Sono belle piante, concordo! Ma io non ho nessun merito, visto che le ho con me solamente da settembre 🤔😆. Ora continuerò ad accudirle al mio meglio, per farle vivere tanti altri anni. E si Andrea, possono vivere 50 anni e passa!
Massimo, da quello che ho capito io, la pianta non poteva essere classificata, senza un'ombra di dubbio. Microondas si riferisce alla posizione della pianta di cui io ora sto curando due successori.
Una gran confusione circonda Turbinicarpus schmiedickeanus ssp. klinkerianus, Turbinicarpus schmiedickeanus ssp. schwarzii e Turbinicarpus schmiedickeanus ssp. macrochele var. polaskii.
I suddetti taxa sono spesso confusi tra loro, principalmente vengono confuse le piante di Charco Blanco a San Luis Potosi,che appartengono a Turbinicarpus schmiedickeanus ssp. klinkerianus , con Turbinicarpus schmiedickeanus ssp. schwarzii.
Microondas, se così si può dire, è uno dei tanti nomi commerciali/sinonimi di klinkerianus.
Si può approfondire su questo testo (in tedesco) http://mein-kaktusblog.blogspot.com/2012/07/das-wirrwarr-um-turbinicarpus.html?m=1
Che casino 😂
Effettivamente non è facile riconoscere queste tre specie.
Su una rivista ho letto un articolo molto interessante a riguardo e appena ho tempo cerco di recuperarla e postarlo qui visto che se ne sta parlando.
Microondas, però, più che un nome commerciale è la località di provenienza della pianta.
Quando non si riesce ad identificare con precisione una pianta si usa l'abbreviazione sp. (o spec.) al posto della specie, seguendo poi con l'indicazione dei dati località.
In questo caso, quindi, sarebbe Turbinicarpus sp., Microondas, SLP
_________________ "Chi muore in una battaglia che non è la sua non sarebbe mai dovuto nascere"
anche io lo leggerei volentieri, se non è in tedesco ...
oh beh, al limite potrei farmelo tradurre da una giovane, bella e simpatica ragazza svizzera 🇨🇭
_________________ Ciao
Sergio
'Scuse me while I kiss the sky ...
Quelle che seguono sono informazioni tratte dalla rivista Turbi-Now.
Purtroppo è in lingua tedesca, ma fortunatamente ogni numero contiene un riassunto in inglese.
E' una rivista davvero molto interessante.
Grazie ad un amico sono riuscito a recuperare i numeri dal 1996 al 2002 ma non sono riuscito a trovare nessuna informazione su eventuali numeri precedenti e/o successivi.
Se per caso sapete qualcosa fatemi sapere
Turbi-Now
n.5 del 1998
In questo numero si propone un riordino della tassonomia del complesso macrochele, con descrizione di una nuova sottospecie (T. macrochele ssp. frailensis) e l’invalidazione di una sottospecie precedentemente descritta (T. macrochele ssp. polaskii) che viene riqualificata come varietà di macrochele.
Inoltre vengono discussi nel dettaglio la distribuzione e l’habitat di queste tre piante.
Purtroppo, come dicevo, l’inserto in lingua inglese contiene solo un riassunto, mentre il resto della rivista è scritto in tedesco, per me incomprensibile.
Ad ogni modo, per quanto riguarda l’aspetto geografico, si dice che i gruppi macrochele, klinkerianus e schmiedickeanus sono tra loro facilmente distinguibili sulla base sia della distribuzione sia delle differenze tra gli stadi dei semenzali.
Verso sud, il complesso macrochele è separato da quello klinkerianus da una distanza di circa 60 km, mentre la distanza dal gruppo schmiedickeanus è di circa 45 km.
Allego la mappa di distribuzione che è riportata nell’articolo.
Gli autori dell’articolo riferiscono di aver trovato il tipico T. macrochele solo nei dintorni di S. Antonio.
Mentre T. macrochele v. polaskii nei pressi di La Bonita ha solo 1 o 2 spine, la maggior parte delle piante a nord ha da 2 a 4 spine.
