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Inviato: Sab 25 Lug 2009, 10:15 Oggetto:
elebar Sab 25 Lug 2009, 10:15
luca ha scritto:
la terza potrebbe essere una echinopsis subdenudata?
No, il subdenudata non ha praticamente spine per niente ed ha le coste un po' più arrotondate. Potrebbe essere un multiplex o qualcosa del genere.
Per il Gymno, il pungens dovrebbe avere coste più "bitorzolute", non arrotondate come queste.
_________________ Ciao, Elena
Ciao Marinaia, anche per me il fero è un latispinus ma probabilmente ssp spiralis (ossia un recurvus).
_________________ I popoli non dovrebbero aver paura dei propri governi, sono i governi che dovrebbero aver paura dei popoli ("V for Vendetta" da Thomas Jefferson)
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Inviato: Sab 25 Lug 2009, 13:44 Oggetto:
elebar Sab 25 Lug 2009, 13:44
lilson ha scritto:
... anche per me il fero è un latispinus ma probabilmente ssp spiralis (ossia un recurvus).
Scusa l'ignoranza, anche viste la "duplicazione" di nomi e sottospeci dei Fero; quali sarebbero le differenze fra il recurvus e il latispinus?
_________________ Ciao, Elena
Per una dettagliata analisi delle differenze tra le due specie (o ssp) copio e incollo dalle schede di Ferokat:
FEROCACTUS LATISPINUS
Bellissima pianta! con le più piatte e larghe spine mai viste in nessun
altra specie.
Ha bisogno della massima luce possibile per sviluppare le spine e
incoraggiare la fioritura che arriva quando la pianta raggiunge i circa
10 cm di diametro.
E' popolare nel commercio dei coltivatori delle Isole Canarie, le cui
splendide piante sono messe in vendita in Europa, dove però le condizioni
di crescita sono decisamente meno favorevoli di quelle del luogo di cui
sono originarie.
Sembra difficoltoso farla crescere bene in coltivazione; è raccomandato
un rinvaso frequente!
Un'ulteriore difficoltà sorge per la sua tarda produzione dei boccioli,
che spesso non si sviluppano dato che i giorni sono corti e le temperature
calano di notte. Se questo succede è consigliato, per incoraggiare i
fiori ad aprirsi di alzare un po la temperatura della serra, o portare in
casa la pianta, almeno la notte.
Taylor rifiuta il nome di Ferocactus recurvus, preferendo il nome di
Ferocactus latispinus ssp. spiralis per le piante di questa specie presenti
in Oaxaca, con qualche differenza nell'aspetto e nei fiori.
Unger riconobbe Ferocactus latispinus come una specie sotto di questo,
come Ferocactus recurvus v. latispinus.
Gli autori del libro Ferocactus invece le considerano due specie a se: Ferocactus latispinus e Ferocactus recurvus.
In natura il ferocactus latispinus è frequentemente mezzo nascosto
dall'erba circostante o da altra vegetazione, aspettando come una
trappola gli sfortunati piedi che si trovano a passare da quelle parti...
E' stato descritto come depresso-globoso o schiacciato, alto fino a 30cm
di diametro 40 cm, con circa 21 costolature in maturità, il corpo va dal
verde al verde giallognolo.
Ci sono da 9 a 15 spine radiali, che variano dall'essere sottili a forma
d'ago, bianche, all'essere giallo-nere o marrone-rosso, lunghe 2,5cm.
Ci sono 4 spine centrali di colore rosso-marrone scuro o color ambra,
le tre più alte dirette verso l'alto, lunghe 4 cm, dritte, appiattite, la
più bassa discendente, lungha 50mm e molto più ampia delle altre (9mm)
curvata ad uncino all'apice, fortemente scanalata.
I fiori sono rosa-viola sulle piante con spine marroni-rosse, oppure
giallo-bianchi sulle piante con spine color ambra, lunghi e larghi 4cm
stigmi gialli. I frutti sono ovoidali, rossi viola, lunghi fino a 25mm, di
diametro 18mm, succosi, coperti con squame sovrapposte e sottili.
