Inviato: Sab 12 Nov 2011, 19:18 Oggetto: Considerazioni sulla oggettività del "BELLO".
Groucho Sab 12 Nov 2011, 19:18
Stavo riflettendo su una cosa, soprattutto dopo aver "scarrellato" nella nuova sezione "altre cactacee", ma in realtà me lo chiedo un pò da sempre, visto che questa considerazione può essere allargata un pò a tutto ciò che ci circonda, vivente e non vivente.
Mi chiedevo infatti quanto influenzano i nostri gusti e i nostri criteri di bellezza e fascino il fatto che una pianta sia dotata,più o meno, in quantità variabile, di certe caratteristiche non visibili e quindi non direttamente e fisicamente riscontrabili, ma che molto influenzano in maniera soggettiva l'idea che noi ci facciamo di quella stessa pianta.
Mi riferisco a caratteristiche come la rarità, la costosità, l'unicità, la lentezza, la difficoltà a coltivarla ecc....
Mi domando se una Pelecyphora (tanto per fare un esempio), per assurdo, si chiamasse Rebutia e crescesse 5cm in un anno, fiorisse dopo due dalla semina, fosse disponibile in ogni vivaio a un euro e non avesse nessuna difficoltà di coltivazione.....insomma mi chiedo se fosse tanto agognata allo stesso modo.
E così via, se la Cintia fosse in realtà una comune Mammillaria??
Se la Copiapoa cinerea si chiamasse Parodia cinerea??
Io sono convinto che il nostro cervello (compreso il mio, per carità) sia assai affascinato da molti di questi fattori al punto che difficilmente si sceglie una pianta solo perchè ci piace, o meglio ci piace non per la bellezza in se ma per una serie di variabili che vanno ad interferire nella nostra scelta.
Su questa cosa ci penso spesso quando faccio le mie camminate nella campagna con il mio cane, e mi diverto ad osservare le innumerevoli "erbacce" che se prese, isolate dal resto e valorizzate in un vasetto farebbero come dire...la loro porca figura.
Per non parlare dei centinaia di fiorellini che sbocciano a primavera, ma alcuni anche ora, e che noi regolarmente "calpestiamo".....ma restiamo sbalorditi per un piccolo fiorellino di Blossfeldia.
Anche con l'acquario me lo chiedo spesso. Gli acquariofili sono sempre alla ricerca della rarità, della particolarità......ma nulla toglie che un acquario allestito con comuni alborelle possa essere bellissimo.
Ma fa parte del nostro DNA, questa continua ricerca del nuovo, del raro, di ciò che ancora non c'è, del prezioso.....del costoso...
Leggevo che per estrarre un carato di diamante (0.2grammi) vengono spostati e lavorati 250 tonnellate fra roccia ghiaia e terra.
Ma se il diamante fosse comune come il granito??? Piacerebbe ancora così tanto alle signore??
O allora piace solo il fatto perchè è prezioso???
Stasera avevo voglia di scrivere...perdonatemi...
..qualcuno mi avrà dato del matto....
....qualcuno mi manderà a quel paese per aver scritto sto lenzuolo di "bischerate"...
...magari qualcun'altro gli farà piacere dire la sua....
_________________ "Molti fiori sono nati per fiorire non visti,
e sperdere la loro dolcezza nell'aria deserta"
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Inviato: Sab 12 Nov 2011, 21:12 Oggetto:
patra Sab 12 Nov 2011, 21:12
A me fa piacere!!
Anche perchè hai scritto delle cose che anch'io penso molto spesso. Mi capita regolarmente di andare a spasso per campi e boschi, con le mie due bassotte e la gatta (che mi segue come un cane e, siccome è cresciuta con le bassotte, secondo me crede di essere pure lei un cane....) e di incantarmi ad ammirare qualunque tipo di "piantaccia", ma, effettivamente, quando ne incontro una rara, ne sono anche più affascinata.
Adoro osservare gli uccelli, ma, effettivamente, quando sento urlare il biancone (che grazie al cielo è da poco riapparso nella nostra zona), oppure incontro un gruccione, ecc. ecc., mi prende un'eccitazione particolare.
Non amo le pietre preziose, ma le pietre in genere, basta che per me siano belle. Ne ho portate a casa da tutti i miei viaggi e le conservo gelosamente, ognuna ha il suo posto in casa mia, scelto con cura. Però è vero che generalmente, quelle più rare sono molto più apprezzate.
Anche io mi sono sempre chiesta perchè siamo così stupidi e penso che, tutto sommato, questo sia uno dei più grandi problemi dell'attuale umanità. Ormai si conta per quel che si ha e non per quel che si è. Il fatto di non saper dare il giusto valore alle cose più semplici, a mio avviso, è causa di grande insoddisfazione ed infelicità. Ovviamente, se riuscissimo a ripulirci per bene la testa, forse capiremmo che questa insoddisfazione e questa infelicità sono assolutamente fittizie.
