habitat (quello roccioso) per capire, visto che non ho esperienza, se un vaso di coccio che costringe le radici nello stretto potesse essere una condizione ideale per certe cactacee.
Mi sembra invece di capire che poi alla fine ... ok composta, bagnature, sole, .... ma è molto importante un corretto posizionamento della pianta e che sia fisso ... diciamo che non devono essere continuamente spostate, cosa che io invece faccio ...
Massimo le piante in habitat infatti soffrono e parechio. Noi le coltiviamo per la soddisfazione di farle stare al meglio.
Di solito le piante nei loro habitat (mi riferisco sempre alle cactacee) sono molto più "brutte" e più acciaccate. Moltissime non ce la fanno. Solo un seme su centinaia riesce a diventare una pianta matura in grado di fiorire e riprodursi.
Noi coltiviamo per sperare nel contrario.
Certamente una pianta nel coccio non muore. Diventa anche bella con le nostre attenzioni, ma di sicuro nella plastica starebbe meglio.
Alle piante non gli frega nemmeno delle proporzioni di lapillo pomice del ph della composta o del tipo di acqua per le bagnature, ma ci guardiamo perchè la soddisfazione è ottenere il meglio possibile.
Prova a guardare qualche foto di Turbinicarpus in habitat.
Se tu avessi dei turbini in quel modo li posteresti in "parassiti e malattie" .
La maggior parte nascono crescono e vivono in spacchi di roccia, come hai detto te, dove non c'è un filo di terra.
_________________ "Molti fiori sono nati per fiorire non visti,
e sperdere la loro dolcezza nell'aria deserta"
Daniele, sono d'accordo con te, le tue valutazioni sono corrette.
Mi piace continuare a pensare di poter comunque provare a ottenere ottimi (non buoni, intendo qualcosa di più ... ) risultati anche coltivando in vasi di terracotta.
Sull'opportunità della plastica per chi ha grandi quantità, per chi fa semine, per chi stocca in serra sui bancali, per chi ha poco spazio, si possono fare mille esempi ... , non discuto neppure, è lapalissiano che si adoperi il vaso nero quadrato classico, io stesso ne ho un centinaio coltivate così, le più piccole, mi sembra persino più professionale, son più compatte, comode per le bagnature, insomma chi le ha così sa bene tutti i vantaggi quali siano ... ma appena hanno dimensioni accettabili ... è più forte di me, non posso che dargli un bel vaso di terracotta ...
Credo di poter spiegare questo col fatto che adoro i manufatti in ceramica in generale e quindi anche i vasi di terracotta, proprio come oggetti da conservare, ammirare: non di rado ne compro senza averne bisogno, solo perché li vedo e me ne innamoro, e mia moglie fa la sua parte, piacciono tantissimo anche a lei.
Oh, ora sono contento, credo di aver capito qualcosa in più di me e grazie a tutti voi
Per le cactacee o altre famiglie di piante, non mi meraviglio piu' di tanto nel vederle (solo in documentari) crescere nei posti piu' disparati. Quello che mi lascia sempre a bocca aperta, invece, e' trovare i pini/abeti che, in montagna, attecchiscono in certe spaccature della roccia e poi si raddrizzano verso l'alto come niente fosse
Registrato: 28/03/13 17:03 Messaggi: 5346 Residenza: San Francisco, California
Inviato: Sab 05 Ott 2013, 11:13 Oggetto:
Gianni Sab 05 Ott 2013, 11:13
La maggior parte delle conifere, proprio come le cactacee, sono piante xerofite, ed hanno sviluppato caratteristiche simili: indice di area fogliare ridotto (foglie ad ago), inspessimento della cuticola.... capacita' di crescere in spaccature della roccia e raddrizzarsi verso l'alto come niente fosse....
qui da me c'è una zona molto rocciosa caratterizzata da grandi massi sparsi qui e là, e su alcuni di essi crescono dei bei pini neri che sembrano quasi dei bonsai naturali
_________________ "Chi muore in una battaglia che non è la sua non sarebbe mai dovuto nascere"
io uso la plastica , vaso solo quadro , semplicemente per i motivi di spazio ,
con più di mille piante lo spazio lo devo centeillinare senza perdere nemmeno un mm.
Vabbè, purtroppo devo dare ragione a chi si trova meglio con la plastica.
Quest' anno ho notato delle grosse differenze...
Addirittura certe piante si sono proprio riprese solo dopo che a metà stagione le ho rinvasate in plastica.
Tutti i fusi orari sono GMT + 1 ora Vai a Precedente1, 2, 3, 4
Pagina 4 di 4
Non puoi inserire nuovi argomenti Non puoi rispondere a nessun argomento Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi votare nei sondaggi Non puoi allegare file Puoi scaricare file