I semi sono lunghi da 1,5 a 1,8 mm, ampi 1mm, marrone scuro o neri.
FEROCACTUS RECURVUS
Taylor nel suo trattato sul genere abbandonò questa tassonomia per
mancanza di caratterizzazione, rifiutando la neo-caratterizzazione di
Lindsay, e considerandolo come sussidiario del Ferocactus latispinus,
adottando poi il nome di Ferocactus latispinus v. spiralis, recentemente
modificato in Ferocactus latispinus ssp. spiralis.
Ma questa versione non ha guadagnato terreno nei seguenti 20 anni,
e molte altre autorità del genere, i collezionisti anche, hanno seguito
Lindsay e mantenuto il nome di Ferocactus recurvus, Unger andò un
passo oltre mantenendo il Ferocactus recurvus come specie e riducendo
il Ferocactus latispinus come sua sottospecie.
Gli autori del libro (FEROCACTUS 2005) avendo visto questa specie e il
Ferocactus latispinus in habitat naturale, pensano che vi siano sufficienti
differenze nella forma del corpo, nelle spine, nei fiori e nei luoghi di
ritrovamento, per tenere le due specie separate.
Inoltre hanno riconosciuto la varietà greenwoodii di Charlie Glass
come sottospecie.
Ferocactus recurvus ssp. recurvus
In coltivazione il Ferocactus recurvus è una pianta con belle spine fin
dalla tenera età, ma niente a che vedere con le larghe spine del
Ferocactus latispinus, e fin dai primi mesi si mostra più elongato
rispetto a quest'ultimo.
Le piante viste in habitat sono più alte che larghe e crescono spesso
in terreni spogli e sabbiosi.
E' stato descritto come globoso o piatto-globoso (questo ad alte altitudini
a Oaxaca, a circa 2440 metri, fino ad essere leggermente cilindrico,
anche colonnare a basse altitudini nella valle di Tehuacan, circa
140 metri), alto 40 cm (ma anche fino ad un metro), e 35 cm di
diametro, con costolature da 13 a 16, spesso spiralizzato.
Ci sono da 5 a 7 spine radiali, resistenti, e 4 spine centrali, la più bassa
lunga 60 mm, ampia 7 mm, piuttosto piatta ma non come quelle del
Ferocactus latispinus, a forma di flauto e con scanalature ampie.
I fiori ( in inverno o in primavera in habitat) sono lunghi 50 mm,
ampi 25 mm, bianchi con strisce in mezzo al petalo di colore rosa o
rosso. I frutti sono cilindrici, viola (Lindsay ha detto anche gialli),
lunghi da 50 a 80 mm, 20 mm di diametro, succosi, coperti con brattee
spiralizzate, dure e triangolari.
I semi sono lunghi circa 1,25mm, ampi 0,6 mm, marrone scuro o
nero-brillante.
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Grazie a tutti allora confermate...
Ferocactus latispinus ssp spiralis
Gymnocalcium saglionis
Echinopsis multiplex
???????????????????????????? vado????????????? ....non mi dite dove per favore...grazie...
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Inviato: Sab 25 Lug 2009, 14:51 Oggetto:
elebar Sab 25 Lug 2009, 14:51
lilson ha scritto:
Per una dettagliata analisi delle differenze tra le due specie (o ssp) copio e incollo dalle schede di Ferokat:
...
Grazie, ho capito il concetto!
Quindi secondo te il mio ha spine abbastanza larghe per essere un latispinus?
Fra l'altro anche io ho avuto il problema dei fiori tardivi che non sono riusciti ad aprirsi completamente...
marinaia 63 ha scritto:
Grazie a tutti allora confermate...
...
Scusa per l'"occupazione" del tuo topic con la mia richiesta di dettagli; per le tue piante, io le battezzerei con questi nomi! _________________ Ciao, Elena
Si Elena, il tuo mi sembra chiaramente un latispinus (tra l'altro bellissimo )
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Ok allora grazie ancora...
Elena..per quanto riguarda l'invasione..."certe invasioni" sono più che bene accette...sin che si tratta di imparare...ben vengano....
Ciao....
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