Inviato: Dom 22 Mag 2016, 17:50 Oggetto: Lapillo e pomice
cereus81 Dom 22 Mag 2016, 17:50
Visto che il lapillo arrivato era molto sporco,su consiglio di vari cactofili,ho effettuato un bel lavaggio sotto acqua corrente (con il setaccio a maglia fine ed acqua in sospensione)e mi sono reso conto dell'enorme quantità di polvere presente sottilissima,soprattutto sul lapillo,anche dopo un preliminare passaggio su setaccio a maglia fine.
Risultato ho lavato 35 litri di lapillo e della pomice che ora sono ad asciugare al sole e da ora in avanti lo effettuerò sempre.
Mi raccomando lavate gli inerti !
Poi va bene lo stesso,ma se vedete i residui vi convincerete.
_________________ “Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio.”
Io non lo faccio più da tempo, non ne vale la pena, un po' di polvere di pomice o di lapillo non è dannosa, certo se è in quantità eccessive si cementa e potrebbe creare fenomeni di asfissia alle radici.
Poi una parte di questa polvere va via alle prime annaffiature, per due o tre volte dopo il rinvaso esce acqua di colore non certo limpido.
Quando arriverai a centinaia o migliaia di piante tra pochi anni e ci arriverai di questo passo, credimi, non avrai più tanto tempo per lavare gli inerti.
_________________ Eduardo
“Se non conosci il nome, muore anche la conoscenza delle cose.” Carl Nilsson Linnaeus
Anche io, come Eduardo, uso gli inerti così come sono, anzi sono convinto che le parti sottili presenti (sabbia, terra, polvere ... ) siano utili.
Infatti nel preparare la composta classica aggiungo sempre una parte sottile, così pure quando impiego la marna.
interessante,grazie pessimo e grazie Eduardo
per i prossimi rinvasi non voglio ancora pensarci
_________________ “Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio.”
Io la lavavo sempre, poi come dicono gli amici qui sopra con l' aumentare delle quantità di inerti di cui si ha bisogno ho dovuto per forza interrompere questa usanza. Al momento non ho visto cambiamenti di rilievo nelle piante.
Io lo faccio da un bel pò e anche avendo quasi mezzo migliaio di piante che crescono a ritmo vorticoso continuo a farlo...come dice Edus una parte va via con le prime innaffiature ma spesso c'è veramente tanta polvere (non sabbia) finissima che trattiene molta acqua e forma una fanghiglia molto pesante se bagnata, tanto che a volte non si riesce a rimuovere dal fondo della vasca neanche con il getto della doccia, ma solo aiutandosi con le mani.
Da quando lavo gli inerti ho notato che asciugano sensibilmente prima, sono molto più leggeri e probabilmente (pensiero mio) avendo i pori più liberi (si vede a occhio nudo) offrono maggiore ossigenazione alle radici.
Ciao S0ulGroove, mi piace ciò che hai scritto e condivido il tuo pensiero. Mi permetterei una ulteriore riflessione, se sei d'accordo, così sviluppiamo meglio questo aspetto della coltivazione
Premetto che, ovviamente, se c'è troppa polvere, sottolineo POLVERE e TROPPA, le cose in coltivazione si mettono male, fango e ristagni sono da evitare senza discussione alcuna!
Ciò detto, in habitat, le piante vivono spesso grazie alla presenza di queste parti sottili (polveri e sabbie) nelle crepe e negli anfratti delle rocce. Queste trattengono molta umidità e a lungo quando piove, cementano poi quando asciugano.
Certo, siamo in coltivazione, non siamo in habitat! Quindi nei vasetti non possiamo neppure "provare" ciò che accade in natura!
Ma, secondo me, escludere dalla composta le parti sottili potrebbe essere un errore.
Non ho certezze, espongo umilmente il mio pensiero per quello che può valere, rifletto su ciò che leggo e applico le tecniche degli amici, sempre diverse e sempre interessanti.
Io non lavo gli inerti.
Poi io bagno quasi solo dall' alto e noto che una specie di lavaggio accade anche nel pane di terra, nel senso che con il tempo la parte polverosa scende e se ne va via dal colletto (parte sensibile).