Basta guardare un bimbo: fino a quando la società che lo circonda non gli ha inculcato questa scala di valori, che cavolo gliene frega della marca delle sue scarpe???????????????
Sicuramente anche a me qualcuno darà della matta, ma stasera mi andava proprio di risponderti con tutta la mia condivisione delle tue riflessioni.
Ciao carissimo!
_________________ "La geometria condurrà l'anima verso la verità" - Platone
Patra, personalmente non credo affatto che tu sia matta... è bellissimo riuscire ad essere felice grazie a cose, che molti hanno dimenticato anche che esistono... secondo me la chiave della felicità duratura è proprio questa ...io non faccio differenza tra gli uccellini ma solo sentire il loro canto in una giornata grigia mi ricarica...e ho in comune con voi il fatto che ho iniziato ad apprezzare tantissimo le piantine spontanee, che sono spettacolari nella loro semplicità (anzi a volte non sono affatto semplici)...
ho incontrato persone che hanno iniziato ad osservare le piante solo dopo avere visto,come le osservavo io...alcuni ignorano proprio le cose e gli elementi basilari che contornano e colorano la nostra vita ...e non bisogna meravilgiarsi di trovare persone che considerano pazze persone come noi...e poi riempiono la loro vita con mezzi autodistruttivi...
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Inviato: Dom 13 Nov 2011, 9:24 Oggetto: Re: Considerazioni sulla oggettività del "BELLO".
overshot Dom 13 Nov 2011, 9:24
Groucho ha scritto:
Io sono convinto che il nostro cervello (compreso il mio, per carità) sia assai affascinato da molti di questi fattori al punto che difficilmente si sceglie una pianta solo perchè ci piace, o meglio ci piace non per la bellezza in se ma per una serie di variabili che vanno ad interferire nella nostra scelta.
In effetti è proprio come dici. Però non ci trovo nulla di strano se il nostro cervello sia affascinato oltre che da quello che vede, anche da caratteristiche non immediatamente osservabili come la rarità ad esempio.
Lo stesso scenario lo si ritrova un pò ovunque, che si parli di scarpe, di libri o di automobili. Cosa darebbero molte donne per accaparrarsi un paio i scarpe in serie limitata ??? E molti appassionati lettori per un ambitissimo testo antico ??? E molti appassionati di motori per una Mustang del '72 ???
Gli esseri umani sono guidati molto di più dalle loro debolezze piuttosto che dalla loro tanto declamata razionalità.. _________________ Ogni Uomo è tutto l'Universo
Personalmente trovo bello ciò che mi fa star bene... molte delle mie piante sono considerate "insalate" da catofili "impegnati (di cui non faccio nomi...) però adoro soffermarmi ad accarezzare un ciclamino in montagna e toccare le foglie ora rossastre di molti alberi camminando per viottoli di campagna ... mi ritrovo a sorridere beata guardando giovani puledri con quelle sottilissime gambe che a stento sembrano stare in piedi ..e poi invece saltellano correndo dietro alle loro mamme
Toscanaccio mi sa che i matti qui non si contano ...
_________________ Sogno:
è un fiore fatto di vento
dove i petali
come gocce di cristallo
si sciolgono in mille lacrime
al risveglio.
Inviato: Dom 13 Nov 2011, 17:08 Oggetto: Re: Considerazioni sulla oggettività del "BELLO".
Groucho Dom 13 Nov 2011, 17:08
overshot ha scritto:
Gli esseri umani sono guidati molto di più dalle loro debolezze piuttosto che dalla loro tanto declamata razionalità..
Si, è vero.
Per citarne una del grandissimo W. Allen:
"Riesco a resistere a tutto, ...fuorchè alle tentazioni" _________________ "Molti fiori sono nati per fiorire non visti,
e sperdere la loro dolcezza nell'aria deserta"
Personalmente trovo bello ciò che mi fa star bene... molte delle mie piante sono considerate "insalate" da catofili "impegnati (di cui non faccio nomi...) però adoro soffermarmi ad accarezzare un ciclamino in montagna e toccare le foglie ora rossastre di molti alberi camminando per viottoli di campagna ... Toscanaccio mi sa che i matti qui non si contano ...
Dove vado a camminare passo spesso in un punto dove c'è un albero secolare, è un Cedro del Libano, è bellissimo, ha una forma maestosa e imponente.
Di solito mi siedo o mi sdraio sotto di lui e passo sempre dieci minuti o più a guardarlo, e ogni volta quasi mi commuovo.
