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Inviato: Mar 19 Feb 2013, 20:09 Oggetto: Le confessioni del cactofilo ...
Gianna Mar 19 Feb 2013, 20:09
Ma cosa avete combinato all'inizio di questa passione con le vostre prime piante?
Sicuramente tanti di voi avranno fatto delle cose un po' "strane", vuoi per inesperienza o per altro: ebbene, dai, ridiamoci un po' sopra, dite quello che non avete mai detto a nessuno, confessatevi!
Il topic di Lupetta del mese scorso mi ha fatto venire questa idea, sono convinta che ne salteranno fuori delle belle!
Il confessionale è aperto!
Sono il primo a rispondere e credo che la mia esperienza sarà tra le piu' assurde!
Come raccontai in un vecchio post ho iniziato a coltivare e ad appassionarmi a 10anni per poi lasciare e riprendere a 22.Le prime piante?un astrophytum mirostigma in vaso singolo morto l'anno dopo ,poi sedum un euphorbia eritrea e opuntia cilindrica piantati nella stessa ciotola.La ciotola in questione aveva come composta per meta' terra di campo e per meta'...tenetevi forte... sterco di maiale!!!
incredibile ma vero l'euphorbia è ancora viva,alta circa 2mt ma cresce pochissimo,perchè anche se è stata passata in un vaso piu' grande il vecchio panetto di terra è divenuto cemento e non si possono pulire le radici
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Inviato: Mer 20 Feb 2013, 15:59 Oggetto:
Lupetta Mer 20 Feb 2013, 15:59
Alla faccia di tutti i fertilizzanti Attilio
Ripettero' in breve la mia storiella,
quindi quando agli inizi vidi in un vivaio questa pianta (all'epoca per me sconosciuta), decisi di comprarla e "salvarla" perche' convinta che il colore originale dei Myrtillocactus fosse la vernice; tornata a casa gli ho fatto un bel lavaggio, tutta contenta perche' il colore se n'era andato via. Con il passare del tempo la parte cresciuta sucessivamente ha riacquistato il colore naturale e io avevo capito di aver sbagliato pero' tardi... La parte lavata e' rimasta sempre diversa. Ma lo amo lo stesso, almeno ho l"inconfondibile evidenza di quanto e' cresciuto da quando sta con me
Registrato: 01/04/09 09:12 Messaggi: 20809 Residenza: Reggio Emilia
Inviato: Mer 20 Feb 2013, 19:14 Oggetto:
Gianna Mer 20 Feb 2013, 19:14
Io confesso che ...
Una quindicina di anni fa, durante il mio primo viaggio in Sud Africa, ho avuto i primi incontri ravvicinati con gli Adenium (multiflorum). Quando in una serra all'interno del Parco Kruger ho avuto la possibilità di acquistarne uno, ero ben felice di questa cosa, potete immaginare ... solo che, nella fretta e soprattutto per la non conoscenza, anzichè un Adenium ho acquistato un Pachypodium saundersii ... infatti alla sera guardandolo bene mi sono accorta che aveva le spine
Insomma, non sapevo cosa avevo comprato e in più una spina mi si era pure conficcata in un dito e non usciva più e allora ... ho preso il tagliaunghie e l'ho reso inoffensivo, non gliene ho lasciata una
Portato a casa cresceva sempre troppo, sempre in modo così disordinato ... , lo trovavo orrendo, lo potavo continuamente e mi stava pure sulle scatole perchè avrebbe dovuto essere un Adenium: continuavo a non capire che cavolo mi ero portata a casa, tanto che dopo qualche anno ho provato a lasciarlo fuori durante l'inverno e potete immaginare la fine che ha fatto ...
Inutile dire che con tutti quei tagli aveva sviluppato un caudex enorme, un vero piede di elefante ...
Registrato: 07/03/08 08:56 Età: 42 Messaggi: 2443 Residenza: Reggio Calabria
Inviato: Mer 20 Feb 2013, 20:00 Oggetto:
Alessandro Mer 20 Feb 2013, 20:00
chissà perchè ma questo topic mi riporta alla mente il giorno in cui per fare del bene alle mie piante ho fatto un grandissimo danno...
