ciao simone e grazie per la considerazione e il tempo che hai dedicato alla lettura di questo post che non è legge ma è solo la nostra esperienza dei rinvasi di febbraio scorso.
Proprio in questi giorni vorrei trovare il tempo per mostrarvi i risultati ottenuti dalle scelte fatte ormai un anno fa.
Anche noi abbiamo sempre scelto la terracotta e ci siamo sempre trovati bene ma usavamo composti veramente molto ricchi di organico (terriccio compo piante grasse) e quindi era utile un periodo di asciugatura della composta il più breve possibile per evitare marcescenze e altri problemi annessi all'umidità.
Ora invece, usando terricci magrissimi e al 90% direi inerti abbiamo bisogno di dare più tempo alle piante per bere altrimenti le composte asciugano prima che loro possano assorbire acqua e microelementi!
Questo, sommato al totale sfruttamento dello spazio e alla cedevolezza della plastica alla spinta delle nape o radici in crescita ci porta a tralasciare la terracotta in virtù della più consona plastica!
spero di essere stata chiara ma se hai bisogno sono felice di poterne parlare con te!
_________________ ***Miss***
(il destino degli uomini è una poesia scritta sul palmo delle mani di Dio) M. Franti
Sei stata chiarissima, ti ringrazio.
Ho deciso che attuerò, durante le vacanze natalizie, la migrazione dalla terracotta alla plastica di quasi tutte le mie piante, rivedendo anche le composte in cui sono piantate. Intanto, seguendo le tue orme, ne approfitterò per fare un controllo completo sulla buona salute delle piante (soprattutto della parte ipogea).
Riguardo il vostro reportage, trovo sia molto utile l'utilizzo delle fotografie, in quanto un'immagine vale interi paragrafi di testo, quando si tratta della differenza tra un apparato radicale sano e uno malato o ipertrofico. Nessun testo scritto potrà mai essere così immediato ed efficace come una foto ravvicinata.
Ho imparato un sacco di nozioni per me nuove e molto utili e d'ora in poi curerò le mie piante con molta più consapevolezza.
finalmente è arrivata l'ora di aggiornare questo post e di ringraziarvi per il numero di persone che hanno prestato attenzione all'argomento.
Vi giuro che avrei voluto aggiornare prima ma, per mancanza di tempo e per timore, non sono mai riuscita a farlo.
Perchè non è facile racapezzarsi tra le numerose piante (ognuna con la loro storia) e creare un post che abbia a tirare anche delle conclusioni che possano servire a tutti noi.
Le piante sono tante e quindi ho deciso di procedere per generi come ho fatto sin dall'inizio.
Ovviamente vi mostrerò i grandi fallimenti e le felici vincite anche se devo dire che questo cambio di composte ha quasi sempre soddisfatto le nostre aspettative.
A volte persino superandole!
Le piante che ci hanno abbandonato sono frutto di errori e errati trattamenti.... li abbiamo conservati nel cassetto delle cattive esperienze che però hanno tanto da insegnare (e che non vanno dimenticate!)
Inoltre devo precisare che questo è un aggiornamento parziale perchè, ad un anno dalla famosa settimana di rinvasi non tutte sono state nuovamente rinvasate per dare loro il tempo di crescere dopo aver dato tanto nella fase post rinvaso dovendo rigenerarsi dal grande trauma che molte hanno subito per essere liberate dai brutti terricci a base di torba!
Ma, tra vasi deformi e crescite abbondanti, non possiamo che consigliare la sperimentazione e lo studio approfondito delle esigenze che ogni genere necessita per poter dare il massimo nelle sue prestazioni (crescita, fioritura, semi).
Quest'anno le nostre piante stanno fiorendo come non mai e la loro ripresa vegetativa è stata davvero vigorosa.
Ovviamente qualche piantina ci ha salutato o si trova ancora in difficoltà ma anche questo fa parte della vita in una serra e non bisogna farne una tragedia se l'ordine rimane nel numero di due/tre piante e, soprattutto, se quest'ultime gravavano già in difficoltà di salute.
La scelta dei terricci, che potete rileggere nelle pagine precedenti è più o meno quella di elio con la sostituzione di zeolite al posto della sabbia grossolana.
Un discorso a parte lo farà l'uso della "marna" Molera" per tutte le napiformi...
Ah! Dall'anno scorso abbiamo praticamente sostituito con la zeolite la pomice preferendola per gli attributi nutrizionali e lo stimolo della produzione radicale...
quindi mi aspetto dibattiti e curiosità a seguire!
