Registrato: 04/06/10 21:23 Età: 81 Messaggi: 1630 Residenza: Trevignano Romano
Inviato: Gio 13 Set 2012, 12:25 Oggetto: Scozia
giulia.b Gio 13 Set 2012, 12:25
Salve Amici del forum, ben trovati.
Questa estate finalmente dopo anni di desiderio siamo tornati a posare i piedi sulla terra di Scozia, la parte nord – occidentale la meno turistica, la terra dei celti, delle brughiere, del profumo di torba, dell’aria squassata dai venti atlantici, dei menhir, delle pecore con il muso e le zampe nere, delle blackhouse, delle whitehouse, dell’Atlantico che rumoreggia sotto le scogliere, delle piccolissime baie di sabbia di conchiglie, dei castelli infestati, dei muretti a secco che paiono sculture ………..,volevo visitare l’isola di Lewis dopo aver letto L'isola dei cacciatori d'uccelli di Peter May, rivivere le sensazioni provate leggendo Cime tempestose di Emily Brontë. e La tredicesima storia di Diane Setterfield, Il mastino dei Baskerville di Arthur Conan Doyle e………, insomma spero di aver reso l’idea.
Ecco il viaggio in sintesi, precisando che siamo partiti per ammirare la natura.
Siamo atterrati a Edimburgo e ci siamo subito diretti verso Fort William dove comincia il Canale di Caledonia che collega la costa orientale presso Inverness nel mare del Nord con la costa occidentale a nei pressi di Fort William oceano Atlantico. Il canale è lungo circa 100 km ma solo un terzo circa del suo percorso è artificiale, il resto utilizza infatti i laghi di Loch Dochfour, Loch Ness, Loch Oich e Loch Lochy. Progettato e costruito durante la prima metà del 1800 dall'ingegnere britannico T.Telford, è caratterizzato dalla presenza sul suo percorso di 29 chiuse, 8 delle quali si trovano in località Banavie (vicino a Fort William) e formano la cosiddetta Scalinata di Nettuno, se avete presente la cartina della Scozia questo Canale pare che tagli a metà la Scozia da Laoch Linnhe a Inverness.
Da Fort William costeggiando il Loch di Lochy diretti verso l’isola di Skye cominciamo a vedere piccoli e grandi laghi che costellano quella terra come le lentiggini segnano la pelle dei “rossi” celtici.
A circa 8 miglia dal villaggio di Kyle of Lochalsh abbiamo incontrato il castello di Eilan Donan (ove sono state girate parecchie scene di film ambientati in Scozia uno per tutti Highlander) Il castello sorge su un’isola Immersa nelle acque del Loch Duich ed è accessibile mediante un lungo ponte che sembra una passerella, un trampolino magico verso un maniero tanto affascinante. Il nome Eilean Donan ( gaelico) significa "isola di Donan" termine che deriva con tutta probabilità da san Donan, vescovo irlandese che raggiunse la Scozia attorno al 580 d.C. e che contribuì alla cristianizzazione dell'area, pare che sull'isola fissò il suo primo insediamento.
Proseguiamo per lo Skye Bridge che unisce il villaggio di Kyle of Lochalsh sula terra ferma all’isola, qui giunti ci dirigiamo al villaggio di Kyleakin ove dormiremo. Al mattino sono stata l’unica a fare una colazione scozzese: uova fritte con bacon, haggis (interiora e stomaco di pecora tritati cotti con spezie varie, il tutto insaccato e tagliato a fette e arrostito (OTTIMO), té, pane tostato, burro, formaggio e frutta – alle 12 non ho mangiato!
Sempre sulla 87 siamo arrivati a Portree (936 anime) capoluogo (diremmo noi) dell’isola, porto di pescatori molto caratteristico delimitato da scogliere.
Da qui verso Uig, percorrendo una strada che ci porterà a est verso la penisola di Trotternish con i suoi aspri paesaggi, a sentinella della strada costiera che ce la fa attraversare c’è l’ Old Man of Storr, un gigantesco pinnacolo roccioso isolato dalla montagna che guarda il mare, tutt’intorno torri e torrette di roccia sembrano i pezzi di una scacchiera per giganti. Siamo arrivati a Uig da dove il traghetto ci porterà in circa 80 minuti al porto di Tarbert sull’isola di Lewis. Lungo la traversata ci siamo goduti delfini e sule. L’isola è una sola, ma la parte nord si chiala Lewis, e la parte sud Harris, insieme si sono guadagnate la fama mondiale per la produzione del Tweed, ricordate il famoso Harris Tweed? qui vi sono ancora persone che nella dépendance lavorano la lana con telai a mano creando stoffe bellissime tinte con colori naturali (me ne sono comprata un pezzo!!!) –.
