Ecco un'altra pianta comunissima che generalmente non si associa alla resistenza al freddo: Echinocereus rigidissimus.
Quest'anno oltre alla var. albiflorus in aiuola da ormai tre inverni, si aggiunge anche la "classica" subsp. rubispinus. Cortesemente mi hanno fatto il favore di fiorire a due soli giorni di distanza così li si può osservare a confronto, anche se l'albiflorus è alle sue ultime ore e il rubispinus non è ancora del tutto aperto
Amo questa specie di echinocereus, la mia piccola ha un bocciolo che si è fermato a circa 3 - 4 cm. Si trova sul bordo di una serretta da balcone, l'ho svuotata ma non ancora smontata e vi si trovano lui, una mammillaria spinosissima e un' echeveria.
Probabile che si sia bloccato a causa delle temperature??
L'eyriesii invece è gonfissimo, caspita!
Continuo ardentemente a seguire gli aggiornamenti.
Ciao Seba, effettivamente è passato un bel po'.
È stata una stagione abbastanza complicata, un po' per cause mie e un po' per un clima inclemente, nel senso che abbiamo avuto un luglio-agosto-settembre eccezionalmente caldi e piuttosto secchi che hanno tenuto le piante quasi sempre in dormienza o comunque a ritmi di crescita ridotti. Abbiamo anche stabilito un nuovo record di temperatura ( ma ormai ogni anno facciamo un nuovo record) e in quei giorni purtroppo alcune piante hanno sofferto, in particolare una bella Sulcorebutia tiraquensis che era in aiuola fin quasi dall'inizio mi ha abbandonato ( colpa mia che all' epoca della piantumazione non sapevo che fosse una specie che in habitat predilige un ambiente riparato sotto radi cespugli e fatichi ad adattarsi alla forte insolazione).
Ottobre parte eccezionalmente caldo ( ormai quasi inutile dirlo) e molte piante sono tutt'ora in vegetazione, fino a pochi giorni fa c'erano ancora l'infaticabile Hamatocactus setispinus e il Camaecereus in fiore ma ora hanno smesso anche loro, ci sarebbe ancora una Mammillaria hahnianacon una coroncina di boccioli, ma sono troppo indietro e credo che come gli scorsi anni abortiranno con i primi freddi.
Purtroppo è verissimo, l'anno scorso il mio epiphyllum anguliger ha fatto un singolo fiore, durato una settimana; quest'anno è appassito dopo un giorno e una notte
Ti dico solo che la mia M. polythele ha ancora boccioli pronti e altri aperti ora.
Immagino che con l'Aloe variegata il discorso sia tutto un'altro.
Inaspettatamente la fioritura della Mammillaria hahniana sta andando a buon fine. Complici temperature insolitamente alte quest' anno finalmente riesco a vederla fiorita.
Per quel poco che ho potuto osservare questa pianta sopporta abbastanza bene il freddo nel cuore dell' inverno quando è a riposo, mentre soffre delle gelate fuori stagione. Nei due anni precedenti le gelate precoci avevano fatto abortire l boccioli in procinto di schiudersi, due anni fa una gelata tardiva aveva compromesso la spinagione, sulla pianta è ancora visibile un anello di tubercoli senza spine o con spinagione ridotta. In inverno invece non ho mai notato danni.
Quest'anno le temperature non sono ancora scese e la minima più bassa è stata solamente un +5 e la pianta ha avuto modo di completare il suo ciclo, ha ancora molti boccioli che aspettano di aprirsi e se il gelo dovesse tardare ancora di due o tre settimane potremmo vedere una bella coroncina, per ora comunque è già un piccolo risultato.
Dall'altro ieri anche qui sono iniziate le prime gelate, stanotte -1°C. Nonostante ciò la hahniana sta continuando a fiorire. Sono andato a riprendere le temperature che avevano fatto abortire le fioriture precedenti ed erano intorno ai -3 quindi il limite dev'essere proprio intorno a questi valori.
Intanto dalla prossima settimana le temperature si abbasseranno perciò siamo in dirittura di arrivo, l'aiuola sta per addormentarsi.
Com'è la situazione?
Sono molto curioso, soprattutto per titanopsis e aloe variegata, considerando che di acqua ne è caduta e anche il freddo si è fatto sentire. In più è periodo di fioritura per lei.
