La nostra foto galleria cactofila
La top 100
Forum dove si condivide la passione per cactus e succulente


Cactacee innestate

 
   Indice forum -> Coltivazione
Precedente :: Successivo  
Autore Messaggio
ilga
Master
Master


Registrato: 09/06/08 23:55
Messaggi: 1853
Residenza: Policoro ( MT )

Inviato: Mer 15 Ott 2008, 15:36   Oggetto: Cactacee innestate
ilga Mer 15 Ott 2008, 15:36
Rispondi citando

Stavo riflettendo su questa tipologia di piante poichè pur non amandole particolarmente mi trovo ad averne alcune; in relazione alle modalità di coltivazione, ferme restando le necessità di esposizione, sarei dell'opinione che per quanto concerne innaffiature e composta i soggetti innestati perdano le loro caratteristiche precipue ed il riferimento da tener presente, in relazione alle due variabili sopracitate, sia quello del portainnesto, mirtillo, echinopsis, trico..... Vorrei sentire qualche vostro parere in proposito.
Ciao


_________________
Claudia
Top
Profilo Invia messaggio privato
cactus
Amministratore


Registrato: 23/12/05 08:53
Messaggi: 18382

Inviato: Mer 15 Ott 2008, 19:38   Oggetto:
cactus Mer 15 Ott 2008, 19:38
Rispondi citando

Ciao Claudia,

gli innesti sono praticati affinchè le piante abbiano una o più marce in più.

Per avere marce in più, vengono scelti dei portainnesto di rapida crescita e forti.

E' inevitabile che un aztekium innestato su myrtillocactus perda la sue caratteristiche.

Io anche non ho mai amato gli innesti, e all'inizio li trattavo come le altre piante.
I risultati che ottenevo non erano splendidi. Spesso il portainnesto moriva o si atrofizzava.
Nella peggiore delle ipotesi il fascio di collegamento con la marza veniva chiuso e addio pianta.

I risultati sono cambiati da quando ho cominciato ad alzare il gomito.
Ora innaffio gli innesti fino a novembre tranquillamente, sospendo nei periodi più freddi di dicembre e febbraio e riprendo per altri 10 mesi.

In pratica li innaffio e li lascio in tensione tutto l'anno.

Le marze sono tutte più in forma e ottengo molti polloni dalle colonnari.

Per me questo è il trattamento da adottare per tutti gli innesti.

La crescita della marza, si può "regolare", usando portainnesti più meno lenti e con il tipo di innesto che si fa.

In base a come si combinano i fasci delle piante si dovrebbe ottenere un tipo di spinta diverso. Anche la parte di portainnesto si utilizza influisce, come pure tagliare o meno le ricrescite.

Ovviamente non si otterrà mai lo stesso risultato che coltivare un pianta franca.

Top
Profilo Invia messaggio privato
-marco-
Prof
Prof


Registrato: 06/07/07 09:36
Messaggi: 4970
Residenza: Napoli

Inviato: Mer 15 Ott 2008, 20:37   Oggetto:
-marco- Mer 15 Ott 2008, 20:37
Rispondi citando

molto interessante... Dubbioso

anche io non sapevo come trattare gli innesti, speriamo di non darci troppo dentro Amici

Top
Profilo Invia messaggio privato
ilga
Master
Master


Registrato: 09/06/08 23:55
Messaggi: 1853
Residenza: Policoro ( MT )

Inviato: Mer 15 Ott 2008, 21:53   Oggetto:
ilga Mer 15 Ott 2008, 21:53
Rispondi citando