L'ultima modifica di artistichousewife il Gio 05 Mag 2011, 15:29, modificato 1 volta
Come all'inizio di questa avventura inizio con gli astrophytum e probabilmente dalla più grande soddisfazione che abbiamo tratto da quella lunga settimana tra polvere e spine: il nostro myriostigma.
Questa pianta fu comprata con mio entusiasmo in un vivaio non specializzato per la sua forma a stella almeno 6 anni fa.
Coltivata in terriccio compo senza però aver tolto il vecchio pane radicale, la ritiravamo in inverno sul davanzale di una stanza fresca a secco d'acqua da ottobre a primavera.
Nella stagione vegetativa stavano in giardino e venivano bagnate dalla pioggia e da me che non mi contenevo con l'acqua.
La pianta era sempre stata bene, probabilmente giovando del circolo d'aria e dell'aiuto da parte del vaso di cotto che aiutava a far asciugare velocemente la composta.
Al momento della nostra iscrizione al forum avevo appena fatto tutti i rinvasi sempre in compo e poco, con la decisione di imparare a coltivare la nostra passione spinosa al meglio, luigi mi regalò la nostra serra per il mio compleanno e questo nuovo habitat, ovviamente causo grandi problemi all'apparato radicale del nostro astro che nell'arco di una stagione vegetativa inizio a dimagrire visivamente.
Nella settimana di rinvasi quello che trovammo svasando non era certamente esaltante: la pianta non aveva più radici e aveva consumato molte delle sue risorse affrontando il riposo in grave deficit.
Fortunatamente non presentava segni di marciume o muffe, la parte sottostante della pianta era secca e dura.
L'abbiamo messa in sola pomice e abbiamo proseguito a coltivarla in serra, bagnandola solo a composta asciutta e apprezzando comunque una mite fioritura in piena stagione.
Ma, ora che un'altro inverno è passato, il nostro myriostigma è ingrassato piacevolmente e sta promettendo una buona fioritura.
Che dire, sono davvero felice di non averla persa, lei è stata l'inizio della mia astro passion e stava diventando davvero adulta, le eoreole si stanno avvicinando e questo mi piace così tanto nei myrio, dimostra la loro età e mi da sempre da pensare...
guardate come sta andando:
 
questa è la situazione al 6 di luglio 2009. La pianta si presentava già con le coste molto pronunciate a causa dell'eccessiva magrezza.  
questa la situazione pessima che abbiamo trovato a febbraio del 2010    
questa la situazione ad aprile 2011. Ora questo astro è stato rinvasato quest'anno (non trovo lo scatto del nuovo apparato radicale ma appena la trovo aggiorno!). Ora è stato messo in una composta standard per astro (2 lapillo lavico, 1 torba ben setacciata e 1 zeolite) ma il ritrovato gonfiore e la produzione di fiori ci fa capire che è sulla buona strada!  
e ora il resto degli astrophytum... ovviamente ne posto solo alcuni, sopratutto quelli di cui conservo davvero tutti i tre passaggi, se avete curiosità su altre piante, chiedete pure!
 
asterias bicefala al momento dell'acquisto, il pane radicale era terribile e bagnarla era sempre un patema!  
febbraio 2009 rinvaso in composta mista molto drenante (vedi inizio post)    
quest'anno non rinvasati. Essendo bicefali dividono le forze in due e quindi sembrano non essere cresciuti tantissimo. In ogni caso i segni di ripresa vegetativa ci sono e si vedono  
asterias f. inermis comprato dopo la nostra unione al forum era stato messo in composta 1/3, 1/3, 1/3 ma senza levare la vecchia composta.  
al momento del rinvaso nel febbraio 09    
astrophytum capricorne * 2009  
2010 febbraio * messo in composta ad hoc per astro in vaso di cotto    
aprile 2011    
astrophytum myriostigma nudum * 2009  
febbraio 2009  
aprile 2011
ma è bellissimo questo post... devo dire che è da quasi 2 mesi che me lo rileggo almeno una volta a settimana Veramente complimenti!!