Le due piante (macrochele e polaskii) mantengono le loro caratteristiche pure e facilmente distinguibili tra loro per lo più solo in queste due località (S. Antonio per la prima e La Bonita per la seconda).
Nel mezzo assistiamo ad una transizione di forme da quella settentrionale a quella meridionale.
L’areale di T. macrochele ssp. frailensis si estende da El Fraile a nord, proseguendo verso sud parallelamente all’areale orientale del gruppo macrochele/polaskii.
Ecco la mappa
 
_________________ "Chi muore in una battaglia che non è la sua non sarebbe mai dovuto nascere"
In questo numero si affronta il cosiddetto problema klinkerianus-macrochele.
Si considerano i seguenti taxa:
- T. macrochele;
- T. klinkerianus;
- T. schwarzii;
- T. polaskii.
Dato che la questione tassonomica è controversa, ai fini di questo articolo gli autori evitano di prendere posizione sulla corretta individuazione del rango di specie, sottospecie o varietà dei singoli epiteti, limitandosi a chiamarli taxa.
I sopraelencati taxa sono localizzati in due differenti aree che distano tra loro circa 60 km.
Nonostante ciò, in letteratura i taxa di queste due aree tendono ad essere confusi ed a volte classificati come sinonimi.
Al fine di valorizzare questa separazione geografica, proponiamo di unire i taxa della medesima area in aggregati, utilizzando volutamente un termine che non abbia implicazioni con la tassonomia o la nomenclatura.
Abbiamo quindi l’aggregato macrochele a nord con macrochele e polaskii, e l’aggregato klinkerianus a sud con klinkerianus e schwarzii.
Al momento conosciamo più di 30 popolazioni.
Stando alla nostra definizione, ogni comunità di Turbinicarpus che ricorre all’interno di una limitata area costituisce una popolazione.
Più popolazioni che formano una “propagation community” geografica (per vicinanza) e temporale (per simultaneità di fioritura), costituiscono una razza geografica.
Per poter tracciare una netta linea di separazione tra razze geografiche, è necessario conoscere molte di queste popolazioni individuali, la loro estensione, le interrelazioni geografiche e le caratteristiche della fioritura.
Anche le differenze morfologiche (forma e dimensioni del fusto, forma dei tubercoli, numero, forma e consistenza delle spine) contribuiscono a distinguere le razze geografiche.
Distribuzione
I 4 taxa sopra menzionati si trovano tutti nello stato di San Luis Potosi.
Ci riferiamo ai due taxa meridionali come “aggregato klinkerianus”.
Le popolazioni di questo aggregato iniziano vicino a Charco Blanco a sud, si estendono lungo l’autostrada MEX 57 con qualche interruzione e terminano 40 km più a nord all’intersezione di Huizache.
Klinkerianus si trova tipicamente tra i 1450 m (intersezione di Huizache) e i 1750 m (Nunez) sul livello del mare.
Il taxon schwarzii è situato nella parte sud dell’area dell’aggregato klinkerianus.
Il taxon polaskii, invece, appartiene decisamente all’aggregato macrochele.
Dall’intersezione di Huizache, l’autostrada MEX 57 va verso nord attraverso una pianura per 60 km quasi esatti.
L’area dell’aggregato macrochele inizia con le prime colline a Ovest.
La popolazione più meridionale ha la tipica forma emisferica di polaskii, come quelli che si trovano nel noto sito di La Bonita.
Le popolazioni di polaski si trovano tra i 1500 e i 1550 m di altitudine.
Da qui l’area dell’aggregato macrochele si estende per circa 30 km verso nord fino a Matehuala.
Le varie popolazioni seguono il corso della valle.
Macrochele cresce ad altitudini un po' superiori, tra i 1600 m e i 2200 m (El Fraile).
Ecco la mappa
 
_________________ "Chi muore in una battaglia che non è la sua non sarebbe mai dovuto nascere"
Da quello che mi risulta la rivista non viene più pubblicata, ho qualche pianta proveniente da Huizache che secondo una pubblicazione (sempre in lingua tedesca) hanno tutte in comune un piccolo fiore di colore giallo.
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