Queste sono proprio le discussioni che da collezionisti ci fanno diventare coltivatori

Ciao Alessio tutti abbiamo sempre da imparare, l'importante è mettere a frutto le informazioni e archiviarle nel modo corretto

Quoto Gianna

Domenico non è importante quanta esperienza si ha: una linea netta divide un coltivatore da un collezionista.
Il collezionista vuole solo avere e magari anche piante proibite, tanto le vede lui solo.

Un coltivatore si arrabatta e fa di tutto per capire come fare a mantenere in vita queste nostre amiche, cambia metodi e sperimenta, a volte capita di perderene qualcuna ma un coltivatore impara dagli errori fatti
Un collezionista rimpiazza la pianta persa e commette sempre gli stessi errori

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Marco
Non acquistiamo piante prelevate in natura

Un bel discorso -grazie!

In effetti.....
mi piace che Marco abbia rimarcato sulla enorme differenza che contraddistingue un collezionista da un coltivatore.
Forse nei primi approcci con questo mondo di spine, tutti siamo stati un po' collezionisti.
Il desiderio di averle, e averne tante, non e' stato almeno per me, poca cosa.
Le varie perdite pero', mi hanno indirizzato verso un pensiero rivolto decisamente alla qualità, piuttosto che alla quantità.
La ricerca corretta di una buona coltivazione, per ogni singola pianta, ha deviato l'attenzione, e visti i risultati mai sperati fino ad allora, ne ho dedotto che bisogna fare delle scelte oculate, per poi studiarle nei comportamenti a seguire.

Sagge parole Serena, la maggior parte di noi, dopo la fase degli acquisti compulsivi (difficile da sedare) dovrebbe leggere attentamente le tue parole!
Marco scrive sempre cose "illuminate"

Be se lavoravo all'ENEL un motivo ci deve pur essere

A parte gli scherzi sono daccordo con voi
Tutti abbiamo passato la fase degli acquisti compulsivi, per poi calmare la sete di novità e rarità, con acquisti piu pensati e consoni al nostro carattere e alle nostre effettive preferenze.
In una prima fase, quando si scopre il meraviglioso mondo delle succulente si vorrebbe avere tutto, poi ci si indirizza su poche specie e qielle poche specie si cominciano ad apprezzare e a studiare.
Studiare il modo di coltivarle, di riprodurle, di guarirle.
Dedicando piu tempo allo studio delle stesse che non all'acquisto
e perchè no si trova anche soddisfazione a divulgare la loro conoscenza.

A Bologna a Settembre ho acquistato ben poco e ho guardato molto così come a Novembre e a Maggio nel Salento stessa cosa
e nel 2013 ho portato a casa tanta conoscenza invece che tante piante la fase onirica è questa non quella degli acquisti compulsivi

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Marco
Non acquistiamo piante prelevate in natura

concordo in pieno con quanto detto da sere (sempre brillante) massimo (difficile da sedare) più realista del re e marco saggio, la voglia di acquistare nuove piante è sempre molto forte e non sempre riusciamo a contenerla, ma ci sono altre cose su cui possiamo virare per evitare questo dannoso virus. La semina la coltivazione gli innesti se ci piacciono che sostituiscono questa fobia, io per esempio ho comprato molti semi di gymnocalyum che sono "facili" per avere una buona varietà senza spendere troppo e che gioia mi danno nel seguire il loro percorso dalla nascita e accompagnarli nella coltivazione e nella crescita, vederli fiorire. La ricerca di nuove composte etc.
Quello che dovremmo fare e usare meglio le nostre semine con degli scambi, ma questo è un altro discorso. A me mi frega l'inverno che non si sa cosa fare allora si guardano cataloghi e viene la voglia di ......