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Aguirre
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Inviato: Lun 24 Ago 2020, 23:46   Oggetto:
Aguirre Lun 24 Ago 2020, 23:46
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Urca ... dici sul serio? Quindi, il discorso che con la loro struttura l'azoto le indeboliribbe facendole crescere troppo in troppo poco tempo in questo caso non si applica?

E per la composta, allora? Anche qui si deve aumentsre la parte organica magari utilizzando un vaso extra large?

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cactus
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Inviato: Mar 25 Ago 2020, 1:24   Oggetto:
cactus Mar 25 Ago 2020, 1:24
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Mediamente quello che ho detto è valido per tutte le colonnari .... piante arboree.
La mia linea di pensiero è per concimazioni frequenti, a differenza di quello che si dice.

L'azoto non è bello con nessuna pianta in eccesso o cosi come in difetto, è l'elemento che pricipalmente regola lo sviluppo vegetale delle piante.

Ora prendi un Aztekium e un Ferocactus... Un Aztekium di 50 anni ha una struttura vegetale di qualche centimetro di diametro, mentre un Ferocactus può diventare alto come una persona. Mi sembra evidente che l'apporto di azoto nelle due piante non può essere lo stesso. Dando un concime con un titolo di azoto basso, in un terriccio per entrambi completamente minerali, avrai un Aztekuim bellissimo e un Ferocactus nano.

Sulle piante che crescono, in inverno per la primavera e in estate per l'autunno, metto del concime granulare ad alto titolo di azoto.

E' l'unico modo per vederle vegetare Intesa

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BobSisca
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Inviato: Mar 25 Ago 2020, 5:30   Oggetto:
BobSisca Mar 25 Ago 2020, 5:30
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Parole sagge Cactus, ci si prodiga nel consigliare i tipi di composta piú svariati ma a volte si dimentica che certe piante hanno bisogno di un apporto nutritivo maggiore, l'esempio da te riportato é doveroso. Spesso prima di acquistare una pianta ci si dovrebbe documentare di quali dimensioni raggiunge, una colonnare in vaso (non tutte) sará sempre un po' limitata nel suo sviluppo. Ultimo nella produzione di fiori e frutti oltre al nutrimento un'altro fattore importante é il clima, e spesso per quanti sforzi si possano fare noi "del nord" non potremo mai offrire quello "del sud".


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pessimo
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Inviato: Mar 25 Ago 2020, 8:19   Oggetto:
pessimo Mar 25 Ago 2020, 8:19
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BobSisca ha scritto:
... oltre al nutrimento un'altro fattore importante é il clima ...

Quoto l'affermazione, metterei come fattore determinante per lo sviluppo della pianta prima il clima e poi tutto il resto, nutrimento compreso.

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Aguirre
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Inviato: Mar 25 Ago 2020, 9:51   Oggetto:
Aguirre Mar 25 Ago 2020, 9:51
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Bello, sempre più interessante... direi che si sta sviluppando un thread sulla cura casalinga dei colonnari.

Ricapitolando: composta un po' più ricca con aggiunta di fertilizzante bilanciato a lento rilascio, vaso? ancora non siè parlato della dimensione del vaso ...

Io, penso che vada dimensionato anche in base alla zona: vogio dire, immagino che una pianta imponente e a crescita rapida abbia anche un apparato radicale di tutto rispetto. Il che mi farebbe propendere per un vaso extra large da subito ... però, tanta composta significa anche necessità di maggior tempo perché si asciughi, a maggior ragione se è più ricca del solito. Un conto è avere a disposizione un clima molto caldo e asciutto, un'altro è essere assediato dall'umidità dell'afa con anche solo meno di 30° . Oltretutto immagino che sarebbe buona cosa cambiare la composta ogni anno o giù di lì, quindi, tornando al mio caso. penso di utilizzare una via di mezzo, un vaso da 28 invece che da 35 ... e poi l'anno prossimo vedrò come procedere ...

