Inviato: Mar 30 Giu 2009, 20:14 Oggetto: [Ferocactus pilosus]
cactofilo Mar 30 Giu 2009, 20:14
FEROCACTUS PILOSUS
Questa specie è molto bella e colorata, con spine radiali simili a capelli
bianchi, che contrastano con le bellissime spine centrali rosso brillante,
e quando appaiono i fiori gialli e rossi, l'intera pianta sembra come
andare a fuoco.
Le piante crescono nelle Canary Island in ideali condizioni per lo sviluppo
di forti spine.
Può fiorire alla misura di 25 cm. di diametro e altezza, se gli vengono
date adeguate condizioni climatiche.
E' uno dei più grandi di questo genere, facendo corpi individuali
discretamente larghi, ma più che altro si nota perche in habitat naturale
cresce in gruppetti, che uniti fanno circa 3 metri di diametro.
E' descritto come solitario o che cresce in gruppetti, con corpi alti fino a
3 metri, 50 cm di diametro, con costolature da 13 a 20.
Ha numerose spine radiali simili a capelli bianchi, sebbene queste siano
qualche volta assenti.
Ci sono 6 o 12 spine centrali, lunghe 50mm forti, solitamente rosse
(ma ci sono anche piante con spine gialle), più o meno dritte.
I fiori sono dal giallo al rosso, a forma di tazza, lunghi 4 mm
larghi 25mm, i petali rimangono più o meno eretti, gli stigmi sono gialli.
I frutti sono ovoidali, gialli lunghi da 30 a 40 mm, coperti con brattee
rotonde, carnose e acide, (commercializzate come per i limoni).
I semi sono lunghi 1,75 mm, marrone scuro.
Il nome preferito da Unger è Ferocactus Piliferus, e quota la descrizione
di Lemaire ex Ehrenberg del 1848, che predata la prima valida
descrizione di Echinocactus pilosus di 2 anni.
Ma Taylor rifiuta questo nome, giudicandolo inadeguato, e visto che
Ferocactus pilosus è più usato come nome, viene favorito.
Questo nome ha precedenti come Ferocactus stainesii che è un nome
alternativo a questa specie, ma che è stato invalidato a partire dal
1922. Ferocactus stainesii è anche utilizzato (non correttamente)
come variante di Ferocactus pilosus in cui mancano le spine radiali;
comparando la descrizione dei 2, di Britton e Rose, si vede come il
primo differisce dal secondo nelle costolature più distanziate,
le areole più separate, le spine di colore più cupo, più numerose,
qualche volta curvate, due di loro appiattite, e i capelli bianchi.
Riportato dagli stati Messicani di San Luis Potosì ( Est di San Luis Potosì
Guadalcazar crossing, Huizache, Bonita, Zaragoza de Solis,
La Jolla, Ciudad Maiz, Matehuala, Catorce), Zacatetcas ( Concepcion
del Oro, Cedros), Durango (Cerro Viznaga vicino San Bartolo),
Nuevo Leon (Ascension, Aramberri, Escondido, San Roberto, tra
Santillo e Nuncio), Coahuila ( sulla strada tra Santillo e Nuncio, Viesca,
Parras, Ramon Arispe, Carneros, Saltillo, Sierra de Parras, Jimulco),
Tamaulipas ( Lano de los Azua ); solitamente in terreni sabbiosi e
piatti, a 1200-2400 metri di altitudine. E' una specie diffusa.
SINONIMI: Echinocactus piliferus; Echinocactus pilosus;
Echinocactus pilosus v. pringlei; Echinocactus pilosus v. stainesii;
Ferocactus piliferus; Ferocactus piliferus v. flavispinus;
Ferocactus piliferus v. stainesii, Ferocactus pilosus v. stainesii;
Ferocactus pringlei; Ferocactus stainesii;
Ferocactus stainesii v. haematacanthus;
Ferocactus stainesii v. pilosus; Ferocactus stainesii v. pringlei.
SEZIONE: Ferocactus
GRUPPO: Ferocactus robustus
 
Foto del Ferocactus pilosus presa dal libro FEROCACTUS  
Foto del Ferocactus pilosus presa dal libro FEROCACTUS
L'ultima modifica di cactofilo il Lun 27 Lug 2009, 20:54, modificato 2 volte
Sembra un grande melone blu-verde con le spine, questa pianta, che
cresce velocemente, ha costolature ampie e prominenti.
Le spine sono inusuali e poco "feroci" e la pianta ha il corpo più visibile
della maggior parte dei Ferocactus.
