Premetto che conosco questa bella pianta solo dai libri, io non l’ho mai posseduta né coltivata e si tratta di un cultivar ottenuto da una C. deceptor x perfoliata var.falcata.
Più grande della C. deceptor, con colonne quadrate alte sino a 20 cm., con foglie tozze e leggermente oblique… perciò io la tratterei come una normale crassula deceptor.
Luce viva ma non eccessiva e soprattutto, se è stata in casa, abituala con gradualità al sole, se portata all’aperto.
A differenza di molte altre crassula, richiede un periodo di riposo asciutto in inverno.
Terriccio: io normalmente le coltivo in 60% inerte (lapillo e sabbia) 40% organico (terriccio universale)
Acqua: da marzo a novembre ogni 7-10 gg. Da Novembre a Marzo, quasi a secco.
In inverno, a quelle tenute in serra fredda, io gli do giusto l'acqua necessaria a non farle avvizzire e lo faccio nelle mattine soleggiate, così asciugano prima e cerco di evitare che le goccioline d’acqua permangano sulle foglie.
In primavera le colloco all'esterno in un punto ventilato, sotto una tettoia per un decina di gg. e poi in pieno sole.
Da me, basso Lazio, vegetano quasi tutte in primavera per fermarsi quasi del tutto in estate, per poi tornare a vegetare a fine settembre, quando l'aria rinfresca,
All’inizio impazzivo nella differenziazione tra quelle a vegetazione invernale e le altre, (quelle sudafricane sono presenti in un’ampia varietà di ambienti, tipi di suolo, clima e precipitazioni) con cicli diversi di annaffiature; poi ho notato e letto, che sono piante molto adattabili e che non le “accoppi” neanche se bagnate durante periodi non adatti o sincronizzati…non sono come i mesemb, che se sbagli il periodo marciscono e ti lasciano.
Io la ricordo così:
N.B.: Le foto sono di Jean-Michel Moullec
Dell’ ICN (International Crassulaceae Network)
 
 
_________________ Tonino |