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Inviato: Mar 02 Ott 2012, 23:38 Oggetto: Auxine
Stella Mar 02 Ott 2012, 23:38
Sotto suggerimento di Beppe, proverò a spiegare qualcosa riguardo ai fitoormoni, e altro. Premetto che sono solo una studentessa universitaria, e che quindi credo ci siano persone molto più competenti anche su questo forum, che già conoscono gli argomenti, e che potrebbero correggermi o partecipare. Come primo argomento vorrei trattare le Auxine, e se la cosa interesserà, mi cimenterò anche in altri. Per me sarà comunque un utile ripasso, e un divertimento, perchè di rado mi capita di avere degli interlocutori interessati ..buona lettura.
Il termine “Auxina” è un modo generico per riferirsi a quelle sostanze chimiche, sia naturali, che sintetiche, in grado di influire sulla crescita, e sul differenziamento cellulare nei vegetali.
Struttura e possibile spiegazione di un'attività auxinica in composti differenti:
L'auxina principale, presente in tutte le piante, è l'acido 3-indolacetico (IAA), di cui mostro la struttura.
Quasi tutti gli studi, e le conoscenze di cui parlerò si riferiscono a quest'ultima. Altre auxine sono l'acido 4-cloroindol-3-acetico (4-Cl-IAA) presente nella pianta di pisello, e l'acido fenilacetico.
Una caratteristica comune, almeno nelle prime due, che potrebbe essere una spiegazione dell'attività auxinica, è la separazione di cariche, dovuta a una carica negativa derivante dal gruppo carbossilico (COO-), e una positiva localizzata sull'atomo di azoto (N).
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Inviato: Mar 02 Ott 2012, 23:41 Oggetto:
Stella Mar 02 Ott 2012, 23:41
Due sistemi fondamentali di trasporto:
1) Sistema di trasporto passivo, attraverso il floema. Breve parentesi sul floema: Il tessuto floematico fa parte del fascio vascolare. Si occupa del trasporto di acqua e prodotti della fotosintesi (carboidrati) verso aree di accrescimento (es. giovani foglie) e di accumulo (es. radici). Oltre questa funzione principale, sembra sia coinvolto anche nel trasporto di ormoni, in quanto ne sono state ritrovate tracce.
2) Sistema di trasporto unidirezionale che richiede energia. Un po' più complicato da spiegare, ma metterò un'immagine per essere più chiara possibile.
L'IAAH, ovvero la principale auxina, alla quale è legato un atomo di H al gruppo carbossilico (COO-) è lipofila, il che significa che è in grado di attraversare la membrana cellulare. Una volta all'interno della cellula (più precisamente nel citosol) l'IAAH si dissocerà nella forma anionica IAA-, e l'H verrà esportato attivamente all'esterno (causando un potenziale di membrana positivo all'esterno e un ph acido). L'IAA- è meno lipofilo, per cui si accumulerà all'interno della cellula. Alcune proteine di trasporto dirigono l'auxina verso la parte basale della cellula, avvicinandola alla regione acida della parete cellulare. L'auxina verrà così riprotonata (IAAH) e riacquistando la capacità lipofila, attraverserà la membrana e diffonderà nella successiva serie di cellule.
Ps: ho omesso qualcosina per semplificare un po'...spero si capisca!
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Inviato: Mar 02 Ott 2012, 23:43 Oggetto:
Stella Mar 02 Ott 2012, 23:43
Distensione cellulare in fusti e coleoptili:
L'auxina promuove l'accrescimento per distensione nei fusti giovani e nei coleoptili (organo protettivo che protegge le giovani foglie delle graminacee). La sua efficienza dipende dalla sua concentrazione: quella ottimale va da 10-5 a 10-6 M, mentre una sovraottimale favorirebbe la produzione di etilene, il quale sopprimerebbe la crescita.
Il meccanismo della distensione cellulare può essere spiegato dalla teoria dell'accrescimento acido, secondo cui, come spiegato per il secondo sistema di trasporto, l'auxina causerebbe un'attiva estrusione di protoni e una diminuzione del ph esterno, che attiverebbe gli enzimi di rilassamento della parete, aumentandone così l'estensibilità.
Questa teoria però può solo spiegare come venga indotta la distensione, ma non come venga mantenuta. Probabilmente l'auxina interviene anche nell'assorbimento di soluti, mantenimento della struttura della parete cellulare, stimolazione della secrezione di nuovo materiale di parete ecc.
Accrescimento nelle radici:
Riguardo questo argomento si sa ben poco, ma si conosce l'interazione tra auxine e etilene nell'apparato radicale.
L'auxina induce la sintesi di etilene, che inibisce l'accrescimento radicale, ma se viene bloccata la sintesi di etilene, l'auxina promuove la crescita delle radici.
Le auxine mediano i tropismi:
I tropismi sono degli accrescimenti in risposta a luce direzionata (FOTOTROPISMO), o alla gravità (GRAVITROPISMO)
Vi faccio alcuni esempi. Tutti noi abbiamo notato una pianta che si piega in direzione della luce (la mia Euphorbia mammillaris ne sa qualcosa), bene quello viene chiamato FOTOTROPISMO POSITIVO, quando invece una radice si allontana da una fonte di luce, si definisce FOTOTROPISMO NEGATIVO. Se incliniamo una pianta, le radici cresceranno comunque verso il basso, e si avrà quindi un GRAVITROPISMO POSITIVO, mentre un germoglio che cresce verso l'alto, ha un GRAVITROPISMO NEGATIVO.
