Inviato: Gio 02 Feb 2012, 11:30 Oggetto: Esperimento su velocità di asciugatura inerti
nicor11 Gio 02 Feb 2012, 11:30
Dopo l'interessante discussione sulla pomice ho provato a vedere in quanto tempo sciugano. Ho provato riempiendo dei vasetti 5*5 di pomice, lapillo, perlite, zeolite e la mia composta. Ho fatto aciugare il tutto per 4-5gg sul termosifone e poi le ho pesate e le ho bagnate per immersione 5 minuti le ho lasciate scolare altri 5 minuti e poi le ho pesate questi i risultati:
E questa sarà la parte più interessante.
Sull'acqua assorbita credo che i 6gr di differenza siano trascurabili, considerando anche una piccola percentuale di errore.
E' necessario però che gli inerti abbiano tutti la stessa precisa granulometria. Altrimenti cambia la quantità di volume degli inerti all'interno del volume del vasetto5x5. _________________ "Molti fiori sono nati per fiorire non visti,
e sperdere la loro dolcezza nell'aria deserta"
La granulometria è all'incirca la stessa 3-5mm, non voglio essere troppo di parte, ma mi pare che 6 grammi su 30 non siano proprio trascurabili e se l'errore è così grosso è una perdita di tempo...
Per terriccio intendo la mia composta che è formata dalla mistura dei vari inerti provati più della graniglia di quarzo per acquari ed il 10% di terriccio universale setacciato. Dopo 24 ore
Pomice da 68 a 62 diff. 6 -% diminuzione 8,82%
Lapillo da 127 a 118 diff. 9-% diminuzione 7,09%
Perlite da 45 a 37 diff. 8-% diminuzione 17,78%
Zeolite da 101 a 95 diff. 6-% diminuzione 5,94%
Composta da 99 a 95 diff. 5-% diminuzione 6,06%
Da questi dati pur nella loro parzialità si vede che nelle prime 24 ore dopo la bagnatura l'inerte che perde più velocemente acqua è la perlite seguita da pomice e dal lapillo.
Io ho messo i tuoi dati il linea e ho calcolato le percentuali, ma mi risulta qualche differenza.
Ovviamente a vedere i valori assoluti il terriccio e insieme pomice e zeolite sono quelle che perdono meno ovvero trattengono di più l'acqua.
In percentuale, sempre terriccio in testa seguito da zeolite e pomice... gli inerti che evacuano meglio dopo 24 ore direi che sono il lapillo insieme alla perlite.
Non ho capito le tue percentuali, forse ho sbagliato io i conteggi?
Che percentuali sono le tue?
..Da questo si vede che l'inerte che assorbe meno acqua è la pomice .......
c'è un errore di calcolo nella quantità assorbita, che io, anche se diversamente avevo fatto lo stesso in questo topic
il fatto che le dimensioni dei vari inerti non siano uniformi e abbiano un peso specifico diverso fa si che nel vaso ci stiano differenti volumi e di conseguenza pesi diversi.
Inoltre in 5 minuti gli inerti possono bagnarsi bene in apparenza ma non al massimo delle loro capacità.
Il rapporto acqua assorbita va fatto con il peso dell'inerte asciutto.
Perlite asciutta 18g/acqua assorbita 27g=acqua assorbita 1,5g x grammo di perlite
Pomice asciutta 44g/ acqua assorbita 24g=acqua assorbita 0,54g x grammo di pomice
Zeolite asciutta 70g/acqua assorbita 31g= acqua assorbita 0,44g x grammo di zeolite
Lapillo asciutto 97g/acqua assorbita 30g=acqua assorbita 0,30g x grammo di lapillo
la pomice, per assorbimento di acqua è seconda solo alla perlite. _________________ angelo
L'ultima modifica di angelo il Ven 03 Feb 2012, 16:29, modificato 1 volta
ma mi pare che 6 grammi su 30 non siano proprio trascurabili e se l'errore è così grosso è una perdita di tempo...
Si Nicola, ma ritengo che il tempo che impiegano ad asciugarsi debba essere in qualche modo correlato alla quantità imbevuta dagli inerti.
