Inviato: Dom 11 Nov 2007, 23:56 Oggetto: Sempervivum, alcune specie.
Tonino Dom 11 Nov 2007, 23:56
C’era una volta, tanto tempo fa, una bella piantina che una strega malefica aveva trasformato in un carciofo spinoso,
finchè passò da quelle parti un principe azzurro, Cynar, mi pare, che le tolse tutte le spine e non solo… e... vissero felici e contenti.
Ecco come appare oggi quella piantina, nei vari abbigliamenti primavera/estate :
Capito perché qualcuno/a le chiama “carciofose”?!
PS: L’incipit… era un impegno preso con Cactus.
PS2: la mia vanità mi ha fatto cadere nella provocazione di Beppe! Se vi ho annoiato…prendetevela con lui!
 
Sempervivum arachnoideum tomentosum Francia, Corsica, Italia, Spagna (Alpi, Appennini, Pirenei)  
Sempervivum atlanticum unica specie africana: Marocco  
Sempervivum borissovae Asia centrale - Russia (Montagne del Caucaso)  
Sempervivum calcareum Francia - Italia Sin.: Sempervivum tectorum v. calcareum  
Sempervivum italicum Italia (Abruzzo - Lazio)  
Sempervivum giuseppii Spagna  
Sempervivum juvanii Slovenia sin.: S. wulfenii ssp. juvanii  
Sempervivum kindingeri Macedonia  
Sempervivum marmoreum Romania - Ungheria - Grecia  
Sempervivum tectorum diffuso in tutta Europa  
Sempervivum transcaucasicum Anatolia - Armenia  
Sempervivum zelebori Romania - Ungheria
Non puoi annoiarci, Tonino, anche senza favoletta.
Belli i tuoi sempervivum, che rivedo con piacere. Mi piacciono molto il borissovae (sembra di fuoco!), il calcareum (elegante!) e lo jiuvanii (dal cuore tenero).
Grazie.
Senza andare al vivaio di lopho…e spendere chissà quanti euro...
Se hai la pazienza di aspettare primavera…vale anche per te la promessa che ho fatto a momy.
_________________ Tonino
Siccome la favoletta era un po’ rachitica e striminzita… vi invio alcune note colturali riprese da un articolo, inserito su ICN (International Crassulaceae Network).
Famiglia: Crassulaceae
Origine: le circa cinquanta specie sono originarie del Centro Europa, Balcani, Caucaso, Iran e Marrocco, dove crescono fra i 1.000 e i 2.000 metri di altitudine, nessuna specie di sempervivum, per par condicio, cresce nelle Americhe.
Da noi, lungo gli Appennini si ritrovano le tre specie del ‘trio alpino’: S.arachnoideum, S. montanum et S. tectorum. Sono stati rilevati siti di semprevivi sulle montagne della Corsica, ma non in Sardegna e Sicilia.
Aspetto: erbacee succulente prive di fusto, sviluppano rosette di foglie di 2-20 cm. di diametro secondo le varietà.
Gli esemplari adulti emettono brevi stoloni con all’apice nuove rosette di foglie che a contatto con il terreno radicano vicino alla pianta madre, dando così vita a cuscinetti compatti.
Ogni rosetta fiorisce una sola volta e quindi muore (monocarpica).
Foglie: carnose, da ovate a elittiche, spesso dotate di ciglia. Sono da gialle a verdi, grigie, rosse o porpora secondo la varietà, di un’unica tinta o di più tonalità. I colori si accentuano nel tardo autunno e alla fine dell’inverno, come ti mostrano le mie foto.
Fiori: stellati, formati da 10-15 petali generalmente nella tonalità del rosa, rosso e porpora, ma talora gialli (S.ciliosum) o crema, sono raccolti in racemi portati da steli eretti e sbocciano da giugno ad agosto.
Specie e Varietà: Si discute ancora molto tra i tassonomi, sulla classificazione delle specie e varietà…ma le specie, come già detto, non dovrebbero superare la 50ina, mentre le varietà selezionate dai vivaisti inglesi, americani e tedeschi negli ultimi trent’anni (cultivars) sono un’infinità, si parla all’incirca di… 4.000 varietà.