Sir James Matheson comprò l’isola di Lewis nel 1844 per 190.00 sterline. Nel 1845 iniziò un programma di miglioramenti sull'isola comprese le strade che praticamente sono rimaste uguali ad allora, il rimboschimento e l’avvio della costruzione delle whitehouse .
Non essendovi alberi per riscaldarsi e cucinare usavano solo torba - un materiale organico che deriva dalla decomposizione, in ambiente freddo e umido, di alcune specie vegetali acquatiche ma non ancora divenuto carbone e rispetto a questo ha un inferiore potere calorico – praticamente tutta l’isola ne è coperta, nella bella stagione veniva estratta a blocchi, a loro volta tagliati a mattonelle e messa ad asciugare al sole in file ordinate a spina di pesce e così si vede ancora intorno alle case lungo la strada.
Dirigendoci verso Stornoway , capoluogo dell’isola, incontriamo le prime blackhouse diroccate e affascinanti, fino al 1800 le case erano costruite con muri a secco e le fessure venivano riempite di terra e torba, con pochissime finestre e senza cappa poiché il tetto, sostenuto da travi di legno, era di paglia legata con spago o vecchie reti da pesca che a loro volta erano legate a grossi massi per evitare che i forti venti le scoperchiassero, quando si accendeva il fuoco il fumo anneriva le pareti da qui venne il nome di blackhouse, anche per distinguerle dalle whitehouse che intorno al 1850 si cominciò a costruire con pietra e cemento, con comignoli e relative cappe, con tetto in ardesia e a intonacare di bianco. Lungo il tragitto abbiamo deviato per Callanish dove, situato su un crinale naturale che ha un orientamento nord-sud, vi è Standing Stones con un circolo di 48 megaliti e pietre a forma di croce celtica di cui 13 pietre a creano il cerchio centrale e da questo partono quattro allineamenti che si estendono a formare la croce, l’allineamento a settentrione è più lungo degli altri e ha una doppia fila di monoliti a formare un viale, fu costruito poco dopo il 3000 A.C., con una camera sepolcrale al centro aggiunta più tardi, negli immediati dintorni vi sono numerosi altri cerchi di pietre. Pare che per importanza sia il 2° del regno unito dopo Stonehenge. Le foto non rendono la maestosità del sito per averne un’idea andate su
http://www.youtube.com/watch?v=tNj3anshaLA
Avrei altro da raccontarvi se vi va lo farò.
 
Edimburgo il castello  
Fort William  
Fort August in rete ho visto che vi passano anche grosse navi, sembrava che addirittura toccasse le pareti della chiusa  
Skye bridge of Skye  
Haqggis buono ma buono  
Skye Portree  
Skye Trotternish Old man of storr  
Lewis Tavolette di torba  
Lewis blackhouse  
Castello di Elian Donan Doveva essere posto dopo Edimburgo, ma errare è umano!  
Lewis Callanish Standing Stones  
Lewis Callanish Standing Stones Da sin Io e i nostri Amici  
Lewis Callanish Standing Stones il loch ai piedi della collina verso nor est  
Lewis Callanis Standing Stones Il muretto a secco di cui mi sono innamorata
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Amami quando lo merito di meno, perché è allora che ne ho bisogno
(proverbio cinese)
L'ultima modifica di giulia.b il Gio 13 Set 2012, 17:36, modificato 3 volte
un viaggio davvero magnifico, ed il modo in cui ce lo racconti dà quasi l'impressione di esserci stati!!!
complimenti anche per gli scatti, quello di Skye Porttree è stupendo!!!
_________________ "Chi muore in una battaglia che non è la sua non sarebbe mai dovuto nascere"
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Inviato: Gio 13 Set 2012, 16:16 Oggetto:
eleonorarossi Gio 13 Set 2012, 16:16
La Scozia non è nei miei programmi di viaggio, però vedendo le tue foto e la descrizione della prima parte....ho letto cime tempestose, bellissimo romanzo, se vuoi sono curiosa di conoscere la seconda parte e chissa che l'anno prossimo non ci faccio un saltino
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Inviato: Gio 13 Set 2012, 19:41 Oggetto:
Gianna Gio 13 Set 2012, 19:41
Rod ha scritto:
complimenti anche per gli scatti, quello di Skye Porttree è stupendo!!!
Sì sono rimasta pure io incantata da quelle nuvole ...