Poi mi alzo, mi guardo attorno che non ci sia nessuno, e lo abbraccio, e resto li ad annusare il muschio che si è formato sulla corteccia...con il naso infilato nelle sue crepe secolari.....e mi fa stare bene, come se riuscisse a trasmettermi un pò della sua saggezza. _________________ "Molti fiori sono nati per fiorire non visti,
e sperdere la loro dolcezza nell'aria deserta"
Non è bello ciò che è bello....ma è bello ciò che piace....
Delle piante grasse amo le loro geometriche forme, le possenti e colorate
spine....e rimango spesso catturato dal magnetico fascino che solo esse
sono in grado di trasmettermi....
(ps. ho comunque il massimo rispetto per chi ama "l'insalata" )
E lui rispose:
Dove cercherete e come scoprirete la bellezza,
se essa stessa non vi è di sentiero e di guida?
E come potrete parlarne, se non è la tessitrice del vostro discorso?
L'afflitto e l'offeso dicono: "La bellezza è nobile e indulgente.
Cammina tra noi come una giovane madre confusa dalla sua stesa gloria".
E l'appassionato dice: "No, la bellezza è temibile e possente.
Come la tempesta, scuote la terra sotto di noi e il cielo che ci sovrasta".
Lo stanco e l'annoiato dicono: "La bellezza è un lieve bisbiglio.
Parla del nostro spirito.
La sua voce cede ai nostri silenzi
come una debole luce che trema spaurita dall'ombra".
Ma l'inquieto dice: "Abbiamo udito il suo grido tra le montagne,
E con questo grido ci sono giunti strepito di zoccoli,
battiti d'ali e ruggiti di leoni".
Di notte le guardie della città dicono:"La bellezza sorgerà con l'alba da oriente".
E al meriggio colui che lavora e il viandante dicono:
"L'abbiamo vista affacciarsi sulla terra dalle finestre del tramonto".
D'inverno, chi è isolato dalla neve dice:
"Verrà con la primavera balzando di colle in colle".
E nella calura estiva il mietitore dice:
"L'abbiamo vista danzare con le foglie dell'autunno e con la folata di neve nei capelli".
Tutte queste cose avete detto della bellezza,
Tuttavia non avete parlato di lei, ma di bisogni insoddisfatti.
E la bellezza non è un bisogno, ma un'estasi.
Non è una bocca assetata, né una mano vuota protesa,
Ma piuttosto un cuore bruciante e un'anima incantata.
Non è un'immagine che vorreste vedere, né un canto che vorreste udire,
Ma piuttosto un'immagine che vedete con gli occhi chiusi,
e un canto che udite con le orecchie serrate.
Non è la linfa nel solco della corteccia, né l'ala congiunta all'artiglio,
Ma piuttosto un giardino perennemente in fiore
e uno stormo d'angeli eternamente in volo.
Popolo di Orfalese, la bellezza è la vita,
quando la vita disvela il suo volto sacro.
Ma voi siete la vita e siete il velo.
La bellezza è l'eternità che si contempla in uno specchio.
Ma voi siete l'eternità e siete lo specchio.
Daniele, mi sa che qui i "strani" sono tanti....
capisco cosa intendi e condivido e lo trovo anche nell'ambiente della speleologia
c'è a chi piace una grotta "solo" perchè è pien zeppa di splendide concrezioni e chi va oltre e vede la
formazione della grotta e ne ammira la natura geologica
ma se ne parlo a te, voi.... difficilmente potete capire cosa c'è di bello nel stare al freddo e al buio di una grotta
e allora cosa è il bello? quello che vedo io o tu?
è molto soggettivo e fa si che le persone siano differenti (nel bene e nel male)
una varietà di colori come un arcobaleno
ti piace il giallo? a me invece il blu, ma sono entrambi due splendidi colori
non credo, che su tutto siamo condizionati dal costoso, raro, etc....
direi invece che ci sono persone che ci danno più peso di altre ed ognuno di noi da un peso alle cose in base alla sua scala di valori
penso che per ognuno di noi sia importante star bene con se stessi e di poter scegliere ciò che ci piace in tutta libertà
_________________ Felice chi, avendo veduto quelle cose,
va sotto la terra;
Egli sa della vita termine ed inizio, entrambi dati da Zeus.
Registrato: 06/10/09 16:53 Messaggi: 2508 Residenza: Roma
Inviato: Lun 14 Nov 2011, 11:09 Oggetto:
eleonorarossi Lun 14 Nov 2011, 11:09
la bellezza è in ogn'uno di noi basta scoprirla: una canzona, un fiore, una carezza, una parola gentile, un buon libro che divoreresti in una nottata.... tutto ciò che ti fa star bene con te stesso e con gli altri..............
Tutti i fusi orari sono GMT + 1 ora Vai a 1, 2Successivo
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