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Strana composta...
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sunflower
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Inviato: Ven 03 Set 2010, 8:40   Oggetto: Strana composta...
sunflower Ven 03 Set 2010, 8:40
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E noi che ci arrovelliamo a cercare inerti e terricci appropriati per allevare al meglio le nostre cactacee...ho trovato un tipo che coltiva le sue piante grasse con argilla e sabbia e con ottimi risultati le sue ciccie sono bellissime...posto una sua foto per farvi vedere!!!


Le sue note:

Astrophytum Asterias
'Kabuto super'


MISTERI E LEGGENDE
Astrophytum asterias, come è noto, è un cactus senza spina dorsale, con una forma perfettamente geometrica
simile a quella del riccio di mare. Il gambo è globoso, molto appiattito e raggiunge un diametro di 10 cm ed un'altezza di 8 cm. Ha di solito otto costole piatte, separate da solchi poco profondi. Le areole sono cospicui, bianche, 3-4 mm di larghezza, di solito lanoso. Il colore della pianta è grigio-verde, e l'epidermide è coperta da puntini bianchi disposti lungo le linee a volte, a volte secondo modelli più irregolari.
I fiori sono circa 5 cm di larghezza e 3 cm di lunghezza, con la gola giallo rossastro. Il frutto è verde, inizialmente sferica, ma si allunga sulla maturazione, diventa morbida e si stacca appena sopra la base quando tirato leggermente. I semi (con un ilo di grandi dimensioni) sono lisci, a forma di cappuccio, dal nero al marrone. Le forme univoco noto come 'Super Kabuto' e 'Mirakuru Kabuto' si distinguono dai normali Astrophytum asterias dall'epidermide, che non ha punti semplici, ma un mosaico di ampie macchie bianche che rendono la pianta guardare intensamente maculata. In Giappone ci sono molte e belle forme di 'Super Kabuto', che si differenziano per il modello diverso di questi luoghi. Sarebbe difficile citarli tutti: si va da forme completamente bianco ('bianco di tipo'), a forme con macchie di lana ('snow-tipo'), a forme con una imperfezione come la forma delle ali di mosca ('zebra di tipo ').

I primi esemplari di Astrophytum asterias sono stati raccolti dal barone von W. Karwinsky nel
primavera del 1843 in Tamaulipas, Messico. Inviato a Monaco di Baviera e descritto da Zuccarini nel 1845, sono morti presto senza lasciare discendenti. Pochissimi sono stati trovati tra il 1910 e il 1920. Nel 1922 Britton
e Rose, nel classico trattato "The Cactaceae" ha dovuto utilizzare, come una illustrazione, la fotografia di una delle piante essiccate tenuto a Monaco di Baviera.
Solo dopo il 1920 ha fatto il nido d'importazione Haage alcuni esemplari in Europa, e da diffusione al riguardo tra i collezionisti cominciato.
La storia delle forme chiamato 'Super Kabuto' e 'Mirakuru Kabuto' è hazier, anche se più recenti: le informazioni sulle origini e la coltivazione di queste
piante è davvero scarsa, a volte discordanti e assolutamente non esaustivo. A peggiorare le cose, le poche informazioni a disposizione sono spesso in giapponese, una lingua che di sicuro molte persone ignorano. Tutto questo
risultati nel fatto che queste piante sono avvolte nel mistero e nella leggenda.

Qual è la vera origine di questi Astrophytum particolare? Sono tutti provengono da un ibrido naturale?
E ancora, qual è la differenza tra 'Super Kabuto' e 'Mirakuru Kabuto'?

Secondo Tony Sato, il 'Mirakuru Kabuto' (il nome, dato da Sato stesso, nel miracolo giapponese significa '' di Astrophytum asterias), verrebbe da una mutazione che si sono verificati in natura Astrophytum asterias. Queste piante mutanti sono state importate in Giappone da Mr. Takeo Masaomi nel 1980. I tentativi di ibridazione prima con normale Astrophytum asterias prodotto una prima generazione che non ha mostrato gli stessi caratteri di 'Mirakuru Kabuto'.

 


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Inviato: Mar 07 Set 2010, 8:33   Oggetto: Re: Strana composta...
Istrice Mar 07 Set 2010, 8:33
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sunflower ha scritto:
... argilla e sabbia ...


Dubbioso

Sarebbe interessante conoscere il tipo di sabbia e le proporzioni...e se l'argilla sia proprio l'argillaccia che intendo io, che quando secca acquista la morbidezza di un blocco di cemento.

Il "terriccio" bianco fa un bell'effetto scenografico di contrasto...però per sfuttarlo occorre (vedi foto) un vaso con diametro pari a 4 volte quello della pianta...mi sembra sian più d'una le note curiose da riferire a questa modalità di coltivazione.

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Inviato: Mar 07 Set 2010, 9:41   Oggetto:
cicciose Mar 07 Set 2010, 9:41
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molto interessante...

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Inviato: Mar 07 Set 2010, 10:19   Oggetto:
°luk° Mar 07 Set 2010, 10:19
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davvero curioso questo terreno di coltivazione...


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Inviato: Mar 07 Set 2010, 14:33   Oggetto:
_keeper_ Mar 07 Set 2010, 14:33
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Sembra un budino...però ho l'impressione che non abbia la stessa morbidezza.


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Inviato: Mar 07 Set 2010, 16:26   Oggetto:
angelo Mar 07 Set 2010, 16:26
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di argille pensi ve ne siano diverse .bisogna vedere cosa si intende per argilla e soprattutto per sabbia che presumo sia ghiaia.
A coltivare gli astro, notoriamente inclini al fusarium dovuta a troppa umidità nel terreno, nella tipica argilla, credo che ben pochi esemplari se non alcuno, resisterebbe a meno che si innaffi circa 3 volte l'anno.


