Registrato: 08/09/10 18:53 Messaggi: 8307 Residenza: Marino Roma
Inviato: Sab 10 Nov 2012, 20:08 Oggetto:
seven Sab 10 Nov 2012, 20:08
L'unico parametro che conosco e' quello mio, cioe' quello umano .
Amos, si, e' verissimo quello che dici, non posso dire di no, ma la stessa cosa e' vera anche per gli umani. Non tutti siamo docili e bravi umani, e non tutti siamo perfidi e assassini. Credo che ogni individuo sia unico con caratteristiche e peculiarita' proprie.
Mi viene naturale traslare questo pensiero anche sugli altri animali e, lo stesso rispetto, la stessa cautela che usiamo ogni giorno verso i nostri simili debbano essere utilizzate sempre anche con tutti gli altri esseri viventi. Un uomo non e' solo un uomo, un cane non e' solo un cane.
_________________ Serena.
" Il più grande nemico della conoscenza non è l'ignoranza, ma l'illusione della conoscenza." - Stephen Awking -
Beh, morale della favola?
Da un film siamo arrivati alla filosofia (ci vorrebbe silvawolf che, oltre che filosofa - speriamo a pieni voti proprio oggi - ha anche il lupo nel suo nick).
Io, ad ogni modo, nonostante abbia tra le mie "amicizie" diverse razze, resto sempre diffidente. Forse sarà l'inconscio che mi inietta nel sangue questa prudenza. Un inconscio non tanto inconscio se nasce da un morso ricevuto da bambino da un cane di un cortile vicino, che mi conosceva molto bene e che non aveva motivo di azzannarmi alla schiena, considerato che andavamo sempre a recuperare la palla nel suo territorio.
Ma già che ci sono, approfitto di questo topic per raccontarvi un altro fatto, dai risvolti opposti e che dovrebbe farmi rivalutare l'intelligenza di un cane.
Avrò avuto sì e nò 7 anni e, a quei tempi, non esistevano gli svaghi che oggigiorno ha già un bambino dell'asilo. I giochi erano semplici, e spesso anche i bambini più piccoli si aggregavano a quelli più grandi che erano già discoli. Nel mio rione c'erano parecchi campi anche coltivati e il "divertimento" dei ragazzotti era anche quello di andare a prendere in giro qualche contadino. Un bel giorno, uno di questi, sguinzaglia un bel bulldog. La distanza era di un centinaio di metri e tutti via a gambe levate. Io, troppo piccolo per stare al passo degli altri, ad un certo punto mi accuccio in mezzo al frumento. Sento il "cacciatore" correre e ansimare e, poi, ad un certo punto fermarsi. Io, lentamente mi alzo e mi vedo sta belva a un 5 metri davanti a me che mi fissa. Inizio a piangere e lei, resta ancora un attimo perplessa e parte come un razzo, mi sorpassa e continua l'inseguimento del resto della truppa.
Da quel giorno per i bulldog ho un occhio di riguardo
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