Che tempo hai trovato Giulia? Dalle foto non sembra, ma c'è chi ha preso tanta acqua ...
_________________ Gianna
Chiamalo saltino, Eleonora....!
Posti del genere bisognerebbe viverli per mesi, se non qualche anno.
Come ti dissi, Giulia, le foto sono riuscite molto bene e coinvolgono chi le guarda. Il resoconto, poi, non può non invogliare a ricalcare le tue orme
Continua, a nome di tutti gli invidiosi
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Inviato: Gio 13 Set 2012, 19:59 Oggetto:
giulia.b Gio 13 Set 2012, 19:59
Mi ci vorrà un pochino per non scrivere corbellerie ma vi darò la seconda parte.
Il tempo è stato iper clemente 1 solo giorno di pioggia e quando ci spostavamo, alcune volte era coperto e con un po' di pioggerellina all'inglese di quella che mio marito asserisce che non bagni, mha!
Accanto a me, a casa, hanno comprato degli scozzesi di Glasgow, James quando siamo tornati mi ha chiesto del tempo e saputo del solo giorno di pioggia mi ha detto"Tu fortunata, vai a giocare a lotto e vincerai!!"
Pensate che da aprile a fine giugno hanno avuto solo 4 giorni senza pioggia. Bella bellissima la Scozia ma solo d'estate e con poca acqua, anche se mi piacerebbe moltissimo trovarmici con la neve e l'Atlantico incavolato.
_________________ giulia.b
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Inviato: Ven 14 Set 2012, 17:47 Oggetto:
seven Ven 14 Set 2012, 17:47
Grazie Giulia per il suggestivo reportage e soprattutto per il tuo commento da esperta giornalista! Hai spaziato dalla storia, alla letteratura, dagli usi e costumi locali, alla cucina e non so cos'altro!! Come canta Vasco Rossi...."Brava Giulia"
_________________ Serena.
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Inviato: Sab 22 Set 2012, 10:32 Oggetto: Parte seconda
giulia.b Sab 22 Set 2012, 10:32
Stornoway è la città più grande dell’isola dove vive la maggior parte dei circa 6.000 abitanti di Lewis, è situata a est nella baia di Broad, oltre a essere un porto è anche una cittadina industriale ricca di pub, buoni ristoranti, discoteche, negozietti simpatici e caratteristici, le persone sono cordiali e gentili anche se parlano un inglese con pronuncia gaelica difficile da comprendere. Quando Sir J.Matheson comprò l’isola fece abbattere le rovine del castello e con le macerie fu costruito uno dei moli dell’attuale porto; un castello poi fu costruito - credo in stile tudor - in cima alla collina che domina il porto, il parco è vasto e sempre il Sir vi fece piantare alberi autoctoni dell’Europa e alberi rari provenienti da tutto il mondo, ora in una parte del castello vi è un college e non ho potuto fotografarlo essendo in restauro; parte del parco è stato trasformato in un campo da golf ma non ha perso la sua bellezza. Ma quello che a tutti noi (eravamo solo 4) è piaciuto di più è stata la casa del guardiano! Intorno alla collina fece costruire un muro di cinta, una parte del quale fa anche da argine a un fiumiciattolo che sfocia nel porto e che durante la bassa marea ha l’alveo quasi asciutto e le barche restano in secca e durante l’alta marea tornano a galleggiare. Su una delle torri perimetrali delle mura verso il fiumiciattolo hanno costruito una specie di casa, non so proprio come abbiano avuto e se lo abbiano avuto il permesso. Il B&B ove abbiamo dormito (una whitehouse ristrutturata) è in una piccola baia laterale al porto dopo un piccolo promontorio, il muro del giardino è costeggiato dalla strada e fra questa e il mare vi saranno circa 25m, il proprietario ci diceva che in inverno durante le mareggiate più arrabbiate non può uscire di casa poiché le onde arrivano ad abbattersi nel giardino.
La città nella prima metà del 20° secolo è stata un centro per l’imbarilamento delle aringhe prese dai pescatori ma lavorate da ragazze che erano molto conosciute e più in fretta lavoravano più erano pagate (noi diremmo cottimo) e durante la stagione andavano di porto in porto per lavorare, questo per diverse generazioni; essendo ben pagate le più piccole non aspettavano altro di crescere per lavorare anche loro, a ricordo del lavoro durissimo svolto sono state poste 2 statue in loro memoria al porto.
Da Stornoway siamo andati a visitare il villaggio di Blackhouse Gearrannan, scoprendo solo all’arrivo purtroppo che è anche un agriturismo dove si può dormire e sfamarsi, vi è anche una blackhouse museo, molto interessante.
