Ho recentemente preso contatti con un nuovo rivenditore di piante estero: costui ha (per me ed a mio modesto parere) moltissime piante bellissime ed interessantissime ma purtroppo sono tutte innestate. Io non amo gli innesti e d"altro canto capisco che certi generi per svariati motivi sono quasi introvabili se non su innesto. Mi chiedo, qualcuno ha esperienza in merito al successo che si riesce ad avere affrancando piante acquistate innestate? Inoltre vorrei sapere passo per passo quale è la tecnica precisa per l'affrancamento degli innesti. Grazie a tutti in anticipo.

Ciao, in attesa che qualcuno ti risponda, puoi cercare sul forum.
Io intanto ti ho trovato questo post
http://forum.cactofili.org/viewtopic.php?t=27165&highlight=affrancare

_________________
Gianna

Ho visto Gianna, molto scoraggiante credo che non faccia per me.

Non so quale piante ti hanno proposto, ma so che alcune non riescono a vivere se non innestate. Mi associo comunque al tuo pensiero, preferisco piante franche, in quanto molto spesso vive il portainnesto e muore la pianta innestataein genere sono piante molto difficili da coltivare

Tieni presente che alcune specie difficilmente riescono a campare sulle proprie radici se non con attenzioni particolari, altre ad es. vengono innestate per superare climi molto rigidi mentre altre lo sono per accellerare la crescita e poi messi ad affrancare e vendute come..franche.(purtroppo)

quale piante innestate ti hanno proposto ?

No tengo a precisare che queste piante le ho chieste io: Toumeya, Pediocactus, Austrocactus, Sclerocactus, Aztekium valdezii, Mammillaria hermosana, Mammillaria bertholdii, Navajoa. Ho declinato tutti gli innesti e per ora il venditore me ne ha recuperate un discreto numero non innestate. Anche io ho il dubbio sul fatto che non siano state innestate in precedenza e che ora siano state affrancate. So che è particolarmente difficile mantenere questi generi di piante ma ho accettato questa sfida, ci provo.

generi beli tosti. Tra questi ho una toumeya papiracantha, un regalo che era innestata e si è staccata da sola dal portainnesto. L'ho messa a radicare anche se è presto per trarre le conclusioni essendo una marza piccola e quindi ha più difficoltà ad attecchire. Vedremo se supera l'inverno anche se qualche goccio d'acqua lo darò sicuramente.

Io Angelo dall'alto della mia inesperienza (questo lo sottolineo) la nebulizzerei nelle giornate più calde la Toumeya non azzarderei proprio a dare acqua anche se pochissima. Ma tieni conto che ti dico ciò solo perché io sperimenterei così: il mio dire non ha alcun che di testato.

tranquillo, da me non c'è un vero e proprio inverno rigido. tuttalpiù si arriva a circa 10° e molto raramente. Se non erro(vado a memoria) questo genere amava qualche sprazzo di acqua invernale. Con altri generi come copiapoa, notocactus, e altre sudamericane,diverse euphorbie sono solito dare un po' d'acqua in inverno.

Io mi baso sugli inverni che abbiamo qui al nord che comunque sono, pur non essendo freddissimi in questi ultimi anni, un tantino più rigidi ed umidi che non ad altre latitudini in Italia e sapevo che alcuni di questi generi gradiscono in habitat le precipitazioni nevose. Ma certamente da noi è completamente diverso e non potremmo di certo esporle a tali intemperie. Io anche le sudamericane le lascio completamente a secco per tutto l'inverno ma ripeto qui da me è più freddo.