In coltivazione ci mette un bel po a fiorire, e sembra aver bisogno di
25-30 cm di diametro per questo, ma ne vale la pena a causa dei
bellissimi fiori gialli che contrastano con gli stami rossi.
Il corpo relativamente poco protetto dalle spine, è soggetto a pericolo
di danneggiamento dalle spine delle piante vicine, e quindi ci vuole molta
cura a posizionarlo all'interno di una collezione di Ferocactus.
Lindsay descrisse questa specie nel 1942 come una varietà di
Ferocactus alamosanus (var. platygonus) ma ora si utilizza questa
descrizione per la specie a se. Nessuna descrizione più vecchia è
dettagliata come quella di Lindsay.
Lo descrisse come solitario, alto fino a 1 metro, 40 cm di diametro
(Taylor disse 50 cm), ma anche più piccolo solitamente, globulare o
leggermente cilindrico, con 13 costolature, qualche volta di più nelle
piante più larghe (Taylor disse fino a 25).
Ci sono solitamente da 3 a 8 spine radiali, lunghe da 25 a 45 mm,
leggermente appiattite.
L'unica spina centrale è lunga fino a 75 mm, dritta.
I fiori sono verde chiaro-gialli, lunghi 45 mm, ampi 35 mm, stigmi
gialli.
I frutti sono ovoidali, gialli, lunghi 40 mm, di diametro 30 mm, con
ampie brattee. I semi sono marroni scuri o neri, lunghi 3 mm
larghi 2 mm.
Riportato dagli stati messicani di Sonora (Guirocoba, Est di Alamos,
sulle pendenze ovest di Sierra Tarahumara, Sierra Alamos,
Taymuco, Sierra Canela vicino a San Bernardo; da Chihuahua ( Villa
Humada a 1200 metri di altitudine, La Bufa/Rio Batopilas);
da Sinaloa (nelle aride foreste spinose subtropicali o nelle alte pinete,
San Bernardo, Sierra Canela, Durango (nel'est); a 1150-1800 metri
di altitudine.
SINONIMI: Echinocactus Pottsii; Ferocactus alamosanus v. platygonus;
Ferocactus guirocobensis.
SEZIONE: Ferocactus
GRUPPO: Ferocactus pottsii
 
Foto del Ferocactus pottsii presa dal libro FEROCACTUS
L'ultima modifica di cactofilo il Lun 27 Lug 2009, 20:52, modificato 1 volta
Inviato: Sab 04 Lug 2009, 21:17 Oggetto: [Ferocactus recurvus]
cactofilo Sab 04 Lug 2009, 21:17
FEROCACTUS RECURVUS
Taylor nel suo trattato sul genere abbandonò questa tassonomia per
mancanza di caratterizzazione, rifiutando la neo-caratterizzazione di
Lindsay, e considerandolo come sussidiario del Ferocactus latispinus,
adottando poi il nome di Ferocactus latispinus v. spiralis, recentemente
modificato in Ferocactus latispinus ssp. spiralis.
Ma questa versione non ha guadagnato terreno nei seguenti 20 anni,
e molte altre autorità del genere, i collezionisti anche, hanno seguito
Lindsay e mantenuto il nome di Ferocactus recurvus, Unger andò un
passo oltre mantenendo il Ferocactus recurvus come specie e riducendo
il Ferocactus latispinus come sua sottospecie.
Gli autori del libro (FEROCACTUS 2005) avendo visto questa specie e il
Ferocactus latispinus in habitat naturale, pensano che vi siano sufficienti
differenze nella forma del corpo, nelle spine, nei fiori e nei luoghi di
ritrovamento, per tenere le due specie separate.
Inoltre hanno riconosciuto la varietà greenwoodii di Charlie Glass
come sottospecie.
Ferocactus recurvus ssp. recurvus
In coltivazione il Ferocactus recurvus è una pianta con belle spine fin
dalla tenera età, ma niente a che vedere con le larghe spine del
Ferocactus latispinus, e fin dai primi mesi si mostra più elongato
rispetto a quest'ultimo.
Le piante viste in habitat sono più alte che larghe e crescono spesso
in terreni spogli e sabbiosi.
E' stato descritto come globoso o piatto-globoso (questo ad alte altitudini
a Oaxaca, a circa 2440 metri, fino ad essere leggermente cilindrico,
anche colonnare a basse altitudini nella valle di Tehuacan, circa
140 metri), alto 40 cm (ma anche fino ad un metro), e 35 cm di
diametro, con costolature da 13 a 16, spesso spiralizzato.
