Eravamo rimasti a Ullapool dove poco prima della chiusura siamo andati in un’agenzia di viaggi per cercare un BB vicino all’isola di Handa più su a nord, famosa per i pulcinella, altri uccelli e orche, abbiamo trovato solo due case mobili in località Badcall upper (non sono stata molto contenta anche avendo avuto una roulotte per svariati anni ma mi ricrederò alla grande). La mattina dopo abbiamo preso la strada 835 che poi diviene 837 per diventare 894, la giornata è coperta con qualche scroscio d’acqua, la strada stretta con molte curve, salite e discese si inseguono, improvvisamente dopo una curva su un piccolo rettilineo vediamo due macchine ferme sul ciglio di sinistra della strada (ricordate che siamo nel regno unito e si guida al contrario che da noi) le superiamo rallentando e nel prato scorgiamo cinque cervi che brucano tranquillamente: “Fermati fermati hai visto i cervi? Facciamo 1 foto!!” Tutti fuori a immortalare i cervi prima che si diano alla fuga, circondati da un nugolo di moschitos: insettini piccoli meno di una capocchia di spillo si infilano in ogni dove persino nei capelli, nelle orecchie e PUNGONO ma come PUNGONO e le punture sono pruriginose al massimo, a Ullapool ci avevano avvertiti e avevamo comprato delle bombolette con repellente che ovviamente era nel bagagliaio della macchina, santianno (Tradotto dal mio dialetto emettendo parole oscene) le ho recuperate e mentre ci spruzzavamo addosso un odore metifico ci precipitavamo in macchina che nel tempo di salirvi si era riempita dei maledetti e lì per lì si è aperta la caccia grossa ai moschitos. Finita la caccia abbiamo ripreso il cammino e dopo poco abbiamo individuato il bivio per Badcall Upper imbocchiamo la stradina – sarebbe più opportuno chiamarlo sentiero – e curva dopo curva ci addentriamo, a una svolta ci hanno attraversato il cammino un numero imprecisato di daini, piacevolmente stupiti siamo andati avanti sempre curva dopo curva e in un’ennesima curva una poiana si è alzata in volo ancora qualche curva e siamo arrivati alle case mobili poste su uno spiazzo alla cima di un’altura con un panorama mozzafiato su questa piccola baia a cui ne seguivano altre con lo sfondo di un tramonto rosso fuoco una meraviglia. Il padrone di casa offre solo le case mobili (pulitissime) attrezzate per la prima colazione per il pasto serale ci manda a un campeggio pochi chilometri più a nord, ci indica anche il piccolo attracco di Taebet per raggiungere l’isola di Hanna.
Di buon’ora siamo al molo di Tarbet aspettando il gommone che ci porterà sull’isola di Handa gestita dal Scottish Wildlife Trust, il tragitto è brevissimo al massimo 10’, una guida dell’ente ci aspetta allo sbarco e ci conduce in un piccolo rifugio per alcune informazioni introduttive, terminata la presentazione siano liberi di muoverci come meglio crediamo senza abbandonare i sentieri; il giro dell’isola è all’incirca di 6 km. La prima parte della “passeggiata” è dominata dalla brughiera battuta dal vento, dopo un paio di km raggiungiamo le scogliere, vertiginose pareti alte 130 metri che si affacciano sul mare, sulle cui pareti ogni minima cengia e fessura è occupata da nidi di gazze marine e urie, giovani uccelli reclamano il cibo e indaffarati genitori fanno la spola fra il nido e il mare. I pulcinella di mare si trattengono sino a metà luglio quindi BUCA! essendo l’isola coperta di brughiera è ricca di acqua che nelle zone più basse si trasforma in acquitrino o pseudo palude, quindi nella maggior parte del tragitto si cammina su passerelle di legno o sassi posti all’uopo; oltre ad ammirare il mare e le scogliere è bellissimo camminare nel silenzio interrotto dai richiami degli uccelli e dal rumoreggiare dell’Atlantico in mezzo a un tappeto violaceo di erica fra piccole colline e conche ove ogni tanto si intravede un uccello. L’isola era territorio indipendente con tanto di re o regina, fu abitata fino al 1847 da una piccola comunità agricola, lo ricordano alcuni ruderi di blackhouse e un piccolo cimitero, a loro ricordo è rimasta una copiosa colonia di conigli che si disputano con le pulcinella di mare le tane. Finito il giro ci fermiamo sulla spiaggetta di sabbia bianca ad aspettare il motoscafo per rientrare a Tarbet e la mia amica ne approfitta per sentire la temperatura dell’acqua!!