Un tipo di materiale può trattenere molta più acqua ma asciugarsi molto più in fretta di un altro. In questo senso ritengo sia trascurabile.
Ciò che è meglio o peggio dipende anche dal tipo di piante che coltiviamo. Tra un Melocactus e una Copiapoa cambia.
Non è assolutamente una perdita di tempo. Il tutto è molto interessante.
Sono quegli esperimenti a cui penso sempre ma che non faccio mai per pigrizia.
Seguirò senz'altro con interesse. _________________ "Molti fiori sono nati per fiorire non visti,
e sperdere la loro dolcezza nell'aria deserta"
il fatto che le dimensioni dei grani non siano uniformi e hanno un peso specifico diverso questo fa si che nel vaso ci stiano differenti volumi e si conseguenza pesi diversi.
Un peso specifico uniforme non è possibile, la granulometria dovrebbe essere la stessa, quindi il volume di vasi uguali dovrebbe essere un parametro valido di confronto.
Citazione:
inoltre in 5 minuti gli inerti possono bagnarsi bene in apparenza ma non al massimo delle loro capacità.
Concordo pienamente. Era la stessa cosa che cercavo di spiegare, ma al contrario con i tempi di perdita, giustamente i tempi di carico sono più lenti per la pomice cosi come i tempi di rilascio.
In altri termini avremmo dovuto caricare lo stesso volume di vari inerti, con la stessa quantità di acqua.
Che poi, in un certo senso, è quello che facciamo ad ogni innaffiatura.... in vasi della stessa grandezza mettiamo lo stesso quantitativo di acqua.
Magari con vasi senza buchi e soprattutto con buchi uguali.
Forse da questo test potremmo valutare la reazione innaffiando per immersione e a tempo.
Io sono molto più pratico. Sinceramente ad occhio, almeno nel mio caso, vedo che la pomice è quella che impiega più tempo ad asciugarsi, anche perchè rispetto al lapillo è più densa anche se più leggera. Il lapillo è più poroso.
...Un peso specifico uniforme non è possibile, la granulometria dovrebbe essere la stessa, quindi il volume di vasi uguali dovrebbe essere un parametro valido di confronto.
Non proprio valido direi. Gli inerti, specialmente la pomice, raggiungono una granulometria (la più utilizzata da noi) di circa 3-6mm, ma non tutti i granuli sono di queste dimensioni, ve ne sono anche di intermedi.
Metti che su quel determinato vaso ci finiscano più grani da 5/6mm, il volume si riempie subito ma il peso, che è quello che interessa, varia nel caso la granulometria degli stessi sia minore.
L'acqua utilizzata nelle mie prove è quella che poteva contenere il bicchiere da 200 cc a seconda della granulometria degli inerti utilizzati.
Pur essendo citati nel sacco da 3-5 mm il volume che occupavano corrispondeva a un peso diverso. In ogni caso, facendo un rapporto peso inerte/acqua assorbita, la graulometria è ininfluente.
Ecco perchè il calcolo va fatto tra peso e non volume occupato.
Ovviamente , sono calcoli approssimativi. _________________ angelo
Si capisci perfettamente Angelo, se la granulometria è diversa il volume (dell'inerte) cambia quindi ad esempio due macigni di pomice in un bicchiere assorbono molto meno rispetto ad un bicchiere di grani da 0.1 mm
Diciamo che gli inerti andavano setacciati tutti alla stessa granulometria.
Forse Nicola non l'ha fatto.
Ho capito cosa hai fatto, pensavo fosse la stessa cosa che voleva fare Nicola. In realtà tu hai calcolato il carico o la capacità degli inerti, Nicola vuole calcolare lo scarico. E il l'acqua rilasciata non è per uguale a quella assorbita, e si può ottenere solo pesando.
Tu come hai fatto a calcolare il volume dell'acqua assorbita?
Immagino con un bicchiere graduato?
