In ghingheri anche Mammillaria schiedeana oggi....
Mammillaria schiedeana f. plumosa Puente de Dios - San Luis Potosì - Messico
Mammillaria schiedeana f. plumosa Puente de Dios - San Luis Potosì - Messico
Mammillaria schiedeana ROG 478 Milpa Grande - Hidalgo - Messico
Una delle fioriture più belle in una pianta rustica, che raggiunge dimensioni considerevoli anche in coltivazione....
Mammillaria freudenbergeri, rarissima nelle collezioni e totalmente assente dalla rete non foss'altro per le foto che ripetutamente ho pubblicato...
Aggiorno anche la scheda...
Finalmente qualcosa che possa interessare dall'ormai svuotato "The Journal of the Mammillaria Society".
Premetto che il Journal ha rappresentato fin dal suo primo numero pubblicato nell'Agosto del 1960 un punto di riferimento costante per gli amanti del Genere Mammillaria con firme di prestigio assoluto.
Soprattutto costante nell'aggiornamento che riguardava la scoperta di specie nuove che in quegli anni si susseguivano con grande ritmo.
Potremmo identificare il calo di interesse verso la carta stampata, nel vero momento in cui il Journal perde firme, prestigio e valore.
Sopravvissuto nei primi venti anni di questo secolo, soltanto grazie alla dedizione e al lavoro di sempre meno nostalgici, sembra abbia intenzione di riassumere un ruolo importane da un paio d'anni a questa parte, coincisi del resto con la scomparsa di alcuni grandi vecchi padri del Journal stesso e quindi con l'immissione di nuove fresche energie, anche femminili, cosa rara nell'ingessato e ultraconservatore mondo scientifico anglosassone.
I nuovi responsabili hanno pensato bene di introdurre argomenti fino ad ora assolutamente tabù, schede e servizi riguardanti altri generi quali ad esempio Thelocactus, Escobaria, Turbinicarpus , Coryphantha.
Segue....
A quest'ora a casa del Mauri si cena.....
Tornerò sulla storia del "Journal" perchè in sè riflette tutte quelle che sono state le ultime tendenze e mode nel mondo della coltivazione e del collezionismo sul Genere Mammillaria.
Volume 63, Numero 2 di Maggio 2023 a firma Mark Mc Cormack
An interesting Mammillaria hibrid
A Settembre 2022 ero in vacanza nel Dorset e ho potuto visitare il vivaio di David e Jane Ennals, Coach House Cacti. Mentre ero lì, David ha gentilmente mostrato la sua passione per le piante grandi e mature che usa nelle sue mostre e nelle esposizioni di vendita (come descritto nell'edizione di Marzo 2023 del giornale Cactus World). Una pianta in particolare ha attirato la mia attenzione ed è al centro di questo articolo.
Era una grande pianta a più teste denominata Toumeya papyracantha x Mammillaria. David mi informò che aveva coltivato la pianta da un unico cespo ottenuto da un vivaio molti anni fa e questo era il nome con cui venne chiamata all'epoca.
Alcune settimane dopo essere tornato a casa ho iniziato a indagare sulla pianta che avevo visto. Una ricerca su internet ha portato alla luce due siti web, www.cactus-art.biz e www.lifle.com ed entrambi sembravano avere le stesse informazioni e foto che per quanto mi riguardava si rivelavano inconcludenti. La pianta era identificata come Mammillaria hybrid cv. toumeya x knippelianus ed era suggerito potesse essere un ibrido fra Toumeya papyracantha ed Echinocereus knippelianus oppuranche potesse essere un ibrido fra una Mammillaria sp. ed una forma mostruosa di Mammillaria, con uno dei genitori che avrebbe potuto essere un membro della serie Dolichothele.
Mammillaria hybrid Toumeya x knippelianus
L'ultima modifica di maurillio il Sab 02 Dic 2023, 11:42, modificato 6 volte
Dopo aver pubblicato un post ad hoc, ricevetti da Phil White che penso potrebbe essere un membro della Society, il seguente commento:
Questa pianta è nata nel vivaio di John White (Bradley Batch, Regno Unito) circa 25/30 anni fa . John me l'ha mostrata e ha detto che il seme proveniva da una Toumeya, ma pensò si fosse incrociato con un Echinocereus. Tuttavia, credo che l'analisi del DNA sia stata fatta, forse da Marlon Machado, ed è emerso che la Toumeya fu incrociata con Mammillaria.
Che sia un ibrido con Echinocereus o Mammillaria non fa molta differenza, perchè comunque si tratta di un evento relativamente raro nel regno vegetale.
Tali ibridi sono chiamati ibridi intergenetici e sono incroci naturali tra specie di due generi diversi.
Il nuovo nome è composto dai nomi di entrambi i generi ed è preceduto da un segno di moltiplicazione.
Si dà il caso che abbiamo già un ibrido di questo tipo - xMammilloydia candida.