Pur rimanendo piante frugali che non richiedono cure particolari, infatti, questi semprevivi di ultima generazione vantano un’ampia gamma cromatica che dal giallo passa per i verdi e i rossi fino ad abbracciare l’azzurro, il porpora, il bruno e…
Proprio nei mesi di fine inverno, con l’arrivo della bella stagione, con i colori resi vividi per il freddo, si mostrano in tutto il loro splendore.
Brevi note colturali:
Sono piante, come detto più volte, facili da coltivare, in piena terra (giardini rocciosi o roccaglie) o in ciotole non profonde.
Anche in fatto di terreni non sono molto esigenti, ½ terra da giardino (o un buon terriccio universale) e ½ materiali inerti (lapillo o pomice e sabbia di fiume grossolana), può essere il substrato adatto a tutte le varietà.
Le rosette invece, i temono il contatto del terreno umido; uno strato di lapillo o ghiaietto in superficie, perciò è cosa buona e giusta…per evitare ristagni di acqua che potrebbero essere causa di marciume al colletto.
Dopo il primo rinvaso, tollerano anzi gradiscono una buona bagnata (non sono come altre succulente dalle radici permalose), si possono poi tenere a mezz’ombra per la prima settimana per essere infine collocate in pieno sole.
Per le nostre zone meridionali ed insulari una mezza giornata di luce solare diretta è spesso largamente sufficiente per il loro corretto sviluppo e portarle alla fioritura. L'unica condizione è che le ore solari siano quelle che vanno dal mattino fino al primo pomeriggio, questo perché in estate in queste zone le ore pomeridiane sono decisamente molto afose e un'esposizione in pieno sole, per tutto l'arco della giornata, può risultare eccessiva.
Se questo non fosse possibile, meglio sarebbe proteggere le piante, dalla metà di giugno e per tutto agosto, con una rete ombreggiante del 40-50%.Ed infine ricordo un’altra volta, che i sempervivi sono specie monocarpiche, una volta fiorita la pianta muore, ma prima di farlo… avrà riempito, il vaso o il terreno attorno, di polloni.
Tonino
PS: Per chi ha avuto la pazienza di leggere fin qui questa tiritera, senza essersi addormentato e provare lo stesso "abbiocco" che ho provato io, nel rileggerla,...e per chi, masochista, avesse voglia saperne di più : http://www.crassulaceae.net/
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Inviato: Lun 12 Nov 2007, 21:48 Oggetto:
fegele Lun 12 Nov 2007, 21:48
Sono sopravvissuta all'articolo .... ROOOOONFFFF ... ROOONFFFFF
(scherzo,dai)
E' molto interessante, anche perchè ... ho la pazienza di aspettare primavera…
ma ... come i sempervivi sono specie monocarpiche? Dopo aver fiorito mure tutta la pianta o solo la rosetta che ha emesso il fiore?
Già mi sto intristendo ...
ho letto tutto tutto l'articolo e avrei detto infatti che era tuo.... c'era il tuo stile e poi ti spieghi benissimo anche per le caprette come me.
do per scontato lo strato di lapillo anche in fondo al vaso o ghiaia grossa per drenare?
grazie e ciauuuuuuu
_________________ L'amicizia e l'amore sono le cose più importanti della vita.
sono contento che anche a te piacciano queste, forse molto comuni, ma interessanti “rosette”;
come hai potuto leggere, sono piante molto semplici da coltivare…per chi ha poi la possibilità di metterle in piena terra, vedi i giardini rocciosi o roccaglie,
le vedrà crescere e svilupparsi molto velocemente, ma ti assicuro che, anche in vaso o ciotole crescono altrettanto bene.
Domani, se trovo un po’ di tempo, proverò a fare delle foto a qualcuno dei miei, per mostrarti come li tengo e li coltivo io.
Se hai dubbi o domande, non esitare a chiedere…ammesso che io sappia risponderti.
Comunque qui oltre a me, troverai in Beppe ed Ennio, altri due grandi appassionati del genere sempervivum & soci.
PS: Ghiaia, argilla espansa, pomice, ecc.(quello che hai sottomano) di pezzatura adeguata a garantire un buon drenaggio...nel fondo del vaso.
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