Ciao Seba. Ebbene sì, siamo entrati nei due mesi più critici e ha iniziato da subito a fare freddo. Non so da te quale sia la situazione, ma qui per il momento la minima è stata -6 registrata il 28/11 se non sbaglio. Però tra Foehn e correnti occidentali non si può dire che sia caduta molta acqua, ne in forma di pioggia ne in forma nevosa, inoltre sempre per lo stesso motivo abbiamo avuto quasi tutti i giorni massime ancora clementi. Vedremo la perturbazione di domani e quella dell'8 cosa ci porteranno.
Per quanto riguarda le piante di cui hai chiesto devo premettere che ho spostato la Titatnopsis dall'aiuola. Si è dimostrata capace di resistere ottimamente agli inverni in quelle condizioni ma soffriva, a mio parere, dell'eccessivo calore estivo e la sua crescita non mi soddisfava. Probabilmente ciò era dovuto anche al fatto che i periodi di crescita più importanti cadono nei mesi freschi, periodo in cui le cactacee che ho in aiuola non hanno bisogno di più acqua di quella che la pioggia fornisce e nei quali quindi evito quasi sempre di irrigare e concimare, presumo che quindi la pianta si venisse a trovare con poco nutrimento e forse anche poca umidità proprio quando più le occorrevano.
In ogni caso ora sono in vegetazione, seppur molto rallentata, e hanno diversi boccioli in stadio avanzato. In questo periodo la loro crescita è impercettibile, ma se il bocciolo è pronto basteranno un paio di giorni di foehn per vederli aprirsi anche se saremo nel cuore dell' inverno. Un anno iniziarono a fiorirmi a capodanno.
Anche l'Aloe variegata dopo la rigogliosa crescita autunnale sembra apparentemente immobile, in realtà guardando con moltissima attenzione si può notare una la lentissima crescita. Per la fioritura però bisogna attendere, se seguirà l'andamento degli scorsi anni potremo vedere la gemma florale prima della fine dell' inverno, ma poi ci vorrà ancora parecchio tempo prima che si sviluppi ed è un bene perché anche se la pianta resiste al freddo i suoi fiori no, quindi più si va avanti nella stagione e più calano le probabilità di gelate tardive
Buondì Tchaddo, in effetti un inverno che era partito convinto (con qualche giorno a -5/-6) si è trasformato in un perenne tardo autunno con parecchie giornate di foehn. In questi giorni le minime sono tornate a -2/-3 ma anche le massime sono risalite.
Al momento quindi non si segnala alcuna perdita e, anche se dalla prossima settimana sembra le temperature possano tornare a scendere, non vedo scenari preoccupanti nell'immediato futuro.
Oltre alla mera sopravvivenza devo dire che molte piante sembrano meno provate rispetto agli scorsi anni, ma in questa stagione le piante ci parlano a bassa voce, non sempre è facile cogliere i piccoli segnali di crescita, di benessere o di qualsiasi sofferenza quindi rimando un giudizio più appropriato almeno a fine mese
Nel frattempo, fuori dall' aiuola proprio oggi è sbocciato il primo fiore di succulenta dell' anno, ne ho parlato qui
Mese trascorso abbastanza tranquillamente, tra fasi di caldo anomalo e fasi più in media. Come temperatura minima abbiamo toccato i -7.1°C, ma nelle ultime due settimane con condizioni anticicloniche siamo sempre rimasti su -2/-3° di minima e +10/+14 di massima eccetto i giorni di foehn in cui si sfioravano i 20 gradi.
Questo caldo anomalo inizia a svegliare lentamente le piante, anche se per le cactacee è ancora presto ieri ho notato le gemme florali dell'Aloe variegata ( purtroppo non sono riuscito a fare una foto decente perché sono ancora veramente piccole e nascoste tra le foglie), la Marlothistella getta nuove foglie e gonfia i boccioli, i Sempervivum e alcuni Sedum rinverdiscono e dal lapillo compaiono le bulbose primaverili.
Nei prossimi giorni finalmente torneranno le piogge, dopodiché paiono scongiurati ritorni di freddo capaci di impensierire. Inverno passato senza colpo ferire. C'è giusto il Tephrocactus articulatus che non è messo benissimo, quello che l'anno scorso aveva perso gli articoli nuovi sotto la neve, quest'anno invece presenta alcune macchie scure da marciume sull'apice sempre degli articoli dell'anno. Se si espanderanno e alla fine dovrò rimuoverli mi sa che conviene desistere.
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