Trovo anch'io molto interessante quanto riferisci e sopratutto nuovo,infatti non mi sembra di aver mai letto note particolari per la coltivazione delle innestate in questo o altri forum. Ho una luethi innestata su trico, un'escobaria innestata su echinopsis..un paio di turbini e un ortega macdougallii (fresco d'innesto e di pochi cm che mi è stato regalato proprio ieri) tutti innestati su mirtillo . Di questi solo un paio richiesti per la delicatezza della coltivazione, altri subiti per una sorta di mania dei vivaisti. Attualmente mi sembrano tutti abbastanza in forma, compresa la luethi che ha aggiunto due nuovi polloni ai 4 che aveva all'acquisto in primavera. Quindi secondo la tua esperienza asciutta ridotta ai soli mesi più rigidi, anche se questo mi crea non poche difficoltà; infatti spesso da me si è verificato che i mesi più rigidi siano stati proprio febbraio e marzo( della serie Natale con la giacca e Pasqua con il cappotto) e questo mi porterebbe a dover navigare .....a vista per regolarmi sulla fattibilità delle innffiature in relazione alle temperature ed alle previsioni. A questo punto mi interesserebbe sapere anche come ti regoli sulle concimazioni, nei periodi vgetativi ovviamente, e sui rinvasi. Proprio ieri infatti un vivaista ha detto a mia sorella che non conviene mai ripulire le radici del portainnesto, nello specifico si riferiva alla luethi, che va semplicemente trasferito così com'è nel nuovo alloggio con il solo rabbocco di composta.
Mamma mia!! ho scritto un libro!!!! scusa ma l'argomento per me è talmente nuovo ed interessante che faccio fatica a fermarmi......ma ora freno!!!!Hi hiii
Ciao


_________________
Claudia
Top
Profilo Invia messaggio privato
cactus
Amministratore


Registrato: 23/12/05 08:53
Messaggi: 18382

Inviato: Mer 15 Ott 2008, 23:33   Oggetto:
cactus Mer 15 Ott 2008, 23:33
Rispondi citando

Continuo a riferirti la mia esperienza, ma prendi tutto comunque con le molle.

Ovviamente anche io navigo a vista durante i mesi invernali, tenendo presente che le mie piante sono in serra al "calduccio" (per modo di dire), e che comunque le piante non devono vegetare.

Le innaffiature sporadiche invernali sono soltanto un modo per tenere arzillo il portainnesto e indurlo a far lavorare. Oltretutto mi è capitato spesso di spaccare le marze a seguito di innaffiature, dopo un lungo periodo di secca dei portainnesti.

Quindi, in autunno-inverno, non do mai concime. Le piante non devono vegetare, altrimenti con la poca luce peggiorerebbe ancora di più l'aspetto della povera marza. Triste

Per il resto, nelle altre stagioni, cicli di innaffiatura e concimazione come per le altre... forse qualcosina di più, tenendo presente che questi grandi portainnesti per muoversi, hanno bisogno di qualcosa di più.

Sul discorso terriccio, non so cosa dirti. Quella di non smuovere le radici è una tecnica che uso se mi accorgo che il terriccio non è sfruttato.

Ma non credo che un Trichocereus abbia da ridire qualcosa se gli si toccano le radici. La coltura in vaso richiede il cambio di terriccio per tutte le piante.

Oltretutto le piante grasse in particolare, non avendo foglie, scaricano le sostanze di scarto dalle radici, rendendo il terriccio, praticamente tossico a lungo andare.

Non so se hai presente quelle piante che dopo anni nello stesso vaso diventano gialle pur concimandole e facendole stare in piena luce?
Quello dovrebbe essere l'effetto di una sorta di avvelenamento da terriccio ormai tossico.

Scusa il lenzuolo

Top
Profilo Invia messaggio privato
Degiomoni
Master
Master


Registrato: 04/09/08 14:51
Età: 46
Messaggi: 1996
Residenza: Nardo' (LE)

Inviato: Gio 16 Ott 2008, 6:39   Oggetto:
Degiomoni Gio 16 Ott 2008, 6:39
Rispondi citando

Molto interessante e costruttivo questo argomento, grazie BOSS io sicuramente ho gradito il lenzuolo! Esatto


_________________
Monica
Top
Profilo Invia messaggio privato Invia e-mail
-marco-
Prof
Prof


Registrato: 06/07/07 09:36
Messaggi: 4970
Residenza: Napoli

Inviato: Gio 16 Ott 2008, 9:37   Oggetto:
-marco- Gio 16 Ott 2008, 9:37
Rispondi citando

ripeto, molto interessante

mi sapete identificare su cosa è innestata la mia luethyi??

