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Inviato: Mar 04 Mar 2014, 21:04 Oggetto:
seven Mar 04 Mar 2014, 21:04
L'argomento mi piace molto !
Anche assumere comportamenti diversi per adattarsi alle stagioni, a mio parere delinea una capacita' di reazione.
Le piante reagiscono sempre ad eventuali stimoli esterni.
Non so in che modo avvenga il loro ragionamento, ma il comportamento che ne consegue e' sempre molto " razionale ".
_________________ Serena.
" Il più grande nemico della conoscenza non è l'ignoranza, ma l'illusione della conoscenza." - Stephen Awking -
Credo di aver già segnalato questo sito http://www.linv.org/ quando ne parlammo un po' di tempo fa, però almeno per me, l'argomento è molto interessante.
Date un'occhiata agli studi del prof. Mancuso e poi ditemi se non è una materia affascinante.
_________________ Eduardo
“Se non conosci il nome, muore anche la conoscenza delle cose.” Carl Nilsson Linnaeus
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Inviato: Mer 05 Mar 2014, 9:02 Oggetto:
seven Mer 05 Mar 2014, 9:02
Interessantissimi questi filmati, con relative lezioni Edus !
Li sto " guardando " avidamente !
Le piante hanno in se una concentrazione di sensori elevatissima e di conseguenza anche un potenziale di azione velocissimo.
La piantina di fagiolo che si sbilancia, piu' e piu' volte per raggiungere un sostegno che sta alla sua destra, pur non avendo occhi, ne e' emblematica.
No, le piante non sono affatto "stupide".
_________________ Serena.
" Il più grande nemico della conoscenza non è l'ignoranza, ma l'illusione della conoscenza." - Stephen Awking -
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Inviato: Mer 05 Mar 2014, 10:42 Oggetto:
eleonorarossi Mer 05 Mar 2014, 10:42
...secondo me se voglio sopravvivere per forza devono adattarsi a situazioni "nuove" fuori e dentro casa (nostra).
Come gli umani, anche loro si sono dovuti adattare a vivere in condizioni disastrose, abituandosi ai ghiacci perenni, al caldo soffocante etc, etc. etc.
Forse per l'uomo appare normale, per tutta una serie di motivi, capacità nel trovare cibo, vestiario, trasporto e quant'altro.
Le piante, poverine, restano lì dove natura le fa nascere, oppure il vento trasporta i loro semi a vai a sapere dove attecchiscono.
Poi arriviamo noi che le costringiamo a starsene in vasi e vasetti e pretendiamo pure che ci regalano splendide fioriture.
Ecco il miracolo (per me) è proprio qui nel dimostrarci che sono "capaci di adattarsi"
L'aspetto sul quale forse non tutti riflettono, giustamente sottolineato dal prof. Mancuso, è che le piante sono sulla terra da moooolto prima di noi, quasi sicuramente saranno ancora qui quando noi non ci saremo più e probabilmente (anzi sicuramente) noi non saremmo mai esistiti senza la presenza delle piante sul pianeta Terra!!!
_________________ Eduardo
“Se non conosci il nome, muore anche la conoscenza delle cose.” Carl Nilsson Linnaeus
Alive, aware, in awe
Before the grandeur of it all
Our floating pale blue ark
Of endless forms most beautiful
(Nightwish - Endless Forms Most Beautiful)
Ovviamente si parlava di esseri viventi dotati di uno psedo sistema celebrare, che possono prendere decisioni!
Semplicemente le piante sono più efficienti dell'uomo, sono in grado di adottare stategie complesse che gli consentono di sopravvivere quasi dappertutto e quando noi saremo estinti saranno ancora presenti sul pianeta.
Mi sembra un concetto semplice, se poi generalizziamo e ci vogliamo per forza mettere dentro tutto, non capisco però dove porti il tuo discorso.
_________________ Eduardo
“Se non conosci il nome, muore anche la conoscenza delle cose.” Carl Nilsson Linnaeus
Il mio discorso porta a mettere in dubbio la tua asserzione "...e quando noi saremo estinti saranno ancora presenti sul pianeta". E a non confondere capacità di adattamento con "psedo sistema celebrare, che possono prendere decisioni! ". Noi possiamo prendere decisioni, nel bene e nel male, ma non questi esseri di cui si stava parlando.
Purtroppo, questo è il risultato di millenni di concezione "omocentrica" del mondo, ma per fortuna non tutti la pensano così.
