La frequenza delle bagnature dipendi da vari fattori, come anche nei bonsai presumo! I fattori sono: tipo di composta, capienza del vaso, esposizione. Quindi, una pianta grande, in vaso grande con una buona percentuale organica della composta, esposta a mezz'ombra va bagnata sicuramente meno di una in un piccolo vaso, con composta prevalentemente minerale e al sole. Questo è solo un paragone anche piuttosto semplicistico, ma ti assicuro che nn è difficile regolarsi. Poi ci sono diverse eccezioni, ma si parla di piante non comuni come ad es. Discocactus e Uebelmannia.
Io faccio così: alla ripresa vegetativa do un goccino di acqua e torno a bagnare, poco, dopo 10/15 gg (qui da me la primavera arriva tardi e poco alla volta), via via aumento le frequenza, e anche la quantità, fino ad arrivare a ogni 4-5 gg per i vasi piccoli, ogni 7-10 per i vasi più grandi. Se ho dei dubbi, aspetto ancora un paio di gg e/o soppeso il vaso tra le mani. Comunque si può star tranquilli, se una pianta è ben coltivata, in un composto adeguato, regge tranquillamente sia una bagnata di troppo che una di meno, nella bella stagione.
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Inviato: Ven 04 Dic 2009, 10:42 Oggetto:
insert-coin Ven 04 Dic 2009, 10:42
Claudio.cal ha scritto:
La frequenza delle bagnature dipendi da vari fattori, come anche nei bonsai presumo! I fattori sono: tipo di composta, capienza del vaso, esposizione. Quindi, una pianta grande, in vaso grande con una buona percentuale organica della composta, esposta a mezz'ombra va bagnata sicuramente meno di una in un piccolo vaso, con composta prevalentemente minerale e al sole. Questo è solo un paragone anche piuttosto semplicistico, ma ti assicuro che nn è difficile regolarsi. Poi ci sono diverse eccezioni, ma si parla di piante non comuni come ad es. Discocactus e Uebelmannia.
Io faccio così: alla ripresa vegetativa do un goccino di acqua e torno a bagnare, poco, dopo 10/15 gg (qui da me la primavera arriva tardi e poco alla volta), via via aumento le frequenza, e anche la quantità, fino ad arrivare a ogni 4-5 gg per i vasi piccoli, ogni 7-10 per i vasi più grandi. Se ho dei dubbi, aspetto ancora un paio di gg e/o soppeso il vaso tra le mani. Comunque si può star tranquilli, se una pianta è ben coltivata, in un composto adeguato, regge tranquillamente sia una bagnata di troppo che una di meno, nella bella stagione.
Bene! Grazie per le istruzioni! Ho letto l'interessante guida sul rinvaso...che mondo strano quello delle cactacee: ogni altro tipo di pianta morirebbe, se lasciata a radici nude per una settimana (come avviene quando si elimina la torba impiegando il getto d'acqua)!
Ho letto inoltre dell'incredibile quantità di diversi substrati da utilizzarsi per i rinvasi...pensavo invece che esistesse un composto universale (e più comodo) per le cactacee!
Ciao
La loro capacità di sopravvivere fuori dal substrato dipende principalmente dalla loro capacità di immagazzinare grandi quantità di acqua.
Il discorso composte è ricco e variegato, ma fatte le dovute eccezioni, puoi adottare quella che secondo te va meglio e utilizzarla universalmente.
Registrato: 03/12/09 08:51 Messaggi: 194 Residenza: Valle d'Aosta
Inviato: Ven 04 Dic 2009, 11:31 Oggetto:
insert-coin Ven 04 Dic 2009, 11:31
Claudio.cal ha scritto:
Ciao
La loro capacità di sopravvivere fuori dal substrato dipende principalmente dalla loro capacità di immagazzinare grandi quantità di acqua.
Il discorso composte è ricco e variegato, ma fatte le dovute eccezioni, puoi adottare quella che secondo te va meglio e utilizzarla universalmente.
Non mancherò di chiedere altre informazioni in occasione del rinvaso! Curiosità: tu usi substrati specifici per le singole varietà o uno di tipo universale?
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Inviato: Ven 04 Dic 2009, 11:43 Oggetto:
ange Ven 04 Dic 2009, 11:43
Non ti fasciare la testa per quanto riguarda il terriccio da usare, presumo che tu abbia visto le schede sulle varie composizioni e abbinamenti, secondo me, saranno senz'altro il top per una coltivazione corretta, ma c'è da impazzire.
Io uso una composta unica con qualche piccola variante e mi sono sempre trovato bene, coltivo cactacee da circa 30 anni.