Rientriamo a Budcall upper e prepariamo il percorso per cominciare il rientro verso Edimburgo. Il padrone di casa ci consiglia di percorrere una strada panoramica che da Unapool ci porterà vicino a Ullapool.
I chilometri da percorrere oggi sono veramente tanti vorremmo arrivare a Inveraray quindi partiamo molto presto per percorrere la strada panoramica che è stretta con piazzole ogni tot chilometri per consentire il passaggio di due automezzi che si incrociassero; si snoda fra boschetti, spiagge e rocce a strapiombo, la spiaggia più bella è quella di Achmelvich ma la strada offre panorami molto belli a ogni piè sospinto. Arrivati a Lochinver – siamo ancora a mretà della strada panoramica - ci fermiamo per mangiare e ci rendiamo conto che non faremo in tempo ad arrivare a Inveraray quindi ci fermeremo a dormire dove capiterà.
Abbiamo dormito in un vecchio e piacevole albergo a Fort William e dopo una abbondante e buona colazione ripartiamo per Inveraray.
Il paese di Inveraray (Inbhir Aora in gaelico)situato sulla costa occidentale del Loch Fyne. È il capoluogo della regione storica dell’Argyll il castello è la sede storica del Clan Campbell, duchi di Argyll. È situato in un grande parco ad ovest del centro della città.
Il disegno originale del castello fu realizzato nel 1720, ma il castello fu completato nel 1789 da John Campbell, quinto duca di Argyll, è circondato da 2 acri di giardino (1 acro inglese corrisponde a 4046,849mq) e 14 acri di parco, vicino alle rive del Loch Fyne. Il castello fu danneggiato da due incendi nel 1877 e 1975, ma la maggior parte dell’edificio è sopravvissuta o è stata restaurata. Il castello è tuttora dimora dei duchi.
Per preservare l’aspetto d’insieme del castello, il villaggio originale fu demolito e ricostruito ad un miglio di distanza.
Le whitehouse sulla riva del Loch Fyne, il castello, la prigione ed altre attrazioni rendono Inveraray una frequentata meta turistica.
La prigione di Inveraray – oggi museo - è di epoca georgiana a due piani, ha muri di pietra rossa spessi quasi un metro. Le celle erano originariamente otto, disposte su entrambi i livelli. Con il Prisons Act del 1877, il governo assunse il controllo delle prigioni e iniziò la costruzione di prigioni più grandi nei centri abitati più importanti. L’apertura della prigione di Barlinnie a Glasgow nel 1882 portò alla chiusura delle piccole prigioni locali della Scozia occidentale, tra cui, per ultima, quella di Inveraray, nel 1889. Il tribunale continuò invece la sua attività fino al 1954.
Proseguiamo verso Stirling.
Stirling si sviluppò attorno al suo celebre castello che ancora oggi domina il pittoresco centro storico e risale al 1400, e per secoli è stato al centro della storia scozzese. L'edificio, uno dei più eleganti esempi di stile rinascimentale scozzese, secondo la leggenda fu sottratto da re Artù ai sassoni. In seguito la storia ci dice che ha visto avvicendarsi la maggior parte dei re scozzesi: vi nacquero Giacomo II, Giacomo III e Giacomo V; fu la residenza di Maria Stuart, qui incoronata regina di Scozia fino al 1558, quando andò in sposa al Delfino di Francia. Senza scordare il mitico William Wallace, grande patriota scozzese (noto al grande pubblico attraverso il film Braveheart), che nel 1297 sconfisse gli inglesi e per ricordarlo nel 1869 è stato innalzato il Wallace Monument.
Dormiremo in questa piacevolissima cittadina e l’indomani partiremo per Edimburgo che il nostro amico e compagno di viaggio non conosce e mooooolto velocemente cercheremo di fargliela conoscere. Alle 6 del mattino successivo rientreremo in Italia.
 
Cervi lungo la strada
 
tramonto a Badcall upper
 
la baia di badcall upper
 
Budcall upper una delle 2 meravigliose border collie
 
badcall upper le case mobiloi
 
il molo di Tarbet
 
Handa
 
Handa
 
Handa
 
Handa gabbiani
 
Handa gabbiani nel nido
 
Handa la passerella di legno
 
Handa L'arco scolpito dal vento
 
Handa la mia amica saggia l'acqua
 
Strada panoramica verso Lochinver
_________________ giulia.b
Amami quando lo merito di meno, perché è allora che ne ho bisogno
(proverbio cinese) |