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Inviato: Dom 31 Dic 2023, 14:07 Oggetto: Identificazione piante morte
darkglobe Dom 31 Dic 2023, 14:07
Ciao a tutti.
Faccio una domanda un po' dilettantesca, ma ci sono casi in cui vorrei sapere come si fa ad identificare la morte certa di una pianta grassa.
Posto sotto 3 casistiche.
La terza foto è il residuo (direi una parte su 10) di una crestata senza identificazione vendutami già marcia, visto che dopo neppure una settimana era piena di nero. Ho recuperato il classico pezzo "pulito" piantato nell'argilla dove ha perso tutta la parte molle interna, fatto che mi lasciava propendere per la sua morte. Un giorno stufo la stavo buttando ma mi sono accorto che sotto aveva filamenti che ho considerato microradici, tant'è che l'ho ripiantata. Ora toccando le spine sembra abbiano una loro morbidezza per cui sono più propenso nel dire che sia ancora viva. Durata di questo strapazzo di dirca un anno.
La seconda foto è una mammillaria crestata non ben definita, probabilmente un incrocio cv. Purtroppo l'ho fatta seccare la scorsa estate. Ne ho reciso un pezzetto all'apparenza ancora sano che ho piantato inizialmente in sola pomice, poi col tempo ho lievemente arricchito con del terriccio. Questa la darei per spacciata ma spingendola con delicatezza sembra avere tenuta sul terreno. Non la svaso perchè se ha piccole radici potrei distruggerle, ma qui a naso la darei più morta che viva.
Terzo caso, prima foto. Si tratta della stessa mammillaria appena descritta, di cui, staccato il corpo, era emerso un rametto vericale, quasi un prolungamento di radice, che ho lasciato nel terreno. La sensazione è che anche se con una lentezza mostruosa quel rametto stia crescendo. Periodicamente do un po' di acqua. Al tatto non pare affatto secco. Forse dovrei inciderlo in stile Hoya ma vorrei suggerimenti. Potrebbe essere anche semplicemente una radice morta e la crescita una illusione ottica.
Tutte e tre le piante sono al momento sotto lampada.
Ripropongo a questo punto la domanda iniziale. Come si fa ad essere certi che una grassa sia morta?
Radice di mammillaria
Mammillaria cv
Crestata non identificata
Registrato: 01/04/09 09:12 Messaggi: 20085 Residenza: Reggio Emilia
Inviato: Dom 31 Dic 2023, 14:30 Oggetto:
Gianna Dom 31 Dic 2023, 14:30
Se è completamente secca lo senti anche dal peso
Poi va be', prima di buttare se c'è qualcosa di vivo, si aspetta sempre ... ma se il marciume è dilagato ... via tutto e subito
Registrato: 31/10/21 09:53 Messaggi: 60 Residenza: Napoli
Inviato: Dom 31 Dic 2023, 14:42 Oggetto:
darkglobe Dom 31 Dic 2023, 14:42
Eh ma sono pezzi piccoli, una un paio di cm, l'altra 5cm, difficile basarsi sul peso . Sicuramente hanno perso entrambe buona parte del liquido interno che in fondo mi pare sia più che altro una riserva idrica/alimentare. Io purtroppo sono per l'accanimento terapeutico, in vari casi mi ha dato ragione.
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Inviato: Dom 31 Dic 2023, 17:11 Oggetto:
Magma Dom 31 Dic 2023, 17:11
Aggiungo un consiglio: in caso ci sia un marciume in atto, oltre a tagliare via (quando è possibile) tutto il marcio fino al tessuto sano, un altro modo per cercare di salvare la pianta (soprattutto se si tratta di una specie o di una varietà particolare) è quella di innestare una parte della pianta, per quanto piccola, ma che sia sicuramente sana. In questo caso l'unica accortezza è di riuscire ad avere almeno un meristema nella marza, cioè nella porzione di pianta da innestare ci devono essere cellule in grado di dare vita a una crescita. Ad esempio i meristemi si trovano nelle areole o nelle "parti apicali". Ovviamente l'altro elemento che bisogna avere sempre a portata di mano è un portainnesto come Opuntia humifusa o un ibrido di Echinopsis, magari uno di quelli pieni di polloni basali che non sappiamo più a chi regalare...
Registrato: 31/10/21 09:53 Messaggi: 60 Residenza: Napoli
Inviato: Dom 31 Dic 2023, 18:52 Oggetto:
darkglobe Dom 31 Dic 2023, 18:52
Magma ha scritto:
Ad esempio i meristemi si trovano nelle areole o nelle "parti apicali". Ovviamente l'altro elemento che bisogna avere sempre a portata di mano è un portainnesto...
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. Sicuramente hanno perso entrambe buona parte del liquido interno che in fondo mi pare sia più che altro una riserva idrica/alimentare. Io purtroppo sono per l'accanimento terapeutico, in vari casi mi ha dato ragione.