 

Top
Profilo Invia messaggio privato
ilga
Master
Master


Registrato: 09/06/08 23:55
Messaggi: 1853
Residenza: Policoro ( MT )

Inviato: Gio 16 Ott 2008, 11:35   Oggetto:
ilga Gio 16 Ott 2008, 11:35
Rispondi citando

Ciao Marco sono incerta fra trico e echinopsis: mi sbilancio Confused dalle spine azzarderei un trico ( con beneficio d'inventario )
Ciao cactus, ribadisco trovo utilissime queste informazioni che danno modo di esplorare aspetti che non sempre emergono facilmente, presi come siamo dalla gestione dell'immediato. Effettivamente anche io mi sono posta il problema del rinvaso delle innestate, sopratutto ai fini della mera manipolazione, dando per scontata la pulizia delle radici . Infatti tempo fa avevo compiuto la prima prova su un esemplare acquistato all'iper (doppio alibi in caso di perdita : urgenza di rinvaso causa composta, pianta non pregiata ). Ho seguito la prassi, trovando per la verità radici un pò misere, ed ho normalmente rinvasato in composta classica. La pianta sembra stare bene e non presenta particolari problemi. Certo che se proietto questo sulla luethi .......aumentano le ansie che avevo in parte superate, essendo innestata su di un trico che, se da un lato ne pregiudica l'estetica, certo è in grado di fornire qualche garanzia in più per la sua forza. Al momento giusto tuttavia credo preprio che rinvaserò in modo completo e vedremo come andrà.
Aggiungo che trovo utlissimo l'inserimento della "Scuola " ( deformazione professionale !!! ) e ritengo che anche la trattazione di argomenti come questo, che talvolta possono sfuggire se inseriti in coltivazione , sarebbe estremamente utile aimeno per i meno esperti come me.
Scusate, ho scritto un altro lenzuolo
Sorriso


_________________
Claudia
Top
Profilo Invia messaggio privato
fegele
Prof
Prof


Registrato: 01/10/07 14:00
Messaggi: 3259
Residenza: Milano

Inviato: Gio 16 Ott 2008, 13:14   Oggetto:
fegele Gio 16 Ott 2008, 13:14
Rispondi citando

Io l'anno scorso ho rinvasato una luethi innestata su trico, pulendone le radici, come per tutte le altre e non ho avuto problemi Sorriso
Probabilmente mi è andata bene perchè nella mia ignoranza, non mi sono nemmeno posta il problema Very Happy

Top
Profilo Invia messaggio privato Invia e-mail
cactus
Amministratore


Registrato: 23/12/05 08:53
Messaggi: 18382

Inviato: Ven 17 Ott 2008, 5:34   Oggetto:
cactus Ven 17 Ott 2008, 5:34
Rispondi citando

A me sembra una bridgesii.

Ciao Claudia,
io credo che gli innesti siano cosi diffusi proprio per facilità di gestione.

Potrei togliere il vaso e alloggiare il vecchio pane di terra in un vaso più capiente con terriccio nuovo, ovvero liberare le radici completamente. La differenza non sarebbe molta per il tipo di piante che si utilizzano.

Di sicuro però, se non libererai le radici, tra qualche anno, avrai una luethi su un mirtillo di 10 cm in un vaso da 22.... Confuso Non è proprio il massimo.

Poi le sostanze di scarto di cui ti parlavo, altro non sono che radici morte.

Le normali piante in autunno perdono le foglie e insieme ad esse le materie di scarto di un anno di fotosintesi. Le foglie sono piccole industrie che producono anche scarti. Ma le piante grasse, non hanno foglie, ed eliminano queste sostanze di scarto mettendo fuori uso parti di radici come se fossero foglie.