Ci sono da 5 a 7 spine radiali, resistenti, e 4 spine centrali, la più bassa
lunga 60 mm, ampia 7 mm, piuttosto piatta ma non come quelle del
Ferocactus latispinus, a forma di flauto e con scanalature ampie.
I fiori ( in inverno o in primavera in habitat) sono lunghi 50 mm,
ampi 25 mm, bianchi con strisce in mezzo al petalo di colore rosa o
rosso. I frutti sono cilindrici, viola (Lindsay ha detto anche gialli),
lunghi da 50 a 80 mm, 20 mm di diametro, succosi, coperti con brattee
spiralizzate, dure e triangolari.
I semi sono lunghi circa 1,25mm, ampi 0,6 mm, marrone scuro o
nero-brillante.
Riportato dagli stati messicani di Puebla (Zapotitlan de Salinas vicino
a Tehuacan, Tecomavaca, Colonia San Martin, Coxcatlan, La Collina,
Tehuitzingo, La Canada, Tehixtla, Esperanza, El Riego, Tehuacan,
Acatlan, El Papayo, Mesquipetec, Tecocoyuca, Xuchiapa vicino a
Izucar de Matamoros, Santa Ana Zapotitlan) e Oaxaca (Sierra Mixteca,
Nord e Sud di Huajuapan, Sud di Tlacalula, vicino Tehuantepec,
San Josè Lachiguiri, Teotitlan, Mitla, Matatlan, Cuicatlan, Totolapan,
Tamazulapan, Tecomavaca, Chazumba, Nieves, Rio Saldo, San Martin,
Tomellin, Sierra Mixteca, Tilapa, Barranca, Ixcatlan), in terreni piatti
e sabbiosi a basse altitudini, ma anche sulle montagne, da 1400 a
2500 metri di altitudine.
Taylor non riconosce questa tassonomia nel CITES Cactaceae Checklist
(1999), sebbene abbia approvato questa come varietà del Ferocactus
latispinus.
Essendo stato visto nella località del type dal suo scopritore Charlie
Glass, e notato con entusiasmo nella sua apparenza distinta da quella
del type, gli autori del libro (FEROCACTUS 2005), sono felici di riconoscerla
come una sottospecie.
Ispirati dall'"occhio" di Charlie Glass verso questa specie, hanno visitato
la sua area di ritrovamento nell'autunno 2003, per poterlo vedere in fiore.
Questa sottospecie è molto diffusa nella strada da Oaxaca a Nejapa de
Madero, così come nel paesaggio circostante che va verso il villaggio di
San Josè Lachiguiri, la località del Type del Ortegocactus macdougallii.
Con grande sorpresa è stato trovato anche piantato di fronte ad una
stazione petrolifera, dove un ragazzo locale ha entusiasticamente
raccontato che è una pianta popolare in quell'area e che viene usata
per la produzione di caramelle.
Praticamente viene tolto il nucleo dalle piante più grandi, la parte soffice
interiore viene tagliata a cubetti e impregnata di zucchero per formare
una caramella. Fortunatamente sembra esserci un 'abbastanza
numerosa popolazione per far fronte alla predazione locale, che
privilegia fortunatamente le piante mature, che sono in grado di
dar vita a nuove piante prima di esser "ridotte" in caramelle...
Come sperato, le piante erano in fiore e sono stati abbagliati dal mistero
del colore del fiore, descritto come "una stella gialla", a differenza del
colore rosa pallido del fiore del type.
A Mary McLenahan, che gli accompagnò a questo sito, fu chiesto
come avrebbe descritto il colore di questi fiori, e la sua risposta fu
accurata ed appropiata: giallo pallido e vitreo, la gola dei fiori è come
quella del Type, rosa-viola scuro. Sicuramente Charlie avrebbe
approvato questa descrizione.
E' stato descritto come sub-globoso, alto fino a 10 cm, 16 cm di
diametro, con 13 costolature, verdi e acute, ma larghe alla base.
Spine rotonde, di spessore più o meno uguale, ambrate o rosso pallido,
una centrale, lunga 4 cm, curvata giù all'apice, rosso-vinaccia in
gioventù, apice giallo, discendente, occasionalmente appiattito
lateralmente; 3 spine sub-centrali, lunghe da 2,5 a 3 cm, dritte,
giallo-rossicce, che stanno sopra alle 4 o 5 radiali ( con spine-ghiandola
occasionalmente larghe , a forma di punteruolo) lunghe da 1,5 a 2,5 cm
semierette, giallo traslucido, la più bassa rossa.
