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angelo Prof


Registrato: 04/07/07 15:35 Messaggi: 3302
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Inviato: Gio 28 Apr 2016, 17:01 Oggetto:
angelo Gio 28 Apr 2016, 17:01
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Beppe, noto con piacere che anche tu la pensi al mio stesso modo.Se una pianta sopravvive a condizioni per noi umani apparentemente non consoni, tirando le somme, sarà quella che vivrà più a lungo di una cresciuta con criteri cosiddetti "commerciali o puramente estetici" dediti alla perfezione esterna. Sarà una mia filosofia di vita( e di salvaguardia della salute) ma quando vado all'ortofrutta e devi scegliere tra una mela perfetta e una con un..buchino non ho dubbi: scelgo la seconda poichè a mio parere , è quella che ha subito meno trattamenti fitosanitari e quindi con meno rischi apparenti per la salute. Stessa selezione con le piante. Ho notato che negli anni passati,qualche pianta colpita da un fungo, seppur con tutti i trattamenti specifici, se doveva andare, andava e non c'era null'altro da fare.
Belle o resistenti? Cè la faranno o no? E qui ci si rifà al vecchio proverbio latino: De gustibus non est disputandum
Non esiste un metodo di coltivazione assoluto ma solo tanti modi di farlo!
per continuare una discussione forse nuova in barba a tutte le regole o schemi di coltivazione.
Il leninghausii sotto è in un vaso di pietra di circa 50x30x40h. 1 solo foro di scolo ma non nel fondo bensì nel lato corto. Nessun drenaggio. Nessun substrato particolare anzi, per quel che mi è stato detto terra argillosa(la stessa del wild nature mista a sabbia, letteralmente sabbia di cava e non come spesso si cita la sabbia di fiume anche se con questo termine dovrebbe trattarsi della parte più sottile, e quindi asfittica per determinate piante.
Ebbene quel notocactus sta li' da almeno 15 anni a prendersi tutta l'acqua del cielo e d'estate fa anche gli extra: si sorbe innaffiature anche a distanza di alcuni giorni ma li non è mia la manutenzione e nonostante si pensi che è trattato in questo modo , fiorisce a più non posso e prolifica come non mai. é sbagliato? ,è una pianta facile possibile, è sbagliato coltivarla in questo modo: darsi, ma i fatti a queste condizioni cosiddette random , dicono il contrario.
Anni fa, agli inizi della mia avventura cactacee riuscii a far.. morire una pianta uguale che prosperava in condizioni simili. Il volermi ostinare a dargli un substrato a mio dire più idoneo, ha sortito l'effetto contrario.
 _________________ angelo |
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angelo Prof


Registrato: 04/07/07 15:35 Messaggi: 3302
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aloevera Master


Registrato: 08/02/15 12:53 Età: 75 Messaggi: 1998 Residenza: Pescara
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Inviato: Lun 06 Giu 2016, 14:02 Oggetto:
aloevera Lun 06 Giu 2016, 14:02
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Ottima sIstemazione per l'ombreggiatura estiva però non le vedi....  _________________ Mariantonietta |
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Giancarlo Prof

Registrato: 21/12/13 17:08 Età: 60 Messaggi: 4615 Residenza: Padova
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Inviato: Lun 06 Giu 2016, 14:26 Oggetto:
Giancarlo Lun 06 Giu 2016, 14:26
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quel terreno mi fa venire un senso di sete e rende l' idea dell' ambiente arido. _________________ giancarlo |
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angelo Prof


Registrato: 04/07/07 15:35 Messaggi: 3302
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Inviato: Lun 06 Giu 2016, 14:37 Oggetto:
angelo Lun 06 Giu 2016, 14:37
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è vero Mariantonietta ma finquando non avranno raggiunto una dimensione in grado di accettare il caldo estremo, dovranno cavarsela così. In compenso anche se non si vede in foto, hanno spine da paura i texensis. Gli altri invece preferiscono crogiolarsi.
Giancarlo, si, è un terreno che si asciuga troppo in fretta e fatica un po' a di idratarsi.Per fortuna le nostre amate di sete ne hanno poca anche se la preferiscono abbondante quando serve. _________________ angelo |
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Lupetta Prof


Registrato: 11/03/11 10:35 Età: 45 Messaggi: 5257 Residenza: Giulianova sul mare, Abruzzo
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Inviato: Lun 06 Giu 2016, 15:27 Oggetto:
Lupetta Lun 06 Giu 2016, 15:27
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Interessante la storia del leninghausii! Anch'io ho sottoposto il mio a simili condizioni di vita, solo che il terriccio è drenante. Sono tre anni che vive all'aperto sia d'inverno che d'estate (terrazzo esposto al sud) e sta benissimo. Lo stesso "trattamento" hanno circa una trentina di piante, per adesso nessuna ha mostrato segni di sofferenza dopo aver trascorso l'inverno a cielo aperto. Tutte nei vasi, non in piena terra. C'è da dire che dove abito io d'inverno raramente si scende sotto i 3-4 gradi. _________________ "Come faccio a sapere se mi posso fidare di qualcuno?" -"Se abbaia è affidabile al 100%!" |
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angelo Prof


Registrato: 04/07/07 15:35 Messaggi: 3302
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Inviato: Lun 06 Giu 2016, 18:25 Oggetto:
angelo Lun 06 Giu 2016, 18:25
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sono piante che si adattano bene se non ci sono minime bassissime e soprattutto permanenti a lungo. Sono molte le piante che a queste condizioni potrebbero svernare tranquillamente fuori tutto l'anno a beneficio della crescita e fioritura. _________________ angelo |
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gioetgi2 Prof


Registrato: 29/07/13 20:53 Messaggi: 5920 Residenza: Salerno
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Inviato: Mar 07 Giu 2016, 11:03 Oggetto:
gioetgi2 Mar 07 Giu 2016, 11:03
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molto interessante , Mi ha sorpreso il brandegeei come cresce bene! nei vasi lo vedo sempre con pochissima crescita novella _________________ Gino |
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angelo Prof


Registrato: 04/07/07 15:35 Messaggi: 3302
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Inviato: Mar 07 Giu 2016, 11:11 Oggetto:
angelo Mar 07 Giu 2016, 11:11
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dipende. I miei in vaso proliferano abbastamza e se si lasciano fuori anche in inverno, ne beneficiano parecchio. Ovviamente clima permettendo. _________________ angelo |
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Lele57 Senior


Registrato: 26/02/16 17:56 Messaggi: 745 Residenza: Massa Carrara
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Inviato: Mar 07 Giu 2016, 14:14 Oggetto:
Lele57 Mar 07 Giu 2016, 14:14
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gioetgi2 ha scritto: | molto interessante , Mi ha sorpreso il brandegeei come cresce bene! nei vasi lo vedo sempre con pochissima crescita novella |
il brandegeei nei vasi cresce eccome parlo per me naturalmente, forse sbagli qualcosa Gino  _________________ Devo ancora incontrare un ignorante che non cerchi di insegnarmi qualcosa.
(Anonimo) |
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