L'analisi del DNA ha inizialmente dimostrato che questa pianta era un ibrido tra una Mammillaria ed una Neolloydia, anche se noto che nel "New Cactus Lexicon" si afferma che Ephithelantha sembra essere candidata più probabile come antenata materna.
Studi successivi sul DNA (e.g. Buttherworth) suggeriscono che Mammilloydia candida ha una stretta relazione con Mammillaria humboldtii e Mammillaria herrerae e dovrebbe essere chiamata semplicemente Mammillaria candida
L'ultima modifica di maurillio il Sab 02 Dic 2023, 11:46, modificato 3 volte
Di per sè, la parte interessante dell'articolo sta, secondo il mio parere, nel segnalare che è possibile un ibrido intergenetico e fornisce un contributo ragionevolmente credibile nell'intricata vicenda di "candida" su cui tornerò a breve.
Soltanto marginale e per niente definitiva l'esatta identificazione della pianta utilizzata per provocare questo studio.
Ricordo che anche in Italia ne sono arrivate molte di simili, ma non so in quale misura potessero essere imparentate con quella generata nel vivaio di Bradley Batch.
Per un certo periodo addirittura veniva venduta come Mammillaria painteri e come tale anche io l'ho comprata nel 2010.
Ancora oggi GardenersWorld.com la propone ancora come specie, aggiungendo dettagli a dire il vero decisamente generici...
Mammillaria painteri f. mostruosa è molto più ricorrente e praticamente ogni vivaio l'ha in listino...
Ripeto di non avere nessuna idea di quale sia la relazione di parentela fra tutte queste piante e l'oggetto dell'articolo di Mr. McCormac....
Siamo addirittura all'evoluzione della specie..... Mammillaria painteri f. mostruosa supernova
Di solito Mammillaria ha diffusione regionale, in Messico o tutt'alpiù nei vicini Stati Uniti.
C'è però una cittadina del mondo anche fra le nostre.
Mammillaria columbiana cresce infatti in America centrale dove in Messico è diffusa negli stati di Chiapas, Oaxaca, Yucatan, ma non solo. La troviamo in Honduras, Guatemala, Nicaragua, Panama, Jamaica ed in Sudamerica ad altitudini fra i 500 ed i 2.500m in Colombia, Venezuela e forsanche in Perù....
Cresce in popolazioni molto piccole soprattutto su pendii e terrazzamenti rocciosi e anche lungo le rive di piccoli fiumi e canyon, spesso su rocce muschiose tra radi arbusti di xerofite in radure aperte, in foreste di spinose secche.
Nella maggior parte delle località è nota la presenza di un singolo individuo o piccole sottopopolazioni con non più di cinquanta individui.
Nel Chiapas è conosciuta da una sola località, nello Yucatan si trova sulle dune costiere. In Costa Rica si trova su un unico affioramento calcareo nella foresta tropicale.
Anche se la specie non è presente localmente abbondante, le colonie sono numerose quindi è improbabile che venga colpita in modo significativo dalle attuali minacce in tutto il suo areale.
Alcune delle sottopopolazioni, in particolare quelle in Messico e Costa Rica potrebbero essere più a rischio.
Articolo apparso sul Journal a Febbraio 2021 a firma Alain Buffel.
Come al solito arriva l'aiuto da iNaturalist....
Mammillaria columbiana Violla de la Leiva, Boyaca - Colombia Fotografia di mrtiz The picture is proprty of the Author
Mammillaria columbiana Yucatan - Messico Fotografia di jose alberto de la luz The picture is proprty of the Author
Mammillaria columbiana Zapatoca, Santander - Colombia Fotografia di dzafrao The picture is proprty of the Author
Mammillaria columbiana Utila, Bay Islands - Honduras Fotografia di josiah The picture is proprty of the Author
Approposito......
Mammillaria plumosa da tubercolo di David Ilett
Journal Volume 61 numero 1
Due inverni fa ho perso la mia grande Mammillaria plumosa, che era fiorita di recente e immagino che il fiore possa aver introdotto marciume nella pianta. Ad ogni modo uno sguardo più attento mi rivelò che la maggior parte della pianta era morta, ma che una testa aveva ancora tubercoli verdi. Mi sono ricordato di aver letto da qualche parte che a volte è possibile far radicare i tubercoli di Mammillaria e così ho messo alcune parti su minerale in un paio di ciotole , li ho riposti sotto il banco con altre talee e me ne sono dimenticato se non per dar loro qualche spruzzo d'acqua.
Quest'autunno ho pensato che avrei dovuto dare un'occhiata per vedere se era successo qualcosa e ho scoperto che molti tubercoli avevano radicato e alcuni stavano producendo nuove piante.
Ci vorrà un po' di tempo per raggiungere le dimensioni della pianta originale, ma almeno ce l'ho ancora.
Sicuramente proverei di nuovo questo metodo in analoghe situazioni.
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