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Odio le parole straniere

 
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Ferochepassione
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Inviato: Mer 12 Ott 2011, 19:42   Oggetto: Odio le parole straniere
Ferochepassione Mer 12 Ott 2011, 19:42
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Sempre più spesso nei nostri discorsi quotidiani usiamo parole straniere, soprattutto inglesi. Io sono favorevole ad ogni tipo di fusione, anche quella linguistica, ma diffido da chi abusa di termini gonfiati (e stranieri) per nascondere un discorso che forse sarebbe povero di contenuti.

Non posso non notare che se durante una conversazione traducessimo in italiano una serie di vocaboli inglesi usati nel colloquio, l’impatto audio dell’intero dialogo sarebbe sminuito e dibattiti all’apparenza accattivanti risulterebbe spogliati di quella (finta) aurea di intellettualità dovuta proprio alla presenza di termini stranieri.
Ciò accade spesso nel mondo dell’informatica. Segue un breve racconto nel quale ho tradotto in italiano una serie di termini inglesi oramai entrati a far parte della nostra lingua. Per licenza poetica ho tradotto anche i nomi e cognomi dei personaggi coinvolti; notate come il racconto integrale in italiano abbia un suono diverso dall’originale con i rispettivi termini inglesi. Divertente vero?

Guglielmo Cancelli (Bill Gates), uno degli uomini più ricchi del mondo, è divenuto famoso per aver creato il sistema operativo Finestre (Windows) oggi usato dalla quasi totalità dei nostrielaboratori (computers). A dire il vero, i malpensanti affermano che nel lontato 1980 il Cancelli copiò una idea di Stefano Lavori (Steve Jobs) della Mela (Apple), una società di informatica che sviluppa programmi (software) per i Macintosh che usava un sistema operativo a finestreper l’appunto.
Credo che questa maldicenza sarà un’accusa che gli utenti-mela (mac-users) non perdoneranno mai alla PiccolaSoffice (MicroSoft), la società fondata dal Guglielmi.
Insieme a Finestre, i nostri elaboratori non possono far a meno dei programmi dellaPiccolaSoffice per l’ufficio (Microsoft Office):

• Parola (Word), il programma di videoscrittura
• Eccellere (Excel), il foglio per i calcoli scientifici
• Potere del punto (PowerPoint), utile per creare le presentazioni
• Accesso (Access), per la gestione degli archivi
• Prospettiva (Outlook), per gestire la posta elettronica (e-mail)

A dire il vero, oggi in Rete si trovano programmi alternativi a quelli della PiccolaSofficescaricabili (downlaod) liberamente, come ad esempio l’UfficioAperto (Open Office) oppure anche il famoso UfficioStella (StarOffice). Basta saper cercare, la ragnatela (web) è piena di risorse!
A proposito di internet, oggi vanno di gran moda i siti di rete sociale (social network) come illibro delle facce (facebook) i cui autori sono stati definiti "uomini dell'anno 2010" dalla rivistaTempo (Time), miospazio (MySpace) oppure cinguettio (twitter).

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johnnycrow
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Inviato: Gio 13 Ott 2011, 3:21   Oggetto:
johnnycrow Gio 13 Ott 2011, 3:21
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Dopo aver "clicckato" su questo "Thread" e letto il tuo "post" posso capire il tuo "shock" nel leggere tante parole straniere. ^_^

Parlando più seriamente, sono fondamentalmente d'accordo. Il fatto è che linguisticamente parlando siamo molto esterofili (anche se preferiamo prendere in prestito i vocaboli dalle altre lingue, piuttosto che imparare le lingue stesse...ahimé).
Rispecchia un po' anche il nostro carattere come popolo, se ci pensiamo, e corrisponde al nostro, per l'appunto, scarso (in linea di massima) nazionalismo.

In ogni caso è comunque un fenomeno normale, e molte lingue hanno prestiti da altre; spagnolo e francese sono un po' l'esempio contrario (il francese fino al parossismo direi, almeno per alcune cose)
I giapponesi sono messi peggio di noi per esempio: sono proprio fissati con l'inglese e ce lo ficcano dappertutto.

Carino il tuo esempio, e, anche se ovviamente era un po' paradossale, è comunque buona norma non tradurre i nomi propri: ho sempre odiato per esempio cose tipo "Pietro Tchaikovski" o Wolfango Amedeo Mozart".

Odio invece molto di più l'esasperazione dell'uso, per esempio, dell'inglese, che arriva a utilizzare e coniugare (all'italiana quindi) i verbi inglesi. Qualche esempio? Nel campo dell'informatica: uppare e downloadare (ARGH!!!), taggare, scansionare, croppare etc etc (ce ne sono altri mille, anche se ammetto che mi piace googolare), o, per chi ha provato a giocare a texas hold'em: foldare, "collare", checkare, e altre mille termini che fanno parte del gergo del gioco e che hanno un perfetto corrispettivo in italiano (che infatti vengono usati nel poker all'italiana).

E purtroppo ci sono tanti altri mali che affliggono la nostra bellissima lingua (che tale non è per tutti evidentemente).


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Inviato: Lun 31 Ott 2011, 13:22   Oggetto:
Africanmind Lun 31 Ott 2011, 13:22
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Viva la lingua Italiana.
Arriviamo al paradosso di pronunciare come fossero inglesi anche parole latine o greche.
Alcuni esempi

Audit (dal latino audio, audis audivi auditum audire, della quarta, che significa ascoltare) pronunciato "Odit" come fosse inglese

Nike (dal greco νίκη, vittoria) pronunciato "Naiki" o "naik"

per quel che riguarda i Jeans invece abbiamo ragione noi italiani: il nome del fondatore della famosa casa si pronuncia proprio Levi, e non Livais come dicono gli americani

La globalizzazione (ma siamo sicuri che esista in italiano il verbo globalizzare? il Garzanti non lo riporta) sta facendo una insalata mista di lingue Smile


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Ferochepassione
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Inviato: Lun 31 Ott 2011, 22:39   Oggetto:
Ferochepassione Lun 31 Ott 2011, 22:39
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E che dire poi quando sento:
Devo scannerizzare il documento.
Se proprio vogliamo usare lo (scanner) diciamo:
Devo scansionare il documento o in alternativa devo scansire il documento.
In tal modo non si "scanna" nulla.

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