Precedente :: Successivo |
Autore |
Messaggio |
artistichousewife Prof


Registrato: 03/05/09 10:09 Messaggi: 4099 Residenza: Varese
|
|
Top |
|
 |
cactofilo Ospite
|
Inviato: Lun 28 Dic 2009, 12:43 Oggetto:
cactofilo Lun 28 Dic 2009, 12:43
|
|
|
Ciao Miss!!
Grazie per la segnalazione...  |
|
Top |
|
 |
artistichousewife Prof


Registrato: 03/05/09 10:09 Messaggi: 4099 Residenza: Varese
|
Inviato: Lun 28 Dic 2009, 12:48 Oggetto:
artistichousewife Lun 28 Dic 2009, 12:48
|
|
|
ma figurati, è un piacere...
dopo aver letto che Cattabriga usa la marna per gli ariocarpus, luigi si è messo alla ricerca su internet visto che noi abitiamo a Malnate, paesino che ha preso il nome dalle sue famose cave di Marna...
Voleva capire se questa marna andava bene o meno...
Bhè ti dico solo che sta valutando l'acquisto di uno scalpello e mazzetta;) _________________ ***Miss***
(il destino degli uomini è una poesia scritta sul palmo delle mani di Dio) M. Franti |
|
Top |
|
 |
scriciolo_28 Amministratore
Registrato: 26/04/06 13:35 Età: 50 Messaggi: 5340 Residenza: Trento
|
Inviato: Lun 28 Dic 2009, 16:04 Oggetto:
scriciolo_28 Lun 28 Dic 2009, 16:04
|
|
|
La marna per gli ario! interessante
come mai l'ha utilizza? lo sai? _________________ Felice chi, avendo veduto quelle cose,
va sotto la terra;
Egli sa della vita termine ed inizio, entrambi dati da Zeus.
Pindaro - Frammento 137 |
|
Top |
|
 |
daniele Master


Registrato: 20/09/08 12:29 Età: 38 Messaggi: 1335 Residenza: Agliano Terme
|
Inviato: Mar 29 Dic 2009, 11:01 Oggetto:
daniele Mar 29 Dic 2009, 11:01
|
|
|
Anch'io avevo letto dell'utilizzo di marna per gli ario...Addirittura si azzardava come unico componente del substrato! _________________ Life, it's seems will fade away, drifting further everyday... |
|
Top |
|
 |
artistichousewife Prof


Registrato: 03/05/09 10:09 Messaggi: 4099 Residenza: Varese
|
Inviato: Mar 29 Dic 2009, 13:03 Oggetto:
artistichousewife Mar 29 Dic 2009, 13:03
|
|
|
vi riporto uno scritto di Cattabriga da cactus & Co.:
*Scritto da Andrea Cattabriga su ihpc il 17 marzo 2002
"Anni fa, quando cominciai a seminare Ario non pensavo ancora ad un terriccio 'ideale', ma insuccessi e difficoltà a veder le piante crescere mi portarono a fare numerosi esperimenti, finendo per utilizzare un composto di lava e terra per acidofile. Quando mi recai in Messico ebbi finalmente modo di vederli crescere in natura.
Queste piante vengono da zone di origine geologica recente, in cui il terreno presenta forti depositi carbonatici, ossia di calcare. Le rocce, frammentate dagli eventi climatici, vengono ridotti ad ammassi ghiaiosi grossolani ma non si decompongono molto oltre tale fase, per cui i terreni sono assai sassosi e presentano infiltrazioni di argille sabbiose.
Nei luoghi in cui ci sono foreste (boschi di quercia, tipo i nostri boschi appenninici) il terreno diventa un pò più ricco e argilloso, mentre la matrice sassosa cala.
Azteki e Spagnoli si sono dati da fare per tagliare tutti quei boschi:
il terreno denudato si è ridotto a praterie ed è soggetto a forte
erosione. La pioggia torrenziale non penetra profondamente in questi terreni, per cui asporta i minerali e li deposita in uno strato a pochi centimetri dalla superficie del suolo (calice). Si forma una vera e propria lastra calcarea che può essere eliminata solo col piccone.
Foreste di quercia e pino (residui), distese sassose, prati a pascolo arido, fianchi di montagne in erosione sono tutti habitat ideali per gli Ario.
Tornato in Italia mi sono accinto alla ricerca di 'quel' materiale e finalmente lo trovai su affioramenti appenninici del quaternario. Sono rocce friabili calcaree della stessa identica natura di quelle messicane. Provai a coltivare alcune piante in quel materiale ed ebbi risultati straordinari, come ebbi poi modo di raccontare a conoscenti e amici.
Si tratta di Marna scagliosa, una roccia friabile di colore grigio, che la si trova in forte stato di frantumazione in svariate zone di tutta la dorsale Appenninica.
Quindi: gli Ario non sono acidofili ma basofili (vivono su terreno con reazione fortemente alcalina (pH 12).
Gli ario vivono anche in terriccio organico (boschi di ceduo a Quercia) per cui sfruttano bene il terriccio di foglie di castagno (alcalino).
Gli ario vivono sia in piena esposizione, sia a mezz'ombra.
Dopo anni di coltivazione in Marna il risultato è stato: grosso sviluppo del fittone e aspetto generalmente molto simile a quello di piante viste in natura. Se coltivate con terreno puramente organico si riscontra:
- Maggior sviluppo della porzione epigea a detrimento di quella sotterranea
- Minor propensione alla fioritura
- Maggior propensione al marciume del fittone.
L'uso di miscele con torba+lava+pomice+granito dà buoni risultati nella coltivazione delle plantule da seme, ma non lo consiglierei per il mantenimento delle piante grandi e importanti, per le quali userei:
- un drenaggio basale di marna
- uno strato 'nutriente' di (torba+lava+pomice) 1/3 + marna 2/3
- uno strato 'top dressing' di pura marna grossolana che arrivi ben al di sotto del colletto (punto di inserzione dei tubercoli sul fittone).
Userei 'pezzi' di marna di min. 1 cm di diametro.
PS: con molta aria nelle radici le cocciniglie vanno a nozze: usare prodotti insetticidi a fine e inizio vegetazione e un paio di volte nell'anno."
chiaro no? _________________ ***Miss***
(il destino degli uomini è una poesia scritta sul palmo delle mani di Dio) M. Franti |
|
Top |
|
 |
scriciolo_28 Amministratore
Registrato: 26/04/06 13:35 Età: 50 Messaggi: 5340 Residenza: Trento
|
Inviato: Mar 29 Dic 2009, 13:52 Oggetto:
scriciolo_28 Mar 29 Dic 2009, 13:52
|
|
|
chiarissimo ed interessante
sconvolge un po' quello che conoscevo su questa bellissima specie |
|
Top |
|
 |
artistichousewife Prof


Registrato: 03/05/09 10:09 Messaggi: 4099 Residenza: Varese
|
Inviato: Mer 30 Dic 2009, 13:03 Oggetto:
artistichousewife Mer 30 Dic 2009, 13:03
|
|
|
Aggiornamento: mazzetta e scalpelli sono in casa nostra!
Oggi luigi va a lavorare in cava ahahahhahahah
Inutile cercare di fermarlo!
Tremate gente, tremate! _________________ ***Miss***
(il destino degli uomini è una poesia scritta sul palmo delle mani di Dio) M. Franti |
|
Top |
|
 |
|
|
|