Cactus e succulente

[Lakota]

 

[Tonino]

In verità non credo di saperne molto più di Marco, anche se di queste piante forse ne ho qualcuna più di lui.
Ricordo un bellissimo articolo di Annarosa Nicola, una appassionata del genere, pubblicato dalla Cactus & Co. n° 4 del 2003, che per l’occasione sono andato e rivedere.
Sommariamente:
Secondo la più recente revisione tassonomica il genere Adromischus (con l’h…Marco ) conta appena 28 specie.
Si ritiene infatti che il numero, la disposizione, l’intensità ed il colore delle marcature purpuree sulle foglie non possano essere usati per distinguere i vari taxa, poiché anche fra le popolazioni della stessa specie, tali caratteristiche variano in relazione all’esposizione e al tipo di terreno.
La classificazione tassonomica si basa quindi sulle caratteristiche morfologiche e sul portamento dei fiori, per cui il genere viene diviso in 5 sezioni (che vi risparmio).
Questi compaiono in piena estate e hanno diversi colori, dal bianco al verdino, al rosa fino al porpora scuro.
Tutti gli Adromischus provengono dal Sud Africa e sono piante che necessitano sempre di una luce intensa ma, sono poche quelle che amano il sole diretto, forse il solo A. cooperi, perciò in estate conviene far uso di un telo ombreggiante e soprattutto fornire loro una buona aerazione.
Per quanto riguarda il terriccio, non sono piante particolarmente esigenti anzi, si adattano a composte molto diverse, purchè (come per quasi tutte le nostre piante) siano porose e ben drenate.
L’autrice dell’articolo faceva uso di miscela composta da : terriccio di foglia, quarzite, lapillo, pomice e una sabbia argillosa ( di colore giallo oro, ricca di ferro delle colline dell’astigiano).
Io, molto più prosaicamente, uso la solita composta per cactus (1/3 +1/3+1/3) a cui aggiungo una parte di sabbia calcarea delle cave delle mia zona.
Infine, ma proprio alla fine, sulla superficie del terriccio, intorno alla base delle piantine, pongo uno strato di solo lapillo in modo che l’acqua non ristagni intorno al fusto rischiando di far marcire la pianta. (alcune specie come A. marianae, A.. schuldtianus e A. trigynus, che hanno radice tuberosa, sono più sensibili all’eccesso di umidità).
E’ tutto…

No! Ne approfitto per mostrarvi il mio
Adromischus filicaulis var. tricolor

[cactus]

Grazie.
Questa mi mancava. Ci hai spiegato proprio tutto.

Bellissimi i tuoi Adromischus.