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Inviato: Mar 07 Set 2010, 19:29   Oggetto:
sunflower Mar 07 Set 2010, 19:29
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Io piu' curiosa di voi ho chiesto ancora delucidazioni:
e mi ha risposto che...l'argilla che usa proviene da dei canali
che ogni anno puliscono da questa argilla che ci si forma, tenete conto che
il coltivatore abita in Pakistan
( mi ha spiegato che loro hanno un sistema di grande canale e ogni anno lo svuotano da questa "creta comune" ) ( così l'ha chiamata ) per renderli piu' profondi) loro usano quest'argilla per piantare e si asciuga molto velocemente naturalmente mescolata con un po di sabbia, questa mistura è ricca di sostanze nutritive e minerali naturali per cui le piante crescono molto bene in questo mix!!!


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Inviato: Mer 08 Set 2010, 13:56   Oggetto:
Ale Mer 08 Set 2010, 13:56
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tempo fa presi qualche pianta da un signore e la terra delle piante era praticamente argilla. sopravvivono e l'acqua fa fatica ad entrare nel terreno. le radici non si sviluppano fino a creare le radici sottilissime ma ne sviluppano una sola molto grossa. questo è quello che mi è capitato.

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Inviato: Mer 15 Set 2010, 11:07   Oggetto:
Return Mer 15 Set 2010, 11:07
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La vedo un ottima soluzione:argilla espansa e sabbia, in un bel vaso di cotto poggiato sul terreno,.Così si imita alla perfezione una condizione desertica,e nn c e neanche bisogno di irrigare la pianta!

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Inviato: Mer 15 Set 2010, 13:02   Oggetto:
orcocactus! Mer 15 Set 2010, 13:02
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return, argilla è una cosa, argilla espansa è tutt'altra...la prima oltre ad essere compatta, trattiene acqua e soprattutto nutrienti...l'argilla espansa è un po come il lapillo...praticamente inerte, trattiene solo l'acqua...di uguale han solo il nome!


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Inviato: Mer 15 Set 2010, 13:21   Oggetto:
Return Mer 15 Set 2010, 13:21
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Certo! ma ricorda ke solo le piante palustri hanno i requisiti per crescere nell argilla, quindi do per scontato (trattandosi di un asterias) ke sia espansa!...................anche quest ultima trattiene nutrienti!

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Inviato: Mer 15 Set 2010, 18:36   Oggetto:
orcocactus! Mer 15 Set 2010, 18:36
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beh insomma...l'argilla esiste in moltissimi tipi di suolo...non per forza devono essere piante palustri. in ogni caso non mi pare si sia mai parlato di argilla espansa. e quella che si vede dalla foto sembrerebbe argilla vera e propria (o al limite qualcuno mi smentisca =) ).
le piante palustri che tu dici, non hanno tanto il requisito di vivere "nell'argilla", quanto quello di vivere in perenne saturazione d'acqua, il che è ben diverso. l'argilla (che non è altro che l'insieme delle particelle piu fini che compongono il suolo) può essere presente, come gia detto, anche in suoli non soggetti a saturazione permanente...


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Inviato: Mer 15 Set 2010, 19:31   Oggetto:
Return Mer 15 Set 2010, 19:31
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Di sikuro!!! haha!

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Inviato: Lun 27 Set 2010, 20:04   Oggetto:
giulietta Lun 27 Set 2010, 20:04
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Leggo solo ora questo post interessante, premetto che mi piace molto la pedologia (scienza del suolo), e vorrei un attimo far chiarezza, per quel che posso, su alcune cose.

Intanto l'argilla espansa è qualcosa di artificiale, creato dall'uomo e che quindi non si trova nel deserto, forse Return ti confondi con altri tipi di ciottoli, che potrebbero risultare simili.

Poi Return, è vero che l'argilla (intesa come tessitura, con granulometria minore di 2 micrometri, da non confondere quindi con i minerali delle argille) è facile da trovare in paludi o nei corsi d'acqua, ed è forse per questo che associ l'argilla a piante di palude, ma ti sbagli perché l'argilla è una componente fondamentale di moltissimi terreni e molte piante anche di luoghi aridi crescono bene sull'argilla.
E se posso dire la mia personale opinione, le piante grasse più che nella torba starebbero bene in un terriccio duro e compatto come quello dell'argilla, perché molte vivono in terreni duri.

Scusate il papiro di roba ma sull'argomento suolo sono molto delicata...

Ps: non capisco il tuo ultimo post Return, potresti spiegarmelo? Scusami....

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Inviato: Mar 28 Set 2010, 7:52   Oggetto:
cactus Mar 28 Set 2010, 7:52
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L'argilla espansa non ha niente a che vedere però con l'argilla che vedo in foto.

L'argilla espansa è stata chimicamente trasformata con il calore, mentre l'argilla che vedo è proprio allo stato puro.

Si usava questo tipo terriccio anni fa, per pochi tipi di piante, in particolare quelle messicane che hanno bisogno di una composta molto alcalina. Ariocarpus in particolare, Astrophytum, Turbinicarpus ecc.

Le sue prestazioni non sono fenomenali, l'argilla tende a trattenere umide le radici per molto tempo e questo è un bene se l'umidità nell'aria è nulla o quasi (come per l'habitat), in coltivazione c'è da fare molta attenzione.

In coltivazione bastano pochi grani di pomice per dare alle radici quel poco di umidità di cui necessitano.

Altre controindicazioni dell'argilla sono la scarsa areazione, e la difficolta di rinvaso.

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