Non esiste l'essere superiore che ha creato il tutto e ha messo l'uomo al centro, l'uomo è solo un granello in un complesso meccanismo che si autoregola, che si regge su equilibri fragilissimi.
Sono pochi gli esseri viventi che distruggono tutto quello che trovano sul proprio cammino e che depredano le stesse risorse di cui si cibano, anzi forse solo una specie ne è capace: l'uomo!
Le piante pensano? Bella domanda, se la vediamo con i nostri occhi, dal nostro punto di vista, sicuramente affermeremo che non è possibile.
Ma ribaltiamo il concetto, perché il grano o il riso sono tra le piante più diffuse sulla terra? Perché ci sono utili per la nostra alimentazione e quindi noi le diffondiamo, o perché loro hanno scelto noi perché le diffondessimo??
Non sono certo io all'altezza per dare risposte a quesiti più grandi di me, però una cosa è certa senza le piante non saremmo mai esistiti.
_________________ Eduardo
“Se non conosci il nome, muore anche la conoscenza delle cose.” Carl Nilsson Linnaeus
Abbiamo trattato tante volte discorsi del genere; non vedo perchè dobbiamo dire "purtroppo" per una concezione, tutta da dimostrare, "omocentrica". Siamo parte, ovviamente, di un un complesso generale che, se si autoregola, non è detto che lo faccia in maniera equilibrata. Il fatto stesso che a giudicare questi equilibri siamo noi, significa che vale la concezione "omocentrica". Quindi, se diciamo che siamo noi a distruggere il mondo, può darsi che sbagliamo, perchè questa conclusione la tiriamo noi, con la nostra presunzione di superiorità (di pensiero/ragionamento) e non ci viene detto da una fonte esterna, super partes, che osserva noi, il mondo animale, il globo terrestre, l'universo tutto.
Quando ci comoda dobbiamo svillirci, ma in altre occasioni abbiamo la presunzione di sapere e giudicare che striamo sbagliando.
(Abbiamo più di un filosofo nel forum... sarebbe interessante un loro intervento)
Registrato: 08/09/10 18:53 Messaggi: 8307 Residenza: Marino Roma
Inviato: Mar 11 Mar 2014, 9:47 Oggetto:
seven Mar 11 Mar 2014, 9:47
Siamo tanti e ferocemente invasivi .
Capaci di stravolgere e trasformare l'habitat che ci ospita.
Se un altro essere vivente facesse all'ambiente quello che stiamo facendo noi......
si riterrebbe opportuno da parte dei "capi" delle nostre "comunita'", una "azione di difesa ", per la tutela dello stesso.
(per restare in tema.....diciamo una specie di "diserbante" mirato)
Altri esseri viventi terrestri.........che siano stati causa di disastri ambientali degni di nota............non ce ne sono !
O sbaglio ?
Se consideriamo le svariate minacce al delicato equilibrio planetario.........
non possiamo incolpare altri che noi stessi.
E questa non e' una visione 'omocentrica', né tantomeno filosofica
Tutt'altro !
_________________ Serena.
" Il più grande nemico della conoscenza non è l'ignoranza, ma l'illusione della conoscenza." - Stephen Awking -
..Altri esseri viventi terrestri.........che siano stati causa di disastri ambientali degni di nota............non ce ne sono !
O sbaglio ?
.....
Se consideriamo le svariate minacce al delicato equilibrio planetario.........
non possiamo incolpare altri che noi stessi.
Esseri viventi forse no... ma...
1. Tambora, Indonesia (1815)
2. Krakatoa, Indonesia (1883)
3. Mount Pelee, Martinique (1902)
4. Nevado del Ruiz, Colombia (1985)
5. Unzen, Giappone (1792)
In questi casi l'uomo non c'entra per niente e le variazioni climatiche disastroce seguite a qualcuno di questi eventi si sono protratte per anni e le stiamo subendo ancora oggi.
La Natura può permettersi tutto? Perchè dobbiamo giustificarla? Ora non vorrei che si pensasse che io voglia additare le colpe della Natura per sminuire quelle dell'Uomo. Ma anch'Egli fa parte della Natura e, di conseguenza, quello che fa è "naturale" nel bene e nel male.
Se guardiamo solamente un po' la vita della Terra, vedremo come essa stessa si sia data la zappa sui piedi da sola, nell'arco di milioni di anni, quando l'uomo non era ancora comparso.
Spero che quel "equilibrio planetario" sia stato buttato lì come qualcosa di astratto e non come una definizione astronomica, altrimenti dovrei tirare in ballo ulteriori argomenti. _________________ Amos
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