2 anni fa una mattina di primavera ero fuori in balcone ad osservare come ogni giorno le mie piante e guardando ho trovato della cocciniglia e del ragnetto rosso..ho deciso di intervenire....
avevo letto e constatato di persona l'efficacia di alcool e sapone di marsiglia da nebulizzare sulle piante..solo che purtroppo al posto di spruzzare il sapone di marsiglia ho spruzzato dello sgrassatore (la fretta di non leggere le etichette in quanto il nebulizzatore di sapone di marsiglia e di sgrassatore erano identitici)
5 minuti dopo ho notato qualcosa di strano alle mie piante ma inizialmente credevo che il forte sole mi avesse sfasato la vista...invece osservando ho notato che tutte le mie piante di mammillaria tra cui alcune a spine bianche erano diventate GIALLE.. potete immaginare e molti conoscono bene l'episodio come mi sono sentito a vedere quello scempio cercando inoltre di lavare le piante e di ridurre i danni ma niente...le avevo bruciate..alcune sono morte i mesi successivi altre le ho buttate perche si sono sformate..per fortuna molte si sono riprese e sono in ottima forma ma altre ancora riportano i danni di quel giorno..
ehm........da dove comincio?
penso che tra le cose peggiori che ho combinato è stata quando volendo concimare le piante trovai un concime a palline azzurre tra i prodotti di mio padre e senza neanche chiedermi cosa fosse misi qualche pallina in ogni vaso.......dopo un paio di innaffiature iniziai a contare i cadaveri, persi quasi la metà delle piante che per fortuna non erano tante.
_________________ la strada della pazienza, è sempre la strada migliore (maurillio)
antonio
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Inviato: Gio 21 Feb 2013, 14:29 Oggetto:
giulia.b Gio 21 Feb 2013, 14:29
Sono stata fortunata!!
La prima pianta mi fu regalata nel lontano 1974 da mio marito al rientro a casa dalla clinica dopo la nascita del primo figlio: la mia attuale Parodia leniighausii, all'epoca non amavo le piante "grasse", la sbattei in terrazzo e lì rimase per anni senza alcuna cura e neanche uno sguardo, dopo anni di crescita in un vasetto da 7 cm mi regalò una splendida fioritura; dopo poco la mia Amica Cristina e io siamo andate a fare un corso all'AIAS!
 
_________________ giulia.b
Amami quando lo merito di meno, perché è allora che ne ho bisogno
(proverbio cinese)
“Le confessioni di un cactofilo …” e confessioni siano!
Sarò breve: circa 45 anni fa inizia la mia passione per gli acquari, quindi … no, scherzo, così sarebbe lunga la cosa . La passione in generale per le piante l’ho sempre avuta, si, sono un po’ fissato con tutto ciò che è vegetale e quindi mi dedico in prima persona al giardinaggio, alla cura dell’orto, alla cura dei vasi, io sarei il pollice verde di famiglia.
Nella preparazione della composta inizialmente avevo un mio progetto: 50% terriccio neutro per piante, quello che contiene un po’ di pomice, 40% terra di giardino, presa pulita dall’orto (ARGILLA PURA!), e un 10% di sabbia, quella che usano i muratori per l’impasto. Idem per le cactacee, solo da qualche anno ho iniziato ad usare il terriccio “già pronto”, quello che si trova comunemente in commercio e che è già sicuramente MOLTO meglio del mio “fai da te”.
Ora, dopo avervi trovati e letto più o meno tutto quello che avete PER MIA FORTUNA scritto nel forum, ho un banco da rinvaso con quattro contenitori: uno di graniglia lavica, uno di pomice, uno con graniglia per acquari (dati i miei trascorsi ne ho tantissima), uno col terriccio neutro setacciato e l’ultimo vuoto per fare la composta adatta al tipo di rinvaso.
Alla luce del mio racconto, vogliamo parlare di quante piante grasse sono riuscito a “perdere”?
Oggi non riesco neppure a credere di aver fatto certe cose, mi riferisco alla composta con terra di giardino! Come poteva andar bene per gerani, crassule, sedum, ferocactus, mammillarie, … ?