I fiori sono giallo-paglia, lunghi 6 cm, ampi 3 cm, campanulati, i lobi
degli stigmi gialli. I frutti sono globosi, lunghi e larghi fino a 25mm, da
verdicci a bronzei, coperti con brattee gialle o marroni, spiralizzati.
I semi sono descritti come molto piccoli, rosso-marroni, lunghi 1,5 mm
nero brillante.
Riportato dallo stato Messicano di Oaxaca (Nejapa Valley, Highway 190,
KM 637 : sud-est Oaxaca, nelle valli di Totolapan e Nejapa, sopra
circa 35 Km; tra Tehuantepec e Oaxaca city su terreni calcarei in
campagne semi-ombrose, est di Mitla) a circa 1400 metri di altitudine.
SINONIMI: Ferocactus latispinus v. greenwoodii,
Ferocactus recurvus v. greenwoodii.
SEZIONE: Bisnaga
GRUPPO: Ferocactus latispinus
 
Foto del Ferocactus recurvus ssp. greenwoodii presa dal libro FEROCACTUS
L'ultima modifica di cactofilo il Lun 27 Lug 2009, 21:03, modificato 1 volta
Questa specie cresce in habitat su terreni piatti e in aree calcaree,
formando gruppi di 1 metro di altezza e fino a 5 metri di diametro.
Questi Ferocactus sembrano poter vivere in terreni pieni di aridità
grazie al loro grosso volume.
In coltivazione necessita di un po di calore extra in inverno, per fermare
i segni marroni che si sviluppano sugli apici delle costolature, questa è
una specie che ha la brutta abitudine di sviluppare queste macchie
marroni attorno la base dei corpi; il migliore trattamento per combatterle
è di rinvasare le piante regolarmente e farle crescere velocemente;
cominceranno a pollonare al raggiungimento di circa 8 cm di diametro.
Le piante in coltivazione non fioriscono facilmente.
E' stato descritto come pollonante , forma enormi gruppi alti 1 metro,
e 5 metri di diametro, la parte visibile dei corpi è più o meno globosa,
fino a 10 cm di diametro, verde, con 6 costolature acute.
Ci sono da 10 a 14 spine radiali, fini e simili a setole, bianche, e da
4 a 7 più forti spine centrali, dritte o leggermente curvate, angolate
o appiattite, rosso-marroni.
I fiori sono gialli, con qualche petalo rosso, ampi e lunghi da 30 a 40 mm
stigmi rossi. I frutti sono gialli lunghi da 20 a 30 mm, 20 mm di diametro,
con brattee ampie, separate ampiamente, succose.
I semi sono lunghi 1,5 mm neri.
Riportati dallo stato Messicano di Puebla, specificatamente da
Tlacotepec, Tehuacan, Tecamachalco, Cacaloapan, Zapotitlan de Salinas;
su aree calcaree, a 1500-2100 metri di altitudine.
SINONIMI: Echinocactus robustus
SEZIONE: Ferocactus
GRUPPO: Ferocactus robustus
 
Foto del Ferocactus robustus presa dal libro FEROCACTUS
L'ultima modifica di cactofilo il Lun 27 Lug 2009, 21:05, modificato 1 volta
Inviato: Mer 08 Lug 2009, 20:48 Oggetto: [Ferocactus schwarzii]
cactofilo Mer 08 Lug 2009, 20:48
FEROCACTUS SCHWARZII
Questa specie in gioventù ricorda l'Echinocactus grusonii, particolarmente
per la sua apparenza fortemente tubercolata, ma con spine meno
prominenti. Dopo circa 4 anni le costolature cominciano a svilupparsi e
la pianta assume un colore verde più scuro.
Il colore verde scuro del corpo, le costolature fortemente spigolose,
e i fiori gialli, fanno di questa pianta una delle specie più attraenti da
coltivare.
In coltivazione i fiori si possono vedere su piante a partire dai 12 cm di
diametro.
E' stato descritto da Lindsay in onore di Fritz Schwarz, che l'ha scoperto
sulle montagne dello stato Messicano di Sinaloa, e l'ha portato con se
a crescere nel suo giardino di San Luis Potosì.
