Allora, Caray, ti dico come operavo 30/40 anni fa, quando non c'era ancora internet a informarci più o meno esaurientemente: qualche libro e istinto. Poi, purtroppo, per varie ragioni, le grasse sparirono dalle mie occupazioni per ricomparire ogni tanto. Questa primavera mi sono detto che era ora di riprendere con fermezza lo "allevamento" (conosco qualcuno che "coltiva" animali....) delle spinose e, vista la mole di info che posso raccogliere da enciclopedie, internet, forum, ecc., il mio modus operandi è il seguente:
1) amore
2) documentazione
3) intuito
4) "fattore C"
Bella storia la tua e per puro caso è anche molto simile alla mia.
Ma tornando ai nostri eroi: un discorso serio poterbbe essere quello di cercare di selezionare gli acquisti o quanto meno di controllare le compresenze delle specie in una medesima serra così da potere monitorare i vari paramentri in maniera cosciente. "Specializzarci" sarebbe in questo caso la parola chiave che dovrebbe guidare le nostre azioni. Ma che rompimento di scatole se uno non è portato verso quel tipo di approccio!
Io settorialmente faccio questo (né avrei la possibilità di fare differentemente) ma solo per quanto riguarda le epifite: Hylocereeae e Rhipsalideae alle quali, come preferite dell'harem, riserbo una locazione in casa dove posso offrire condizioni compatibili con le loro esigenze. Tuttavia mi rendo conto che queste attenzioni non sono sempre alla portata di tutti (anche ammettendo che lo desiderino). La varietà delle condizioni cui si riferiva Kaktengo è illuminante e sicuramente ci mostra anche la aleatorietà di un qualsiasi pio desiderio di offrire condizioni di vita possibili nella medesima serra.
Al di là della specializzazione (pur con tutti i suoi limiti) non so proprio come sia possibile risolvere i troppi problemi. Per quanto lo si possa desiderare, non si vive di solo amore. Dico anche che probabilmente questa ultima è la polare del nostro cammino. La specializzazione cosciente e matura è forse l'unico sbocco possibile verso ciò che altrimenti è condannato a rimanere un amore sconclusionato. Caray
Non ricordo chi, poco tempo fa, rispondeva alla domanda: "come si arriva ad avere collezioni così ampie?" dicendo che si comincia con poche, poi magari si punto su qualche genere specifico... alla fine si prende di tutto e di più... come dire: l'appetito vien mangiando.
Certo che bisogna poi gestire le piante in maniera oculata, viste le esigenze diverse che hanno i vari generi e cì aiuta l'esperienza acquisita sul campo, con le info che raccogliamo, con gli errori, con i successi
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