La maggior parte delle piantine grasse sono arrivate dal supermercato, acquisti emozionali di mia moglie, “… sono così piccole, carine e indifese”, ed ogni volta ne portava a casa qualcuna, ed io ero pure contento !!
Oggi tale selvaggia pratica è considerata una grave violazione della normativa vigente (in tutta la mia famiglia).
IL RINVASO: senza pulire le radici, pensando di far bene a non smuovere il pane di torba che le conteneva, le rinvasavo tutte in un vaso di poco superiore e così pure una seconda volta, una terza, … sempre con quel preparato “fai da te”: alcune (purtroppo la maggior parte) non sono più tra noi, le altre … avete presente i MATTONI PIENI per edilizia? La composta nel vaso oggi è così!
Roba da martello pneumatico!!!!!!!
Ho affogato innumerevoli lithops ,innaffiandoli quando raggrinzivano , prima di scoprire che facevano la muta
Ma la cosa peggiore e inconfessabile finora e' quello che ho fatto ad una Copiapoa cinerea .
L'ho strofinata fino a togliere la patina grigiastra ,credendola muffa e non contenta l'ho dipinta con l'ossicloruro di rame .
Inutile dire che e' morta soffocata .
Ve la mostro mentre tirava gli ultimi dopo le mie amorevoli cure
E io che credevo di avere fatto dei grossi errori... i miei erano i soliti da principiante: troppa acqua / rinvaso senza pulire le radici / terriccio universale.
Per fortuna quando inizio ad appassionarmi a qualcosa voglio informarmi, così vi ho trovato subito e non ho fatto delle stragi.... o almeno da quando ho cambiato casa e ho riprovato a coltivare le piante. Da ragazzina ho fatto diverse stragi e poi mi sono demoralizzata e non ho più preso nessuna pianta fino a pochi anni fa.
Sono passata dal dire "tanto in un mese muoiono tutte" a "crescono troppo in fretta, adesso dove le metto?".
Merito del balcone con esposizione a sud e dei vostri preziosi consigli.
_________________ Serena
Alive, aware, in awe
Before the grandeur of it all
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Of endless forms most beautiful
(Nightwish - Endless Forms Most Beautiful)
Registrato: 08/09/10 18:53 Messaggi: 8307 Residenza: Marino Roma
Inviato: Lun 25 Feb 2013, 11:18 Oggetto:
seven Lun 25 Feb 2013, 11:18
Assoluzione Gianna.......?.......
Direi tante spine date quante prese.
Ero piccolissima quando caddi tra le braccia di una Opuntia enorme di mia nonna.
Fu allora che inizio' la sfida!
Tanti caduti......quante cicatrici!
L'ultima? Un feroce arpione di Ferocactus che mi si e' conficcato un po' piu' su della caviglia, e che mi ha lasciato un segno ancora visibile.
Il Ferocactus e' ancora con me ma a debita distanza, lo saluto da lontano, lo curo con cautela e diventa sempre piu' imponente e bello.
Preferisco le Mammillarie che si sottopongono alle mie mani, come tenere margheritine di campo.
_________________ Serena.
" Il più grande nemico della conoscenza non è l'ignoranza, ma l'illusione della conoscenza." - Stephen Awking -
io all'inizio usavo terriccio universale, poi terriccio universale e sabbia, durante lavori a casa i muratori su mia richiesta me ne avevano lasciato un bel mucchio, rinvasi che erano??, pulire le radici pratica esoterica e pericolosa, e quando trovavo la cocciniglia alcol a volontà, ovviamente senza coprire la terra
E poi mi domandavo come mai morissero, solo le più robuste sono sopravvissute a quel periodo. Fortuna per loro che poi ho incontrato il forum
_________________ Roberto
"Il fiore si nasconde nell'erba, ma il vento sparge il suo profumo."
TAGORE
la mia Minch****ata peggiore è stata (ma si parla moltoooo tempo fa) di innestare una mammillaria su una stapelia!!!! Da pazzi!!!
e poi una volta un opuntia su una crassula! =) roba da matti!
_________________ Ho intrapreso da poco la passione per gli Astrophytum CV.
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