A dire il vero Schwarz l'aveva già chiamato così e Lindsay non vedeva
ragioni di confondere le idee cambiando nome, nella sua descrizione
formale sull'US journal. Egli fotografò la pianta della collezione di
Schwarz, che era di una considerevole misura e mostrava i boccioli
dei fiori; fotografò anche una pianta più giovane che mostrava
chiaramente i caratteri così attraenti di questa specie.
Lindsay lo descrisse come solitario, globoso, generalmente ellittico
o ovoidale, alto fino a 80 cm, di diametro 50 cm., verde scuro costolature
da 13 a 19, acute, arrotondate in gioventù, le areole più o meno fuse
insieme. Ci sono da 1 a 4 spine, più radiali che centrali, qualche volta
nessuna o fino a 5, più numerose in gioventù, lunghe da 5 a 55 mm.
I fiori sono gialli, lunghi 50 mm, larghi 40 mm, con stigma gialli.
I frutti sono lunghi 15 mm, di diametro 12 mm, violetti, succosi.
I semi sono neri e brillanti, lunghi 1,5 mm larghi 1 mm.
Riportato dallo stato messicano di Sinaloa, nella parte Nord e in quella
centrale, tra Rarcho del Padre e Rio Sinaloa, Bacuberito, Cerro Colorado
vicino a Cofradia, 48 Km ad est di Cullican; a 30-200 metri di
altitudine.
SEZIONE: Bisnaga
GRUPPO: Ferocactus glaucescens
 
Foto del Ferocactus schwarzii presa dal libro FEROCACTUS
L'ultima modifica di cactofilo il Lun 27 Lug 2009, 21:08, modificato 1 volta
Questa è una specie raccomandabile a chiunque, poichè cresce poco
e fiorisce già alle prime stagioni della sua crescita, a circa 5 anni da
seme e a circa 10 cm di diametro; anche quando è completamente
cresciuta è una delle piante più piccole del genere Ferocactus.
Sebbene variabile nel colore dei fiori da giallo-verde a verde, esso
aggiunge un tono di colore particolare alla collezione.
Ferocactus viridescens ssp. viridescens
Questo, il type, è stato descritto come solitario o occasionalmente a
gruppetti, alto fino a 30 cm. (ma spesso a crescita lenta), e di 30 cm.
di diametro, ma è stato riportato qualche esemplare di popolazioni
interne più grande, alto fino a 1,3 metri, di diametro 40 cm.
( gli autori del libro (FEROCACTUS, 2005), non hanno mai visto queste
piante più grandi nè in habitat nè in coltivazione, e immaginano che
ci sia una certa confusione con la sottospecie Littoralis, che è più
grande e più spinosa; Nigel Taylor tuttavia è dell'opinione che queste
piante più larghe possano avere una connessione con il Ferocactus
gracilis). I corpi sono depresso-globosi oppure cilindrici, con costolature
da 13 a 25 (occasionalmente fino a 30), ottuse e qualche volta
tubercolate (specialmente nelle piante giovani).
Ci sono da 8 a 15 (fino a 19) spine radiali, alcune affusolate, simili
a setole, alcune più forti e incrociate con le spine centrali.
Ci sono 4 (fino a 9) spine centrali, qualcuna curvata ma non uncinata,
la più larga in alto e la più bassa sono appiattite, ampie fino a 5 mm,
giallicce o rossicce, tendenti al grigio nella vecchiaia. I fiori sono
verdicci, qualche volta con una striscia rosso-scura centrale, appaiono
in habitat in primavera, lunghi 50mm, ampi 60mm, stigmi gialli.
I frutti sono lunghi 35mm, di diametro 25mm, prima rossi o verdi,
quando maturano di un giallo chiaro, con brattee sparse, a forma
di semiluna, carnose, che diventano trasparenti. I semi sono neri,
lunghi fino a 1,5 mm, ampi 1 mm.
Riportato dagli Usa, California, vicino San Diego, Escondido,
Torrey Pines, Mission Hills, Otay, tra Otay e San Ysidro, Coon Ranch,
Cabrillo National Monument a Point Loma; dal Messico, Baja California,
vicino San Quintin; su colline rocciose o aree piatte sabbiose con erba,
vicino alla costa o nelle zone interne, a 10-400 metri di altitudine.
Pur rispettandola, non condivido assolutamente la tua decisione. Temo che alla fine chi ne farà le spese sarà qualche povero fero finito nelle mani di persone che non potranno più contare sui tuoi preziosi consigli
_________________ I popoli non dovrebbero aver paura dei propri governi, sono i governi che dovrebbero aver paura dei popoli ("V for Vendetta" da Thomas Jefferson)
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