Mi ci sono molto rivista, perchè anche io amavo i vasi di terracotta e la terra compo, pensando che fosse un terriccio pronto completo vedendo la perlite e la sabbia...peccato che quando davo acqua alle piante la terra non assorbiva se non prima di 5 minuti di laghetto, e si asciugava dopo moltissimi giorni. Questo post mi ha deciso a rinvasare tutte le piante, se non fosse per il fatto che non riesco mai a trovare il tempo e che la ricerca degli inerti è piuttosto faticosa, quindi non ci metterò una settimana, ma probabilmente un anno .... volevo farti una domanda: stavo giusto pensando di aprire un topic perchè sono un po' preoccupata per l'unico astro che ho avuto il tempo di rinvasare (un ornatum). Seguendo la composta che avevi messo qui al momento dei rinvasi, mi sono accorta che era completamente minerale, e, non disponendo di molti inerti (solo lapillo e ghiaia, ora per fortuna le restanti 110 le posso mettere con la pomice) ho mischiato lapillo, ghiaia e un po' di farina di conchiglie al posto della limestone...però mi sto chiedendo se ho fatto una cavolata da un po' di tempo ... secondo te come andrà? E soprattutto, devo annaffiare con più frequenza rispetto alle altre piante (l'ho messo in plastica)? grazie mille e ancora tantissimi complimenti, hai delle piante fantastiche (e scusa la prolissità )
ciao simonetta,
che bello questo tuo messaggio mi piace condividere le esperienze.
Come stava il tuo ornatum al momento dello svaso?
aveva radici?
la composta che avevo provato nel 2010 per le piante che stavano bene non era la stessa che ho usato per cercare di sanare i danni dei terricci asfitici, che invece era la classica pomice riradicante!
Ora quelle che hanno recuperato ho preferito metterle in una composta simile a quella consigliata da elio con la sostituzione di zeolite al posto della sabbia.
Per quanto riguarda le innaffiature e la composta che asciuga in fretta era stata proprio il mio punto forte di quella scelta. Niente ristagno, astro sani.
Ma se poi non bagni un pò più spesso (sempre a vaso asciutto) e non fertirrighi con precisone soffrono di fame...
grazie di tutto
_________________ ***Miss***
(il destino degli uomini è una poesia scritta sul palmo delle mani di Dio) M. Franti
Ciao Miss, grazie della risposta pronta e molto esauriente! Al momento dello svaso in realtà momenti mi prende un colpo...in realtà questo era il più urgente di tuttie 3 gli astrophytum che ho perchè non era in compo, ma in un altro terriccio pronto che era diventato cemento dopo 2 mesi dal rinvaso, l'avevo messo in un vaso di terracotta veramente enorme in una composizione (che ora ho sfasciato per mettere ogni pianta singola), e tra l'altro non aveva neanche i fori, ma non mi preoccupavo perchè era molto grande. Al momento dello svaso ho temuto il peggio perchè ho trovato la parte che unisce il colletto alle radici non solo più scura (marrone), ma anche storta, proprio piegata (sebbene molto dura). Mi ero accorta in effetti che la pianta, nonostante stesse al sole, si fosse storta verso la luce come fanno certe mammi, oppure non so per quale altro motivo l'abbia fatto. Le radici le aveva, ma ben poche. Comunque la storia di questo astro è molto travagliata, mi sorprendo di come sia vivo, perchè dopo che l'abbiamo comprato si è rovesciato il vasetto e l'abbiamo tenuto con quasi zero terriccio in una tazza per più di un anno, poveretto, chissà quanto mi odia vorrei farmi perdonare da lui con un trattamento da re che mi consigli?
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Inviato: Mar 30 Ago 2011, 14:33 Oggetto:
elebar Mar 30 Ago 2011, 14:33
Groucho ha scritto:
Io uso il gesso per edilizia scegliendolo senza sostanze leganti o solidificanti (non pronta presa per capirsi). Le quantità da usare (io seguo le composte di Elio) è comunque minima e non mi ha mai dato problemi.
Al posto del limestone io uso farina di conchiglie, soprattutto per le Epithelantha, quella per uccelli, la trovi in negozi per volatili o per animali ben forniti. La mia è aromatizzata all'anice, ma tutte sostanze naturali che non compromettono le piante.
...
Grazie per la dritta sulla farina di conchiglie, spero di trovarla; per il gesso, a parte quello da edilizia, i gessetti bianchi da lavagna sminuzzati vanno bene? _________________ Ciao, Elena
Si vanno bene perchè trattasi di gesso già idratato.
Un consiglio. Se siete dei magnoni di vongole, cozze e molluschi bivalvi vari fate magnare anche i cactus. Come? Polverizzateli, non vi è di meglio.
Ciao Miss, stavo spulciando il forum e per caso sono entrato in questo topic; me lo sono letto tutto di un fiato ripromettendomi di rileggerlo con calma. L'ho trovato molto interessante per le foto postate accompagnate da una descrizione passo a passo molto accurata e precisa. Devo farvi i complimenti per tutto: foto, descrizione varie fasi e soprattutto per la volontà di voler sperimentare e di condividere le esperienze con gli altri.
Complimenti ancora
Francesco
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