Inviato: Mar 15 Feb 2022, 3:28 Oggetto: Il cambiamento del nostro clima
RobertoBr Mar 15 Feb 2022, 3:28
Si lo so è un argomento che si presta a retorica e banalità, ma vorrei soffermarmi solo su un aspetto particolare che forse potrebbe interessarci più da vicino. la temperatura a livello globale è salita di 1.2 °C, non sembra molto, ma in realtà c'è molto di più e gli effetti locali sono molto più ragguardevoli e agli occhi di tutti. Perché?
Recenti studi mostrano un trend innegabile e a quanto pare non reversibile nel breve periodo che consiste nell'espansione della cella di hadley per cause legate al Global warming e la maggior ingerenza delle dinamiche anticicloniche.
La cella di hadley è una circolazione atmosferica di vasta scala responsabile della presenza della maggior parte dei deserti terrestri. Cercando di farla breve l'aria calda sale in quota nei pressi dell'equatore, salendo si raffredda e l'umidità condensa e ricade sulle foreste equatoriali, una volta in quota si sposta verso nord nel nostro emisfero ( verso sud in quello opposto) fino ad una latitudine di circa 30 gradi, a questo punto l'aria secca ridiscende scaldandosi. Questo flusso caldo secco discendente è la causa della presenza degli ambienti desertici alla famosa "latitudine del cavallo" che non a caso è la patria dei nostri amati cactus.
Ora sta avvenendo che da questi 30 gradi il flusso discendente si sta lentamente spostando verso latitudini maggiori. A velocità molto ridotte, le stime parlano di 0.5/1 grado ogni dieci anni quindi il pericolo non arriva direttamente da qui.
Il pericolo deriva dal fatto che questo spostamento sta andando a rafforzare l'ingerenza degli anticicloni che più direttamente ci interessano
Se siete malati di meteo o se avete seguito le notizie meteo di quest'anno avrete certamente notato come a fronte della siccità che attanaglia il nord abbiamo visto storiche nevicate in Grecia, Turchia, persino Gerusalemme è stata coperta dalla neve.
Tutto ciò è stato causato da un imponente anticiclone sul medio atlantico addossato alle coste europee che ha più volte interessato anche le nostre zone (abbiamo battuto diversi record di caldo a capodanno sulle Alpi occidentali). Che ha tenuto lontano dall'Europa sud occidentale qualsiasi irruzione polare deviandola ad est o sud-est.
Il punto è che gli studi di cui parlavo all'inizio (tutti studi recenti degli ultimi 3-4 anni) stanno dimostrando che questo non è un caso, non è un ciclo, ma una tendenza irreversibile legata al riscaldamento globale.
Mentre scrivo fuori dalla finestra sta nevischiando, giusto per mettere le cose in prospettiva , non voglio allarmare o ingigantire una questione. Non ci sveglieremo tra qualche anno con le dune del Sahara che hanno attraversato il Mediterraneo. Però un cambiamento importante c'è, è visibile agli occhi di tutti ed è destinato ad aumentare. Le nostre zone vedranno ancora irruzioni gelide e burian, ma la loro frequenza è destinata a diminuire, magari il prossimo inverno sarà freddo e nevoso ma le probabilità che lo siano saranno lentamente sempre più basse di anno in anno. Dovremo fare i conti con periodi sempre più frequenti e sempre più prolungati senza precipitazioni. Ripeto ancora una volta, il cambiamento sarà lento graduale e ci saranno anche spazi per eventi in controtendenza, ma la dinamica è quella.
Oggi ho fatto una battuta, "le succulente sono il futuro del giardinaggio" ovviamente era e rimane una battuta, ma credo che in un futuro magari non troppo lontano potrebbero ritagliarsi un posto maggiore di quello che occupano oggi.
 
Un grafico dell' EA negli ultimi decenni, un'indicazione della "forza" degli anticicloni atlantici (Fonte Noa)
Ovviamente non sto dicendo che il global warming sia cosa buona e giusta e anzi ben venga così almeno possiamo coltivare un bel giardino di piante grasse senza patemi. Giusto per evitare fraintendimenti.
Volevo solo evidenziare un fenomeno da cui poi ognuno può trarre le sue conclusioni e prendere i suoi provvedimenti
Registrato: 18/03/19 20:12 Messaggi: 553 Residenza: Torino
Inviato: Mar 15 Feb 2022, 10:53 Oggetto:
giulius Mar 15 Feb 2022, 10:53
è sempre interessante leggere i tuoi post. ormai è sotto gli occhi di tutti ed è innegabile anche per gli scettici che il cambiamento climatico è in atto e le prospettive per il futuro non sono delle più rosee.
