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		| johnnycrow Amatore
 
  
  
 Registrato: 04/06/10 22:41
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				  	Inviato: Dom 05 Set 2010, 9:49   Oggetto: È nato da solo: lascio o intervengo?
				   
				  	johnnycrow Dom 05 Set 2010, 9:49
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				| Salve a tutti, pensavo che avrei iniziato a scrivere in questa sezione dalla prossima primavera, e invece ho dovuto anticipare.
Mesi fa ho acquistato una rebutia in fiore, i fiori hanno fruttificato, e qualche settimana fa ho "colto" i frutti, e ho messo da parte i semi per tentare, la prossima primavera, la mia prima semina. Solo che, come era naturale, qualche seme nell'operazione è caduto. E stamattina, mentre osservavo la pianta che sta pollonando alla grande, ho scoperto che uno di questi mi ha fatto una sorpresa.
 Mi rivolgo a voi per un consiglio: lascio fare alla natura e vedo se la plantula ce la fa da sola, o intervengo da subito dandole una più consona sistemazione?
 
 Grazie a tutti
 
 PS. scusate la qualità delle foto non eccelsa...
 
  
 
    
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		| fabio94 Prof
 
  
  
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				  	Inviato: Dom 05 Set 2010, 10:05   Oggetto: 
				   
				  	fabio94 Dom 05 Set 2010, 10:05
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				| Anche a me nascono nei vasi delle rebutie.. con tutti i semi che danno.. non so dove metterli e li lascio sulla pianta  tanto poi nascono e crescono.. poi quando diventano un po piu grandi le sposto..   _________________
 Le mie piante http://www.flickr.com/photos/56899540@N06/
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		| faln Prof
 
  
  
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				  	Inviato: Dom 05 Set 2010, 11:25   Oggetto: 
				   
				  	faln Dom 05 Set 2010, 11:25
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				| Anch'io ti consiglio di lasciarlo lì dov'è, è ancora troppo piccolo e potresti danneggiarlo.
Ciao
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 Killing In The Name Of - RATM
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		| johnnycrow Amatore
 
  
  
 Registrato: 04/06/10 22:41
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				  	Inviato: Lun 06 Set 2010, 8:37   Oggetto: 
				   
				  	johnnycrow Lun 06 Set 2010, 8:37
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				| Ok, grazie mille a Fabio e Faln per il consiglio. Allora lo lascerò lì sotto la pianta, e vediamo come se la cava. Certo dovrà affrontare l'inverno, ma ha davanti almeno due mesi di clima buono.
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 Gian Franco
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		| artistichousewife Prof
 
  
  
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		| landrea Partecipante
 
  
  
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				  	Inviato: Mar 07 Set 2010, 10:53   Oggetto: 
				   
				  	landrea Mar 07 Set 2010, 10:53
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				| Anche il mio turbine Viereckii (l'unico nella sezione "Le mie piante" che devo sistemare) ha tantisssssimi figli.    _________________
 Andrea
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		| johnnycrow Amatore
 
  
  
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				  	Inviato: Mer 08 Set 2010, 8:53   Oggetto: 
				   
				  	johnnycrow Mer 08 Set 2010, 8:53
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				| Beh, dopo aver letto e visto, direi che non solo quello (o quelli se ce ne sono altri) lo lascio dov'è, a far compagnia alla pianta madre, ma l'anno prossimo se fruttifica ancora, farò in modo che cadano anche altri semi, visto anche quanti ne fanno, come notava Fabio.
Grazie ancora
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 Gian Franco
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		| landrea Partecipante
 
  
  
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				  	Inviato: Mer 08 Set 2010, 9:16   Oggetto: 
				   
				  	landrea Mer 08 Set 2010, 9:16
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				| Da qualche parte ho letto, non mi ricordo dove, che in natura succede così: i semi hanno maggiori probabilità di cadere vicino alla pianta madre(come è facile immaginare) la quale da loro riparo da i raggi troppo forti del sole e dal vento piu forte. Inoltre fornisce una maggiore umidità al piccolo.
A me sembra sensato (e abbastanza ovvio).
 _________________
 Andrea
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		| johnnycrow Amatore
 
  
  
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				  	Inviato: Mer 08 Set 2010, 10:02   Oggetto: 
				   
				  	johnnycrow Mer 08 Set 2010, 10:02
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				| Già. Anche se qualche volta avviene in modo più "avventuroso". Ho un'Euphorbia Eritrea che è nata (anzi nate, visto che erano due) fra le tegole della tettoietta sul cancello del cortile, da un seme "sparato" dalla pianta del vicino, che era alta oltre 3 m.
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		| artistichousewife Prof
 
  
  
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				  	Inviato: Mer 08 Set 2010, 11:11   Oggetto: 
				   
				  	artistichousewife Mer 08 Set 2010, 11:11
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				| che belle queste nascite spontanee.
Mi fanno una tenerezza incredibile nella loro caparbietà a nascere e provare a vivere comunque.
 Indubbio che ciò che natura fa senza il nostro intervento è comunque la più naturale delle selezioni!
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 ***Miss***
 
 (il destino degli uomini è una poesia scritta sul palmo delle mani di Dio) M. Franti
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