Poi sul fondo dove metto sempre pomice grossa, problemi di addensamento e ristagno non ne vedo quasi mai.
Anzi, mi da l' idea di dare meglio la pappa alle piantine.
Tanto che in quelle piccole, se la composta è diventata troppo porosa, a volte aggiungo un pò di polverina in superficie.
Io non lavo gli inerti.
Poi io bagno quasi solo dall' alto e noto che una specie di lavaggio accade anche nel pane di terra, nel senso che con il tempo la parte polverosa scende e se ne va via dal colletto (parte sensibile).
Poi sul fondo dove metto sempre pomice grossa, problemi di addensamento e ristagno non ne vedo quasi mai.
Anzi, mi da l' idea di dare meglio la pappa alle piantine.
Tanto che in quelle piccole, se la composta è diventata troppo porosa, a volte aggiungo un pò di polverina in superficie.
Infatti pensandoci bene se la polvere è troppa bagnando la composta va sotto,dove trova lo strato drenante più grosso e quindi non da fastidio
...ma lavandolo ne è uscita veramente tanta ! _________________ “Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio.”
Antoine de Saint-Exupery
L'ultima modifica di cereus81 il Lun 23 Mag 2016, 17:38, modificato 1 volta
Ciao S0ulGroove, mi piace ciò che hai scritto e condivido il tuo pensiero. Mi permetterei una ulteriore riflessione, se sei d'accordo, così sviluppiamo meglio questo aspetto della coltivazione
Premetto che, ovviamente, se c'è troppa polvere, sottolineo POLVERE e TROPPA, le cose in coltivazione si mettono male, fango e ristagni sono da evitare senza discussione alcuna!
Ciò detto, in habitat, le piante vivono spesso grazie alla presenza di queste parti sottili (polveri e sabbie) nelle crepe e negli anfratti delle rocce. Queste trattengono molta umidità e a lungo quando piove, cementano poi quando asciugano.
Certo, siamo in coltivazione, non siamo in habitat! Quindi nei vasetti non possiamo neppure "provare" ciò che accade in natura!
Ma, secondo me, escludere dalla composta le parti sottili potrebbe essere un errore.
Non ho certezze, espongo umilmente il mio pensiero per quello che può valere, rifletto su ciò che leggo e applico le tecniche degli amici, sempre diverse e sempre interessanti.
pessimo anch'io penso che la sabbia di lapillo (non polvere) non sia un male,ma la sottilissima polvere penso sia dannosa;avevo pensato di aggiungerne una piccola quantità nella composta (di sabbia) ma poi ho desistito,finch'è non imparo bene i meccanismi preferisco non rischiare.
Prossimamente provo ad acquistare due piante uguali con e senza la sabbia così si vedrà nel limite possibile le eventuali differenze nello sviluppo delle radici.
...non avevo mai avuto la necessità del lavaggio ma l'ultimo sacco di lapillo ricevuto era molto molto polveroso _________________ “Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio.”
Antoine de Saint-Exupery
L'ultima modifica di cereus81 il Lun 23 Mag 2016, 17:49, modificato 3 volte
Registrato: 17/04/15 09:43 Messaggi: 1203 Residenza: Castelli Romani
Inviato: Lun 23 Mag 2016, 17:43 Oggetto:
cmr Lun 23 Mag 2016, 17:43
Lavo gli inerti con un sapone emolliente allo scopo di renderli morbidi e vellutati
Ragazzi, non incastriamoci il cervello con questa che deve essere una passione. Ma la terra (o i terricci + o - torbosi) che misceliamo nella preparazione della composta, di qualsiasi natura essa sia, non è polverosa? Laviamo anche quella?
_________________ "Lasciami tutte le rughe, non me ne togliere nemmeno una. Ci ho messo una vita a farmele venire." A. M.
Lavo gli inerti con un sapone emolliente allo scopo di renderli morbidi e vellutati
Ragazzi, non incastriamoci il cervello con questa che deve essere una passione. Ma la terra (o i terricci + o - torbosi) che misceliamo nella preparazione della composta, di qualsiasi natura essa sia, non è polverosa? Laviamo anche quella?
in effetti anche la torba è polverosa
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