Sergio mi hai beccato, sto spargendo allarmismo e complottismo per conto della lobby dei cactofili da esterno
Giulius, Non mi stupisce che a rispondere per primo sia un altro abitante del Piemonte occidentale, effettivamente noi siamo i più esposti a questo cambiamento che arriva dall'ovest. Quest'anno avrai notato come qualsiasi perturbazione in arrivo si sia cimentata nel nuova disciplina sportiva delle Olimpiadi invernali: il salto del Piemonte
Immagino anche tu come me anche questa volta la neve l'abbia vista solo in foto, da me alla fine ha fatto 1,5 mm.... Ed ora si sta alzando il vento ad asciugarlo
Siamo già un'area di scarse precipitazioni invernali ma frequenza ed intensità stanno cambiando, questo al momento attuale può essere considerato un anno estremo ( vediamo tra una quindicina di giorni quando usciranno le medie stagionali) il fatto è che in futuro la norma potrebbe appunto avvicinarsi a questa dinamica. Ormai è facile avere anomalie mensili a +4/+5 sulle montagne ( in pianura invece le inversioni associate alle alte pressioni mantengono la temperatura nella media) ma il deficit idrico invernale è ormai già quasi la norma. Ormai per 2/3 mesi all'anno siamo perennemente in ombra orografica e spesso con vento di caduta.
E certo se noi piangiamo il resto del nord non ride.
Al di là del legittimo interesse per l'impatto generale che la cosa può avere nelle nostre vite, che sarebbe impossibile ed improprio discutere in questa sede, non credete che a lungo andare la cosa avrà impatto anche nei nostri giardini?
Le palme.
Ci sono una miriade di palmette che crescono spontaneamente ne i luoghi più trascurati, in mezzo alle siepi, nei fossati, sugli argini.
Una volta non c’erano. Da bambino erano una rarità messa nei giardini.
Riguardo alla diminuzione della piovosità, anche in provincia di Padova i grafici mostrano negli ultimi anni un calo rilevante.
Credo che al di là delle Alpi invece le cose vadano diversamente.
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Inviato: Mar 15 Feb 2022, 23:38 Oggetto:
Gianni Mar 15 Feb 2022, 23:38
Gli scettici ci saranno sempre. E putroppo politici senza scrupoli faranno leva su questo per attirare consensi. Nessuno vuole sentirsi dire: bisogna usare energie alternative pulite, bisogna dare via le vecchie macchine a benzina e rimpiazzarle con altre piu' efficienti o elettriche, bisogna installare pannelli solari sui tetti, costruire centrali eoliche.... tutto questo costa soldi e sacrifici, e a molti non piacera'. Si creeranno nuovi posti di lavoro e nuove opportunita', ma altri lavori diventeranno obsoleti e molye persone potranno perdere il lavoro. E neanche questo piace.
La mia risposta agli scettici e' sempre la stessa, siano essi scettici per il clima, la teoria dell'evoluzione, i vaccini, il big-bang....
Ci si deve fidare di chi ne sa di piu', ci si deve fidare del consenso scientifico. Nessuno puo' essere un esperto in ogni campo. Io del clima ne so poco. Quindi se piu' del 90% degli esperti (persone che hanno studiato tutta la vita in quel campo) mi dice una cosa, io gli credo. E se proprio devo andare a cercare piu' informazioni online, cerco sui siti degli enti appositi. Non faccio una ricerca a caso su Google o Youtube o Facebook.
Il problema col clima, e con tutti gli stravolgimenti provocati dall'uomo (inclusa l'introduzione di specie infestanti) e' che gli ecosistemi sono si' resilienti e adattabili, ma su lungo termine. Su breve termine si avranno estinzioni di massa, e dovranno passare centinaia di migliaia di anni prime che un nuovo ecosistema si riassesti.
Registrato: 28/03/13 17:03 Messaggi: 5302 Residenza: San Francisco, California
Inviato: Mar 15 Feb 2022, 23:45 Oggetto:
Gianni Mar 15 Feb 2022, 23:45
Aggiungo una cosa:
quando guardo la televisione e vedo dibattiti su questi temi "caldi", si vede spesso il confronto tra un esperto che e' pro, e uno che e' contro. E quindi si da' l'idea che non ci sia ancora certezza o consenso su quella questione. Questo tipo di confronti puo' andar bene per questioni di gusti, ma non di scienza. Come ho detto, se il 95% degli esperti e' d'accordo su una cosa, il dibattito non si dovrebbe fare proprio. Il che non vuol dire non dare voce al 5% che non e' d'accordo; nessuno gli impedisce di continuare la loro ricerca e di cercare di convincere il resto della comunita' scientifica. Ma e' scorretto dargli il 50% dello spazio in TV.