L'auxina interviene anche in questi processi.
Per farla breve, una teoria che spiega il coinvolgimento dell'auxina nel fototropismo è quella di Cholodny-Went, secondo la quale si ha una distribuzione laterale, e disuguale dell'auxina, in risposta a una fonte di luce direzionata. Difatti è stato provato che illuminando una porzione di coleoptile, come quella a sinistra nell'immagine, si ha un aumento di concentrazione di auxina nella zona in ombra, che provoca un accrescimento differenziale, e ne causa quindi la curvatura.
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Inviato: Mar 02 Ott 2012, 23:44 Oggetto:
Stella Mar 02 Ott 2012, 23:44
Per quanto riguarda invece il gravitropismo, il discorso si fa un po' più complesso e “teorico”, per cui mi limito ad accennare qualcosa. Le piante percepiscono la gravità grazie a dei granuli di amido, chiamati STATOLITI, contenuti negli amiloplasti, i quali si fermano nella parte inferiore della cellula, permettendo alla pianta di seguire la gravità. Immaginiamo di avere una radice posta orizzontalmente. Gli statoliti si spostano verso la parte inferiore, e secondo processi non ancora chiari, la concentrazione di auxina aumenta sempre nella parte inferiore, ma in concentrazioni sovraottimali, che come ho detto in precedenza, inibiscono la crescita. Si avrà quindi una crescita nella parte superiore, e una conseguente inclinazione verso il basso.
Altri effetti:
-La caduta delle foglie (abscissione fogliare) può essere ritardata dall'auxina nei primi stadi, mentre può accelerare il processo negli stadi tardivi.
-Lo sviluppo dei frutti può essere regolato dall'auxina contenuta nei semi.
Curiosità: i fiori non impollinati di alcune specie di piante, se trattati con auxina, possono produrre frutti senza semi.
Stella quanto proponi è interessante e costituisce un buon " ripasso " per chi come me ha lasciato ormai da molti anni le aule universitarie. Certo la terminologia e la descrizione per quanto semplificata dei meccanismi chimici la rende fruibile, secondo me, a chi ha una preparazione prettamente scientifica.
Tuttavia, poichè l'intento è certamente positivo, se mi permetti un consiglio legato alla mia deformazione professionale, potresti far precedere alla parte espositivo-scientifica in senso stretto, una sintesi in linguaggio "discorsivo " che delinei il percorso che proponi ed i concetti essenziali. In questo modo renderesti l'informazione di base accessibile a tutti , fermo restando la possibilità di approfondire, per coloro che ne hanno le chiavi di accesso, nella parte successiva.
Ti esemplifico il mio pensiero legandolo a quanto hai sopra esposto:
1-Auxine (= ormoni vegetali ) sono …..
2-Meccanismo di diffusione negli organismi vegetali: può essere di due tipi…..
3-Loro funzione: promuovono l’accrescimento…..mediano i tropismi…..
4-Approfondimento: i tropismi
A seguire i post con la trattazione scientifica
Spero che tu non colga il mio intervento in chiave critica perchè non solo non vuole esserlo ma anzi è un incitamento a continuare; da insegnante sono abituata ad esplicitare prima in modo " semplice " ciò di cui andrò a parlare e ti assicuro che è la modalità di intervento più efficace particolarmente per chi affronta argomenti di carattere scientifico.
Bello anche se non ho letto tutto sembra molto interessante , visto che siamo quasi in periodo di semine potresti illuminarci su qualche cosa che riguarda la germinazione dei semi? e i processi e le cose che la influenzano? chesso tipo prodotti o trucchi o cose scientifiche che parlino dei semi e del processo di vita post germinazione?
Registrato: 27/09/09 13:51 Età: 36 Messaggi: 330 Residenza: Milano
Inviato: Mer 03 Ott 2012, 11:25 Oggetto:
Stella Mer 03 Ott 2012, 11:25
Grazie a tutti, mi fa piacere che lo troviate interessante! So che senza qualche nozione di base sembri difficile capirci qualcosa, ma sono stata attenta a omettere cose che avrebbero implicato molti altri approfondimenti, e quello che ho scritto purtroppo non poteva essere semplificato ulteriormente, sennò rischiavo di dire troppe inesattezze.
Beppe: grazie a te
Ilga: non ho capito bene, dici di fare prima una premessa discorsiva per ogni argomento, e poi approfondire? Proprio così non lo so, perchè non so se sarei in grado di scindere le due cose, e poi non so se qualcuno leggerebbe la seconda parte. Però mi piace l'idea di fare una specie di indice all'inizio, e cercherò di essere più discorsiva. Comunque grazie dei consigli
Tommaso: va bene, ho già qualche idea carina, e penso che potrà essere più interessante della pappardella sulle auxine
Farebbe un grande piacere a me e a tutti gli amici del forum e se riesci a spiegarci anche come influisca la luce sulla germinazione tipo lunghezze d'onda ecc.
Wow non ci ho capito una mazza, ma moooolto interessante!!!
quanto ragione Eduardo ..... eheheheh
_________________ Roberto; Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello!
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