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shela78 Amatore


Registrato: 14/06/14 07:02 Messaggi: 571 Residenza: Perugia
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P&C Partecipante

Registrato: 31/07/15 16:41 Messaggi: 198
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Inviato: Sab 28 Nov 2015, 12:26 Oggetto:
P&C Sab 28 Nov 2015, 12:26
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Anche a me è successa la stessa cosa ... morte 2 su 2 !!! 😭
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beppe58 Amministratore
Registrato: 02/01/06 22:07 Età: 66 Messaggi: 8481 Residenza: Cuneo
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Inviato: Lun 30 Nov 2015, 22:16 Oggetto:
beppe58 Lun 30 Nov 2015, 22:16
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Ciao Shela, Quelle che sembrano gocce(alcune annerite) sui tubercoli sono mollicce e/o viscose ? Proverei anche ad asportarne uno,per capire se è solo superficiale o peggio se il problema viene dall'interno. Proviamo a capire se è di origine batterica o qualche "fungo"...
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shela78 Amatore


Registrato: 14/06/14 07:02 Messaggi: 571 Residenza: Perugia
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Inviato: Mar 01 Dic 2015, 7:55 Oggetto:
shela78 Mar 01 Dic 2015, 7:55
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Le lesioni nascono come rigonfiamenti nodulari sulla punta dei tubercoli di colore giallastro rivestiti dal tegumento e pertanto relativamente sodi ma tendono poi a divenire più brunastri e sgonfiarsi. In questa fase se si tocca con l'unghia questa è in grado di penetrare facilmente e lasciar fluire fluido trasparente. Insomma una specie di vescicole con superficie via via più fragile e contenuto acquoso.
Le lesioni si stanno moltiplicando velocemente. Anche un pollone che durante il rinvaso avevo separato dalla pianta madre subito dopo l'acquisto quando ancora la pianta non mostrava segni di malattia (circa un mese e mezzo fa) e messo a dimora in un vaso diverso, sta iniziando a sviluppare la stessa cosa.
Spero di essere riuscita a farti capire di che malattia si tratti.
Grazie mille Beppe
_________________ Silvia |
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beppe58 Amministratore
Registrato: 02/01/06 22:07 Età: 66 Messaggi: 8481 Residenza: Cuneo
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Inviato: Mer 02 Dic 2015, 0:07 Oggetto:
beppe58 Mer 02 Dic 2015, 0:07
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Arriciao Shela,penso che siano marciumi di origine batterica. Io proverei con il rame,anche a dosi un po' maggiorate.Ora la pianta è in riposo e danni non dovrebbe farne. Sarebbe bene asportare i tubercoli colpiti ma è ardua impresa. A una settimana circa dal trattamento controlla se le vesciche si sono afflosciate e/o ne sono spuntate di nuove. Un qualunque anticrittogamico credo sarebbe inutile.
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shela78 Amatore


Registrato: 14/06/14 07:02 Messaggi: 571 Residenza: Perugia
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Inviato: Gio 03 Dic 2015, 18:52 Oggetto:
shela78 Gio 03 Dic 2015, 18:52
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Grazie mille Beppe. Per il momento sto facendo qualche esperimento per capirci qualcosa se riesco.
Ossia la pianta grande l'ho spostata all'esterno sul terrazzo in una zona relativamente riparata ma senza protezioni (TNT o plastica) per aumentare la ventilazione ed evitare ristagni di umidità. Al momento sembra che le lesioni si siano arrestate (sono 3 giorni che non ne compaiono di nuove e quelle vecchie si sono un pò sgonfiate senza però allargarsi più di tanto). Su questa non ho messo nulla.
Sul pollone che ho in un altro vasetto invece in assenza di un rameico disponibile al momento, ho aperto una capsula di un antimicotico che avevo e ho cosparso la polvere sulle lesioni. Questa la tengo in casa davanti una finestra.
Ora me ne sto buona buona a vedere come va a finire...vi terrò informati
_________________ Silvia |
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shela78 Amatore


