ciao a tutti...innanzitutto E' SCONSIGLIATA la lettura a superstiziosi e facilmente impressionabili
una domanda che ....ogni tanto mi frulla per la testa....cui non trovo risposta

Tutti noi amiamo i nostri cactus cui dedichiamo tempo, passione, impegno e...denaro ahinoi! Ma le nostre amate succulente che fine faranno quando non potremmo più prenderci cura di loro? ( sono stato elegante nel dirlo..eh?? ) qualcuno c'ha mai pensato? Nel caso in cui non si abbiano eredi interessati a portare avanti la cura per le nostre amate....che destino gli riserveremo?
A volte vedo collezioni di centinaia di esemplari, davvero straordinarie degno di un museo/mostra. Quale sarà il loro destino?....
Ogni tanto ci penso....e chissà che non ci penserà qualcun'altro ?

Perdonate la franchezza....ma era pura curiosità!

Di solito queste collezioni, se non ci sono eredi interessati, vengono vendute dai familiari ...
Oppure bisogna fare testamento

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Gianna

Se proprio non avremo eredi interessati esistono molti canali di vendita, quali internet o vivai specializzati che ritirano intere collezioni per poi rivendere le singole piante e tenere le più interessanti. Parlo naturalmente di collezioni di un certo spessore...
Io sto "addestrando" la mia piccola, nel caso non ci fosse interesse saprei già a chi rivolgermi per la vendita probabilmente guadagnadoci anche, negli anni, ciao!

Quando arrivi ad un'eta' non piu' verde e' inevitabile pensarci
Io ho fatto arrabbiare mio figlio perche' gli ho dato il nome di un giovane vivaista amico e gli ho detto di contattarlo
Naturalmente in questo momento sto toccando ferro ( non avendo altro a disposizione )
Ciao

ihihihih, ci ho pensato anche io!
se non ci saranno ererdi appassionati sarebbe bello dare gli esemplari più importanti e vecchi ( spero che le mie piante invecchieranno con me ) a qualche giardino/parco e il resto venderlo!

Io dei miei figlioli non mi fido tanto....mia figlia ha minacciato 'un bel fuocherello'.... e pensare che quand'era piccola voleva sempre,tra i miei acquisti,una piantina tutta per sè....( Luca,ti auguro miglior fortuna con la tua piccola... ) perciò spero 1° di vivere ancora a lungo e,nel momento che mi accorgerò di non farcela più occuparmi personalmente della loro futura destinazione....

Io sto cercando di istruire mia figlia, ma è troppo piccola (6 anni) e il suo interesse per le piante dura solo pochi minuti, qualche volta mi aiuta ad innaffiare ...... però per ora è autorizzata solo a bagnare poche succulente.
Spero vivamente che si appassioni, sarebbe bello sapere che un giorno continuerà lei a curare le mie piante!!

basterebbe andare nei luoghi d'origine e piantarle tutte cosi' prima della grande dipartita ci facciamo il giro del mondo... ahahaha

Anche io mi sono posto la domanda del cosa succederà dopo e, avendo accettato di buon grado che nessuno in famiglia condivida le mie passioni, ho dato alcune indicazioni a mia figlia (che non ne vuole saperne di parlare di quel momento che comunque prima o poi arriverà), anche nella convinzione che in questo modo le sarà più facile decidere cosa fare.

Nell'ordine e non esclusive:

1) nominativi di alcuni amici cactofili fidati
2) museo civico di una simpatica città del cuneese
3) giardino botanico di una tranquilla città piemontese

Sarà domani o tra cent'anni, è bene lasciare tutto in ordine

bene!!!! allora non sono il solo a pensare a ciò! Parecchi si fanno qualche domandina! A vendere io non ce la farei proprio..che senso ha guadagnarci del denaro mentre si è al capezzale???? che ci facciamo ? un mausoleo stile egizio circondato da cactus? Anch'io pensavo a donazioni, regali a chi ha spazio e soprattutto cura. Quindi ok per nuova collozazione.....no alla vendita.

Io,una decina d'anni a questa parte,ho anche "coltivato" una nipote. Ormai è quasi maggiorenne,e se la sta cavando egregiamente.La mia legittima erede delle succulente,libri vari,germinatoio.
Ma spero di godermele ancora a lungo....

da .... "La roba"
Di una cosa sola gli doleva, che cominciasse a farsi vecchio, e la terra doveva lasciarla là dov'era. Questa è una ingiustizia di Dio, che dopo di essersi logorata la vita ad acquistare della roba, quando arrivate ad averla, che ne vorreste ancora, dovete lasciarla!
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Sicché quando gli dissero che era tempo di lasciare la sua roba, per pensare all'anima, uscì nel cortile come un pazzo, barcollando, e andava ammazzando a colpi di bastone le sue anitre e i suoi tacchini, e strillava: - Roba mia, vientene con me! -

Giovanni Verga

certo non gli correremo dietro anche perchè saranno fisse da decenni. Non è la roba che dispiace lasciare ma l'idea che vada persa...e quindi si cerca di trovare qualcuno che ne abbia cura e interesse.

Molto stuzzicante il quesito posto da Vincy!
Anch'io, data l'età, ho cominciato a pensarci. Ho la fortuna (e la gioia) di avere due figlie e quattro nipoti per cui, stando alle probabilità, ci sarà pure qualcuno che si appassionerà ai miei lasciti: libri, bonsai e cactus (in ordine di quantità).
Le disposizioni sono, comunque, che tutto ciò vada a chi saprà trarne
piacere e passione, come già fu per il trapassato (mi sto già calando nella parte....).
Questo senza alcun tornaconto o svilimento di denaro.
In fondo è un modo di assicurarsi la continuità al di là della vita!

si obelix, in effetti è quello l'intento di ciascuno. Ciò che sta più a cuore è che vadano in mani in grado di apprezzarle e averne cura, non si chiede altro. Più che contonuare la nostra di vita...sarebbe un peccato vedere esemplari cresciuti in decine di anni abbandonati a se stessi.