In inverno o in primavera, troveremo molti cadaveri di radici, che andrebbero eliminati. Io al rinvaso "pettino" le radici, eliminando tutto quello che viene via facilmente.

Di solito i portainnesti, per mole, sono grandi produttori di radici e di scarti. Anche di più se invogliati a vegetare. Esatto

L'ossessione per la gestione di una pianta bellissima o rarissima a volte porta alla paralisi, a non far niente. Ed è peggio che sbagliare.
Io ne ho accoppate parecchio in questo modo. Triste

Almeno con gli innesti però, non mi fascerei la testa, oltretutto se perdiamo le radici, o il colletto marcisse, si può tagliare e far radicare nuovamente senza problemi.

Finchè rimane qualche cm si può sbagliare, vai tranquilla! Fiuuu

La scuola è una bella idea, vero! Ma non la frequenta nessuno!!
Forse sarebbe il caso di bocciare di più

Top
Profilo Invia messaggio privato
Antonietta
Amministratore


Registrato: 10/06/06 23:28
Età: 72
Messaggi: 8750
Residenza: Tolentino (MC)

Inviato: Ven 17 Ott 2008, 14:20   Oggetto:
Antonietta Ven 17 Ott 2008, 14:20
Rispondi citando

Io non amo particolarmente le piante innestate, però recentemente me ne è stata regalata una e questa discussione sugli innesti è giunta proprio al momento giusto ed è interessantissima, tanto che me la salverò nel mio archivio. Un grazie, quindi, a Claudia e cactus. Inchino


_________________
Antonietta
Top
Profilo Invia messaggio privato
ilga
Master
Master


Registrato: 09/06/08 23:55
Messaggi: 1853
Residenza: Policoro ( MT )

Inviato: Ven 17 Ott 2008, 16:41   Oggetto:
ilga Ven 17 Ott 2008, 16:41
Rispondi citando

Io non demorderei per quanto attiene alla scuola che, ribadisco, mi sembra un'ottima idea. Inizialmente almeno non mi preoccuperei tanto dell'interattività, perchè quello della scuola è una modalità nuova,perchè richiede un attimo di impegno in più anche nel porre quesiti ( devi essere dentro un problema o devi avere qualcosa di concreto da porre ), perchè siamo quasi al momento della dormienza e forse l'interesse immediato per le notizie è meno rilevante; L'importante è creare l'abitudine alla consultazione, creare un " luogo " in cui trovare notizie che in rete, se non hai una certa confidnza con le lingue, non trovi. Se fosse così facile suscitare interesse, insegnare sarebbe una passeggiata ma, fidati, non è così purtroppo. Perseveranza, infinita pazienza e ....amore per le cose di cui parli e con il tempo i risultati arrivano, almeno nelle percentuali che puoi prevedere in relazione al vario mondo che può attraversare un forum.
Figuraccia Spero di non essere andata troppo OT


Sorriso


_________________
Claudia
Top
Profilo Invia messaggio privato
nataly
Amatore
Amatore


Registrato: 09/05/08 07:54
Messaggi: 593
Residenza: Napoli

Inviato: Ven 31 Ott 2008, 17:00   Oggetto:
nataly Ven 31 Ott 2008, 17:00
Rispondi citando

Poco tempo fa ho acquistato un bel A.asteias. Solo al rinvaso ho scoperto che era un innesto.... anzi il primo innesto nella mia collezione. il portainnesto era completamente interrato e aveva delle radici favolose. ora che l'ho rinvasato come lo curo? niente acqua? lo posso tenere in serra fredda? Dubbioso


_________________
Natalia
Top
Profilo Invia messaggio privato
Mostra prima i messaggi di:   
Nuovo argomento   Rispondi
Indice forum -> Coltivazione Tutti i fusi orari sono GMT + 1 ora
Pagina 1 di 1

 
Vai a:  
Non puoi inserire nuovi argomenti
Non puoi rispondere a nessun argomento
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi votare nei sondaggi
Non puoi allegare file
Puoi scaricare file


Powered by phpBB © 2001, 2005 phpBB Group
phpbb.it