Credo che la maggior parte degli amici del forum segua questa pratica, comunque aspetta pareri più autorevoli del mio, ciao.
_________________ Enzo.
" meglio tacere e sembrare stupidi, che aprire bocca e togliere ogni dubbio" (Confucio)
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Inviato: Ven 04 Dic 2009, 12:24 Oggetto:
insert-coin Ven 04 Dic 2009, 12:24
ange ha scritto:
Non ti fasciare la testa per quanto riguarda il terriccio da usare, presumo che tu abbia visto le schede sulle varie composizioni e abbinamenti, secondo me, saranno senz'altro il top per una coltivazione corretta, ma c'è da impazzire.
Io uso una composta unica con qualche piccola variante e mi sono sempre trovato bene, coltivo cactacee da circa 30 anni.
Credo che la maggior parte degli amici del forum segua questa pratica, comunque aspetta pareri più autorevoli del mio, ciao.
Sì...ho letto l'argomento, ma mi è sembrato troppo tecnico, come dici tu da impazzire! Più precisamente che tipo di materiali utilizzi? Grazie per le info!
Per rispondere alla tua domanda: le mie composte prevedono lapillo, pomice e/o pozzolana, akadama e terriccio. Le proporzioni variano in base al tipo di pianta. Per farti un esempio: per le messicane (astrophytum, Ariocarpus, Lophophora etc ) uso pochissimo terriccio, mentre ad es per gli echinopsis e altri generi similari, l'organico e il minerale si equivalgono (qui l'akadama non la uso, mi semnra sprecata). Le succulente non cactacee invece hanno normalmente 2/3 di ornganico e 1/3 di minerale.
Tendo a non usare ghiaietto (mi pare che appesantisca la composta), nè sabbia (non riesco a trovarla se non finissima e non va bene). Come parte organica ho sempre usato la terra dell'orto, di natura piuttosto argillosa. Ultimamente, dovendomi trovare a fare a dei rinvasi e impossibilitato a prelevare terra dall'orto (per via della pioggia) sto provando ad utilizzare il terriccio della VigorPlant per cactus, vendendo che molti lo usano e ci si trovano bene.
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Inviato: Ven 04 Dic 2009, 12:41 Oggetto:
insert-coin Ven 04 Dic 2009, 12:41
Claudio.cal ha scritto:
Per rispondere alla tua domanda: le mie composte prevedono lapillo, pomice e/o pozzolana, akadama e terriccio. Le proporzioni variano in base al tipo di pianta. Per farti un esempio: per le messicane (astrophytum, Ariocarpus, Lophophora etc ) uso pochissimo terriccio, mentre ad es per gli echinopsis e altri generi similari, l'organico e il minerale si equivalgono (qui l'akadama non la uso, mi semnra sprecata). Le succulente non cactacee invece hanno normalmente 2/3 di ornganico e 1/3 di minerale.
Tendo a non usare ghiaietto (mi pare che appesantisca la composta), nè sabbia (non riesco a trovarla se non finissima e non va bene). Come parte organica ho sempre usato la terra dell'orto, di natura piuttosto argillosa. Ultimamente, dovendomi trovare a fare a dei rinvasi e impossibilitato a prelevare terra dall'orto (per via della pioggia) sto provando ad utilizzare il terriccio della VigorPlant per cactus, vendendo che molti lo usano e ci si trovano bene.
Grazie mille per la risposta!
Considerato che mi concentrerò prevalentemente sulle cactacee "robuste" consigliatemi (sperando di trovarle senza grosse difficoltà), potrebbe essere un'idea impiegare 1/3 pomice, 1/3 lapillo e 1/3 terriccio specifico per cactacee?
Mi sembra una composta perfetta per il tipo di piante che vuoi andare a coltivare.
Per gli echinopsis ti suggerirei anche di aumentare un po' la quantità di organico, sembrano gradire composti un po' più ricchi.
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Inviato: Ven 04 Dic 2009, 13:54 Oggetto:
insert-coin Ven 04 Dic 2009, 13:54
Claudio.cal ha scritto:
Mi sembra una composta perfetta per il tipo di piante che vuoi andare a coltivare.
Per gli echinopsis ti suggerirei anche di aumentare un po' la quantità di organico, sembrano gradire composti un po' più ricchi.
Ottimo! Per organico intendi il terriccio per le cactacee di cui ho parlato? Inizio a prenderci gusto...magari già domani mi regalerò qualche piantina, purché io riesca a trovarle delle varietà che mi interessano!
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