Personalmente apprezzo entrambe, sia quella in marna che quella in composta classica. Sono cresciute entrambe bene, poi fondamentali sono i gusti. Comunque non sono mai per gli estremismi... Anche la marna, di cui sono diventato grande estimatore, non mi sogno neanche di metterla in purezza, cioè al 100% nella composta. Sempre addizionata a pomice o breccino o quarzite ed un pò di terra di campo. Evito volentieri l'organico perchè non lo ritengo necessario e sopperisco con le sporadiche concimature ad eventuali carenze di nutrienti.
La componente marnosa contribuisce sicuremente a far crescere la pianta più naturale e meno gonfia, ma nel frattempo un pò di pomice evita la totale compattazione del terriccio (che si verificherebbe nel tempo) e trattiene un pò d'acqua rilasciandola gradualmente, così da evitare che la composta si asciughi in un giorno. Anche perchè sinceramente bagnare tutte le piante ogni settimana diventerebbe un impegno non da poco.
E non dimentichiamo la componente fine nella composta che contribuisce notevolmente allo sviluppo delle radici...provare per credere.
Salutoni.
Luca
Di questo argomento abbiamo parlato a lungo in passato e ovviamente ognuno ha la sua opinione e ognuno ha la sua composta ideale, proprio perché le condizioni possono variare e di molto, non è possibile generalizzare, sicuramente si commetterebbe un errore.
Mi pare che Gianni avesse già risposto, ma visto che l'argomento è ricicciato fuori vorrei chiarirmi le idee, la domanda che mi pongo è sempre la stessa: è possibile per una pianta vivere in condizioni ottimali, fiorire e riprodursi senza alcuna componente organica o quantomeno senza fertilizzazioni?
La componente organica influisce sulla fioritura e sulla produzione di frutti?
Perché questo è il punto: le piante che coltiviamo devono solo essere belle esteticamente e se possibile simili a quelle presenti in natura o dobbiamo cercare di coltivarle favorendo uno sviluppo, ancorché non conforme all'originale, che garantisca fioriture copiose e produzione di frutti?
Insomma l'unico scopo di una pianta in natura qual è? Riprodursi. L'estetica in natura è relativa, se non nei fiori come attrattori degli impollinatori, ora chi siamo noi per impedire tutto ciò?
Perché una pianta un cane o un gatto, dovrebbe essere bello secondo i nostri canoni, non ne hanno bisogno, il loro unico bisogno è quello di riprodursi e trasmettere i propri geni.
... sta quarantena mi sta facendo male, troppo tempo passato in serra ...
_________________ Eduardo
“Se non conosci il nome, muore anche la conoscenza delle cose.” Carl Nilsson Linnaeus
Purtroppo però, se ci pensi, al di fuori del contesto naturale una pianta deve essere bella secondo i canoni estetici, perché così attrae l'acquirente e poi viene riprodotta.
Se una pianta appare stentata, se ha una forma poco riuscita, spine brutte, fiori scarsi, ecc, è poco appetibile.
Ci siamo sostituiti alla selezione naturale.
È pur vero che collezioniamo le piante che più ci piacciono, e cerchiamo di aumentare continuamente il nostro piacere ed il nostro godimento cercando di far assumere loro le forme e l'aspetto che più ci aggradano... E ciò cambia naturalmente da coltivatore a coltivatore, come puoi vedere anche qui sul forum.
Comunque, tornando alla tua domanda, penso che in vaso sia possibile coltivare piante senza sostanza organica e concimazioni, l'ho anche fatto... Ma i risultati non erano dei migliori, almeno secondo i miei canoni!
Luca
Registrato: 28/03/13 17:03 Messaggi: 5346 Residenza: San Francisco, California
Inviato: Gio 09 Apr 2020, 21:19 Oggetto:
Gianni Gio 09 Apr 2020, 21:19
Riguardo agli elementi di cui una pianta ha bisogno, volevo fare 3 precisazioni:
1) gli elementi di cui le piante hanno bisogno possono essere tutti di origine inorganica, con un'eccezione: l'azoto. Quindi, in teoria, una pianta che cresce su un terreno 100% minerale avrebbe solo bisogno di una fonte di azoto, fornito tramite concimazione. Dico in teoria perche' bisogna che nel terreno minerale siano presenti tutti gli elementi necessari.
2) La parte organica ovviamente non fornisce solo azoto, ma anche ogni altro elemento. Pero' la parte organica puo' anche essere fonte di patogeni, e puo' favorirne la crescita. Puo' anche fornire troppi elementi nutritivi, in particolare appunto azoto, finendo per snaturare la crescita della pianta stessa.
3) Le piante sono loro stesse fonte di materia organica, tramite vari fenomeni, come ad es. perdita di radici o associazione con microorganismi del suolo. Cioe', quando una pianta rimane in vaso per 1 o piu' anni, anche se la composta originale era 100% organica, dopo non lo sara' piu', e la pianta puo' riciclare la parte organica proveniente da radici morte e microorganismi vari (incluse alghe che si formano sulla suerficie) che hanno colonizzato la composta. Questo significa che anche una composta 100% minerale dopo un periodo piu' o meno lungo non lo sara' piu'.
La mia conclusione personale e' che la parte organica, nelle mie condizioni di coltivazione e per le piante che coltivo, fa piu' male che bene. I patogeni che contiene o di cui favorisce la crescita fanno piu' danni di quanto siano i benefici di una fonte addizionale di azoto. Io mi trovo meglio mescolando vari substrati inorganici, come pomice, sabbia, quarzo, lapillo, etc.
Grazie Gianni per il chiarimento. Anche se sono certo che ognuno di noi continuerà a fare quello che ha sempre fatto se ottiene buoni risultati, però è sempre utile confrontarsi.
_________________ Eduardo
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