Concordo con pessimo... il clima è il vero fattore limitante per lo sviluppo. Dubito che qui al nord i colonnari riescano a vegetare in inverno ... E' pur vero che Gianna in quel di Reggio Emilia ha raggiunto i tre metri (senza fiori e frutti però) ... la mia zona è un po' un via di mezzo: alto milanese e basso varesotto ... insomma, dentro comunque il catino dell'afa padana. Anche se ho spazio all'aperto per evitare del tutto l'acqua in inverno, non credo sia saggio lasciare un colonnare fuori come una echinopsis ... inverno mite, qui significa pur sempre temperatura intorno allo zero, se poi va male si scende anche a -8, -9 ...quindi in inverno la pianta soffrirà comunque e ben difficilmente vegeterà. E' tutto da vedere come la cosa si ripercuota sul suo ciclo naturale...

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Inviato: Mar 25 Ago 2020, 11:25   Oggetto:
sergio_radi Mar 25 Ago 2020, 11:25
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Quoto Aguirre: molto, molto interessante, soprattutto in prospettiva di un (a questo punto eventuale) futuro acquisto;
I colonnari mi hanno sempre affascinato, ma ripeto, il mio problema più grosso è la questione invernale;
Al momento ho solo questo Pilosocereus azureus, che ha raggiunto i 50 cm, ed è pertanto ancora gestibile.

 


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Inviato: Mar 25 Ago 2020, 11:32   Oggetto:
sergio_radi Mar 25 Ago 2020, 11:32
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ah, e un suo fratellino di 35 cm (mica che si offende) Sorriso

 


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Inviato: Mar 25 Ago 2020, 13:44   Oggetto:
Aguirre Mar 25 Ago 2020, 13:44
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Quindi ... anche la mia Eulychnia acida, che non sembra essere cresciuta dall'anno scorso, meriterebbe terriccio e fertilizzanti più ricchi e vaso più ampio?

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cactus
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Inviato: Mar 25 Ago 2020, 13:57   Oggetto:
cactus Mar 25 Ago 2020, 13:57
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Il vaso è sempre proporzionato alla pianta. Seguire lo sviluppo della pianta adattando alla sua crescita il vaso della giusta dimensione è un ottima scelta.

Il clima è fondamentale, e come dice Roberto, si tratta di scegliere cosa coltivare, chi è a sud può coltivare all'aperto Copiapoa, ma con i Pediocactus fa un pò di fatica.

Io a Roma faccio una gran fatica a tenere in piedi le semine di marzo fino a ottobre. Sono convinto che se avessi il clima di Amsterdam farei molto molto meglio.

Però non ci possiamo lamentare, tutto sommato il nostro clima ci permette, con un pò di sforzo, di far crescere qualsiasi cosa, anche piante molto ostiche. Paradossalmente, se vivessi nel deserto di Atacama non avrei una Copiapoa. Confused

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Inviato: Mar 25 Ago 2020, 16:43   Oggetto:
sergio_radi Mar 25 Ago 2020, 16:43
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Leggendo anche altri threads sul forum, ho visto che la dimensione del vaso è questione controversa; ma, per i colonnari in particolare, é corretto dire che si debba propendere per vasi leggermente più grandi per assecondare la crescita relativamente rapida delle piante?
(fatte salve le giuste precisazioni di cui sopra circa l'importanza prioritaria di clima e fertilizzazione);

@cactus: quale composizione suggerisci per un fertilizzante per colonnari?


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Inviato: Mar 25 Ago 2020, 18:27   Oggetto:
BobSisca Mar 25 Ago 2020, 18:27
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Definirei la scelta del vaso, come di moda oggi, un "Work in Progress", mano a mano che la pianta cresce il vaso si adatta ad essa. Perchè è il vaso che deve adattarsi alla pianta e non viceversa. In genere cactacee colonnari che arrestano la loro vegetazione dopo un cambio di vaso ed ovviamente substrato nuovo ripartono alla grande. Pur tuttavia bisogna anche essere consapevoli che di certe specie non si riuscirà mai a vederne la fioritura.


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cactus
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Inviato: Mar 25 Ago 2020, 18:34   Oggetto:
cactus Mar 25 Ago 2020, 18:34
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Le colonnari le nutro con il concime a lento rilascio degli alberi da frutto, ma non saprei dirti di più.

So che da quando li uso i pachycereus non so più dove metterli.

Sul vaso ci sono piante che lo gradiscono molto grande come i Trichocereus che quando hanno colonizzato il vaso si fermano, per il resto deve sostenere l'equilibrio della pianta l'importante è che abbiano le giuste concimazioni.

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