Abbiamo continuato sulla strada costiera verso sud per andare a vedere a Carloway i migliori resti di una delle poche torri dei Pitti (in Scozia vi erano due popolazioni i Celti e i Pitti, così chiamati poiché si dipingevano il volto di blu credo in battaglia). Le foto che le ritraggono non sono mie.
Il giorno dopo siamo andati a Butt of Lewis il capo più a nord delle Ebridi che ha il primato di essere il luogo più ventoso della G.B.. Quando fu edificato nell’isola non vi erano ancora strade atte al trasporto dei materiali che servivano, gli stessi quindi furono sbarcati in una piccola baia a circa 100 metri dal capo, nella baia vi affondò una nave con il materiale da costruzione. Le scogliere ospitano una grande colonia di Sule.
Qui assolutamente devo fare un inciso:
- “Ogni qual volta sento l’odore dell’acqua salmastra, so di non essere lontano da una delle opere dei miei antenati,” ha scritto Robert Louis Stevenson l’autore dell’Isola misteriosa nel 1880, lui è senz’altro il più famoso degli Stevenson, ma pensate che tra il 1790 e il 1940 8 membri di questa famiglia progettarono e costruirono i 97 fari che tuttora costellano le coste della Scozia. E sono stati edificati perlopiù in condizioni proibitive. Agli Stevenson dei Fari – come vengono chiamati – si devono numerose altre invenzioni, sia nel campo dell’edilizia sia dell’ottica, nonché una straordinaria serie di innovazioni in architettura, design e meccanica. Oltre ai fari, costruirono anche porti, strade, ferrovie, darsene e canali in tutta la Scozia e altrove.
Il sostantivo “faro” deriva dall'isola di Pharos, di fronte ad Alessandria d'Egitto, dove nel III secolo a.C. era stata costruita una torre sulla quale ardeva costantemente un gran fuoco con le stesse funzioni di oggi.
Mi piace in modo particolare il termine inglese che lo indica: ligthouse. -
Ora l’isola di Harris e Lewis non è più privata.
L’indomani ci siamo imbarcati a Stornoway per raggiungere in circa 3 ore e mezza il porto di Ullapool sulla terra ferma (si fa per dire sempre isola è) sempre nella regione delle Highlands, la traversata è stata più che tranquilla, niente delfini, qualche uccello non identificato e non sino neanche incappati nel terribile Corryvreckan, leggendario gorgo che risucchia tutto ciò che osa avvicinarvisi simile a quello di Verne e Poe.
Ullapool è nel Loch di Broom, la cittadina nasce verso la fine del 1700 come porto per la pesca delle aringhe, l’abitato si è molto esteso nell’entroterra e il porto è divenuto si turistico che attracco dei traghetti che fanno la spola con Stornoway. Al nostro arrivo ci ha salutato facendoci vedere un’otaria vicino a una banchina. Nel Pomeriggio la banda giovanile della città ha suonato per le vie e in una piazzetta alcune ragazze hanno interpretato dei balli scozzesi, molto piacevole.
Manca ancora un po’ per finire il viaggio.
 
Il quartetto verso Stornoway  
Stornoway il castello FOTO NON MIA  
Stornoway il porto  
Stornovay le ragazze delle aringhe  
Stornoway La casina del sustode e il parco  
Stornoway la torre con sopraelevazione  
3 case e 1 cabina telefonica, ma le useranno ancora?  
il villaggio delle blacjhause  
Carloway la torre dei pitti FOTO NON MIA  
Butt of Lewia il faro  
Butt of Lewis port Stoth la baia ove scaricavano i materiali per costruire il faro  
Butt of Lewis scogliere  
Ullapool l'Otaria  
Ullapool case nel centro storico  
Ullapool la banda
_________________ giulia.b
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(proverbio cinese)
Inviato: Dom 23 Set 2012, 10:39 Oggetto: Re: Parte seconda
exwarrier Dom 23 Set 2012, 10:39
giulia.b ha scritto:
... le persone sono cordiali e gentili anche se parlano un inglese con pronuncia gaelica difficile da comprendere...
Un paio di giorni fa ho visto appena un pezzettino di un documentario: era l'interno di un pub e gli avventori si divertivano a parlare in gaelico con il reporter. Lui, e nemmeno io, non capiva una parola... ti ho pensato
Ma tu perdi tempo che le piante grasse? Va in giro per il mondo, visto che fai dei reportage così fantastici _________________ Amos
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