Registrato: 14/06/14 07:02 Messaggi: 571 Residenza: Perugia
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Inviato: Dom 12 Giu 2016, 20:17 Oggetto:
shela78 Dom 12 Giu 2016, 20:17
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A distanza di parecchi mesi, faccio alcune considerazioni e vi riporto la mia esperienza sperando sia utile ad altri.
La piccola talea separata e tenuta in casa e trattata con antimicotico in polvere sta bene; le lesioni si sono arrestate immediatamente e sono rimaste stabili.
Quella grande spostata fuori ha avuto un iniziale miglioramento ma poi le lesioni hanno continuato a progredire; ho quindi applicato anch'essa l'antimicotico in polvere. Le lesioni si sono quindi arrestate. Verso Aprile, visto che la polvere applicata si è sciolta lavata via da qualche pioggia, ho deciso di applicare il rameico sopra le vecchie lesioni che in ogni caso si erano seccate senza estendersi. Questa è la pianta oggi, un pò "puffetta" ma con evidente ripresa vegetativa.
Conclusione, se sia di origine batterica non so, ma su questa malattia di sicuro l'antimicotico funziona quindi una componente fungina probabilmente c'è.
 
 
_________________ Silvia |
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beppe58 Amministratore
Registrato: 02/01/06 22:07 Età: 66 Messaggi: 8481 Residenza: Cuneo
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Inviato: Lun 13 Giu 2016, 22:57 Oggetto:
beppe58 Lun 13 Giu 2016, 22:57
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shela78 ha scritto: | .. su questa malattia di sicuro l'antimicotico funziona quindi una componente fungina probabilmente c'è. |
Arriciao Shela, per curiosità... Cosa hai usato come "antimicotico " ?
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shela78 Amatore


Registrato: 14/06/14 07:02 Messaggi: 571 Residenza: Perugia
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Inviato: Mar 14 Giu 2016, 6:44 Oggetto:
shela78 Mar 14 Giu 2016, 6:44
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Ciao Beppe, ho usato il fluconazolo. Non so se lo si ritrova nei prodotti venduti per le piante, probabilmente no.
A quel tempo non avevo nè rameico, nè altro fungicida specifico e ho provato con delle capsule che avevo in casa scadute di un famoso farmaco ad uso umano...lo so, non è molto ortodosso ma tanto le avrei dovute smaltire quindi ho provato...e ha funzionato
Ho cosparso le lesioni con la polvere, senza diluire, così tal quale ricoprendole. Poi più di recente ho sostituito questo prodotto con il rameico (ormai sarà più di un mese) e la situazione mi pare sotto controllo.
_________________ Silvia |
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beppe58 Amministratore
Registrato: 02/01/06 22:07 Età: 66 Messaggi: 8481 Residenza: Cuneo
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shela78 Amatore


Registrato: 14/06/14 07:02 Messaggi: 571 Residenza: Perugia
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seven Prof


Registrato: 08/09/10 18:53 Messaggi: 8307 Residenza: Marino Roma
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Inviato: Gio 16 Giu 2016, 20:20 Oggetto:
seven Gio 16 Giu 2016, 20:20
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Una capsula di antimicotico per debellare un crittogame.....
Silvia sei forte !
_________________ Serena.
" Il più grande nemico della conoscenza non è l'ignoranza, ma l'illusione della conoscenza." - Stephen Awking - |
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shela78 Amatore


Registrato: 14/06/14 07:02 Messaggi: 571 Residenza: Perugia
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Inviato: Ven 17 Giu 2016, 5:35 Oggetto:
shela78 Ven 17 Giu 2016, 5:35
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Eheh Serena, necessità fa virtù si dice...
Tra l'altro, se da un lato utilizzare una molecola ad uso umano ha gli inconvenienti già detti (cosa ben spiegata in questo capitolo del libro "patologia vegetale di Prof. Aldo Zechini D’Aulerio "capacità mutante di miceti fitopatogeni anche a causa di trattamenti chimici che paradossalmente favoriscono la resistenza di alcuni ceppi, con la trasformazione di tali funghi in organismi con nuova modalità aggressiva per le piante e con minore sensibilità a molecole fungicide" cit.), dall'altra, probabilmente ha minori rischi e livelli di tossicità nei confronti dell'uomo che la maneggia visto che è formulata proprio per l'uomo.
In questo capitolo vengono riportati tanti altri metodi di lotta ai fitopatogeni...pian pianino lo leggerò e vedrò quello che si può fare senza ammattirsi
Intanto vi lascio il link visto che è disponibile sul web
http://www.aracneeditrice.it/pdf/9788854809666.pdf
_________________ Silvia |
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