Di clima ne so poco, ma guardando gli ultimi 20 anni gli inverni molto secchi e le estati molto secche stanno diventando più frequenti. Questo potrebbe portare, nel lungo termine, alla selezione di piante più resistenti alla siccità di molte nostrane (questa estate nei boschi era pieno di foglie cadute per siccità). Certamente non le piante grasse come nel meridione, ma specie più esotiche considerato che le temperature medie sono gradualmente in rialzo (70 anni fa non credo che mio bisnonno avrebbe potuto tenere le Aloe o cactus tutto l'inverno fuori, o avere in giardino olivi, oleandri, palme e limoni)
Nulla di più controproducente Gianni, negare la possibilità di rispondere a queste persone non farebbe che aumentare le loro manie cospirative, ed obbiettivamente sarebbe un'argomentazione molto più valida di quelle che potrebbero esprimere se lasciati parlare .
Purtroppo chi si avvicina a questi buchi neri cognitivi finisce per essere condizionato da ragionamenti circolari e bias di conferma da cui è pressoché impossibile riemergere e finisce sempre più in una progressiva radicalizzazione ideologica.
Giancarlo, si ormai il trachycarpus ( penso tu ti riferisca a lui) è considerato naturalizzato in vaste aree del nostro paese. Qui colonizza qualche pendio assolato o qualche forra riparata.
non credete che a lungo andare la cosa avrà impatto anche nei nostri giardini?
I nostri giardini?
"la dove c'era l'erba, ora c'è una città"
Qui oramai i palazzi stanno sorgendo ovunque, su ogni fazzoletto di terra. Quelli nuovi abitati, quelli vecchi di qualche anno, sfitti. Ci sono troppi appartamenti rispetto agli abitanti della regione. Cemento, inutile cemento dove una volta c’era il verde.
L’essere umano è ingordo, vuole tutto quello che puó avere, vuole ricavare tutti i soldi possibili dalle cose che ha, senza pensare alle conseguenze. Meno male, qualche nuova costruzione è Minergie, ma ancora poche, troppo poche.
Ció mi rende triste.
È un argomento che mi angoscia. Penso alle nostre montagne, i ghiacciai, che anche qui in Svizzera si stanno riducendo drasticamente. Gli ultimi inverni, insolitamente miti. Le palme (trachyche? 😆) che crescono in montagna.
Io non guardo più la TV, non leggo i giornali. È impossibile per me, vengo assalita da un nervosismo folle. Non ce la faccio ad assistere impotente alla follia della massa. Non riesco a capacitarmi dell’assalto compulsivo ai supermercati. Dalla carta igienica, alla pasta, allo iodio, come se questo potesse salvarci nel caso di una guerra nucleare.
Con gli anni sopporto sempre meno, e mi viene da isolarmi sempre di piú, tra le mie piante e la mia famiglia.
Perdonate, sono andata forse OT nel OT, nelle banalità.. ma quando sento parlare di argomenti simili, il pessimismo che c'è in me straborda incontrollabile.
_________________ Lucia
Lucia,
la stupidità umana (e l'ingordigia) non hanno limiti ...
pensa solo che qualcuno in pieno 2022 si può mettere in testa di giocare ad uno scellerato risiko sulla pelle di esseri umani e di una intera nazione;
e la posizione di potere non fa che accrescere la gravità della situazione, basti pensare a quell'altro trombone USA che si ostinava a negare cambiamento climatico e covid ...
due fra le persone più potenti al mondo 😱 (una per fortuna è stata messa da parte, per l'altra si spera lo stesso, ma sarà dura ...).
io però non rinuncio all'informazione, anzi, al contrario, cerco di informarmi sempre più; ovvio, occorre selezionare fondi affidabili, e non affidarsi ai tanti - troppi - blog sgangherati o farneticanti;
la conoscenza porta sempre benefici, in tutti i sensi, così come la connessione ed il confronto, magari anche con chi non la pensa proprio come te;
l'isolamento è sempre negativo, per il pessimismo poi ... guarda che vengo lì e ti spezzo le braccine, neh?
think positive !!!
_________________ Ciao
Sergio
'Scuse me while I kiss the sky ...
Giancarlo,
un salto lo farei volentieri:
si va a Prato della Valle a sperimentare gli effetti benefici dello shopping, poi un paio di cicchetti con un buon Bianco dei Colli Euganei e, a mio parere, il pessimismo scompare ...
_________________ Ciao
Sergio
'Scuse me while I kiss the sky ...
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