Molto interessante quello che hai scritto, ho scoperto che il lapillo laziale beve poco
La percentuale che ho fatto è la diminuzione di peso totale, è più corretta la tua. Io volutamente non ho setacciato un bel niente anche perchè per quello che a me interessava era vedere come asciugavano i vari inerti che usiamo noi così come sono. Mi sono posto il problema se fosse meglio considerare il peso o il volume e secondo me, probabilmente sbaglio, a noi di quanto assorba o perda per unità di peso importa poco e secondo me è più importante vedere queste cose per volumi. Su tempo di carico ho scelto 5 minuti che mi sembrava già un tempo mostruoso anche perchè, a parte che io non bagno mai per immersione, non so se uno che bagna per immersione tiene le piante per così tanto tempo e quindi per quello che importa a noi pensavo che la cosa potesse andare bene. L'esperimento sembra quindi confutare le mia ipotesi, anche perchè io confrontavo sempre a occhio la pomice pura con la composta completa formata dai vari inerti che in effetti sembra asciugare più lentamente.
L'unica cosa che può però aver invalidato la prova è il carico di acqua che non quadra.
Secondo i test di Angelo, che per me sono attendibili, la pomice ha molta più capacità di carico di quella che tu hai registrato, che risulta decisamente minore delle aspettative.
La granulometria non so fino a che punto influisca se si considerano le variazioni di acqua perduta.
Certo è che, se influisse, per me anche il test di Angelo sarebbe invalido perchè, se è vero che in 24 ore la quantità di acqua che evapora varia per granulometrie diverse, significa che varia anche la quantità che entra ... non ci piove.
Sicuramente in entrambi i casi la granulometria potrebbe portare ad un errore.
Magari se Angelo avesse fatto il test con un blocchetto di pomice anzichè usare migliaia di pietruzze, si sarebbe accorto che le 24 ore non sarebbero servite a fare impregnare completamente il blocco. Nel tuo caso magari il blocco avrebbe assorbito talmente poca acqua nei 5 minuti che dopo 8 ore sarebbe ritornato completamente al peso di partenza. Entrerebbe in ballo una sorta di resistenza al carico e allo scarico che in entrambi i vostri casi può essere trascurata...
Anche nel caso influisse, mi sembra che tu comunque abbia reso uniformi le granulometrie dei vari inerti, quindi il discorso granulometria non dovrebbe darci problemi a prescindere se vero o falso.
La famosa resistenza ad essere impregnati di cui sopra è sicuramente diversa da inerti ad inerte. Sarebbe interessante valutarla seguendo l'evolvere dell'assorbimento del tempo.
Teoricamente anche il volume potrebbe non essere influente se considerata la variazione di perdita, ma magari un bicchiere di lapillo potrebbe perdere acqua in maniera diversa rispetto ad un secchio e quindi è giusto considerare volumi uguali.
Resta quindi valido il tuo test per le variazioni di acqua perduta in 24 ore, però è inaffidabile a lungo raggio.
Se carichiamo bene i vari inerti, cioè se le singole pietrine fossero "imbevute fino al nucleo" per intenderci, la perdita di acqua nelle 24 ore sarebbe la stessa che tu hai registrato, ma ti accorgeresti che dopo 3 giorni il lapillo non avrebbe più acqua, mentre la pomice avrebbe ancora acqua da rilasciare non avendo ancora raggiunto il suo peso originale.
In altre parole non possiamo dire che la pomice trattiene meno del lapillo.
Quindi per me devi caricare completamente gli inerti con un tempo congruo (24 ore mi sembra più che buono) come ha fatto Angelo e solo dopo seguire gli sviluppi nel tempo registrando le variazioni di un'ora, di un giorno e quando resterebbero a corto di acqua.
Secondo me la pomice resta l'inerte che trattiene di più, di conseguenza in grado di rilasciare gradualmente più a lungo. Stupenda per alcune cose, svantaggiosa per altre.
Io da tutto questo ho dedotto che tutti gli inerti che abbiamo messo in competizione si comportano come le piante grasse... intrappolano acqua rapidamente e la rilasciano lentamente.
5 minuti per assorbire una quantità d'acqua che dopo 24 ore evapora solo per il 30%.
Insomma terra e piante amano l'acqua e sono alquanto possessive
Mi sono permesso di rimpiazzare una recente perdita e dilungarmi con toni quasi da academia va.
E' molto possibile che ne abbia dette molto grosse
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