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opuntietta Partecipante

Registrato: 26/07/11 11:48 Messaggi: 314 Residenza: Roma
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Inviato: Gio 23 Ago 2012, 13:26 Oggetto:
opuntietta Gio 23 Ago 2012, 13:26
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In effetti io penso che le piante che nascono in italia, crescono nelle serre pompate, passano per i vivai se non per gli scaffali dei centri commerciali siano molto diverse da quele nate nel loro habitat naturale. Probabilmente una pianta nata qui non riuscirebbe mai ad adattarsi ad un deserto neanche con tempi lunghissimi per acclimatarsi. La natura fara' una qualche opera di selezione bruciando le piante piu' deboli. Insomma le nostre piantine sono molto piu' delicate di quelle nate in cattività e secondo me molto piu' sensibili. |
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+Kaktengo+ Senior


Registrato: 13/08/12 21:37 Età: 64 Messaggi: 883 Residenza: Napoli Ercolano (Vesuvio)
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Inviato: Gio 23 Ago 2012, 13:35 Oggetto:
+Kaktengo+ Gio 23 Ago 2012, 13:35
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| opuntietta ha scritto: | | Insomma le nostre piantine sono molto piu' delicate di quelle nate in cattività e secondo me molto piu' sensibili. |
Forse volevi dire (in natura al posti di "in cattività)
Comunque Opuntietta è vero ciò che dici sino ad un certo punto. Sono più delicate e sensibili perchè le rendiamo noi (intendo vivaisti e supermercati non esponendole al sole - processo che fa crescere più in fretta la pianta per i vivaisti) in tal modo. Resta il fatto che il DNA della pianta sempre quello è per cui o la coltivi al polo nord o la coltivi in italia o nel deserto, le sue esigenze restano tali. Detto ciò tutte le piante comprate vanno acclimatate, abituate ed infine trattate ed esposte come accade nei loro luoghi naturali.
Le nostre non sono più delicate ma bensì più toste dovendo subire loro malgrado, vari stress che non subirebbero nel loro ambiente naturale. _________________ Salvatore Ercolano Napoli
Tengo kakti, kakti tengo, il mio nome è kaktengo e se non piace me lo tengo.
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opuntietta Partecipante

Registrato: 26/07/11 11:48 Messaggi: 314 Residenza: Roma
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Inviato: Gio 23 Ago 2012, 14:01 Oggetto:
opuntietta Gio 23 Ago 2012, 14:01
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giusto, in natura
quindi forse una settimana o forse un mese non bastano per stare sicuri che si sia acclimatata e quindi non soggetta a scottature, almeno non nel mio caso...,
(p.s. ho visto che seguivi una mia domanda anche sulle concimazioni, puoi andarmi a rispondere?) |
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+Kaktengo+ Senior


Registrato: 13/08/12 21:37 Età: 64 Messaggi: 883 Residenza: Napoli Ercolano (Vesuvio)
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Inviato: Gio 23 Ago 2012, 14:05 Oggetto:
+Kaktengo+ Gio 23 Ago 2012, 14:05
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Gia fatto _________________ Salvatore Ercolano Napoli
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patra Amministratore

Registrato: 23/07/08 08:02 Messaggi: 6107 Residenza: Colle di val d'Elsa / Milano / Castel Rigone
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Inviato: Gio 23 Ago 2012, 15:11 Oggetto:
patra Gio 23 Ago 2012, 15:11
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| Citazione: |
quindi forse una settimana o forse un mese non bastano per stare sicuri che si sia acclimatata
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Questo è vero, credo ci voglia ben più tempo per acclimatarle, io direi anche un'intero anno, per abituarle gradatamente sia al caldo che al freddo. _________________ "La geometria condurrà l'anima verso la verità" - Platone |
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+Kaktengo+ Senior


Registrato: 13/08/12 21:37 Età: 64 Messaggi: 883 Residenza: Napoli Ercolano (Vesuvio)
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Inviato: Gio 23 Ago 2012, 15:15 Oggetto:
+Kaktengo+ Gio 23 Ago 2012, 15:15
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Sposo in pieno ciò che afferma Patra. L'acclimatazione non è solo un fatto esterno (tipo scottature) ma un processo che avviene piano piano affinchè la pianta tutta si adegui e si adatti conseguentemente alle condizioni climatiche (esposizione, temperature, umidità ed altro) differenti da qualle a cui era stata abituata. _________________ Salvatore Ercolano Napoli
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exwarrier Prof


Registrato: 14/04/12 00:32 Età: 81 Messaggi: 5356 Residenza: Gorizia
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Inviato: Ven 24 Ago 2012, 14:32 Oggetto:
exwarrier Ven 24 Ago 2012, 14:32
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Condivido quanto dice Kak sulla "tosticità" delle nostre piante, proprio perchè "maltrattate" fin dall'origine. E non è da pensare che nel loro habitat naturale non siano anche loro maltrattate; ci sono condizioni diversissime da zona a zona; ci sono gli animali che possono calpestarle o mutilarle; l'eposizione non è detto che sia sempre al sole, anche se ne avessero bisogno, perchè ci sono altre piante, sassi, acqua che può venire ed andare.
Per la questione DNA, il discorso non è così semplice come sembra; anche se una data pianta nasce con quei tipi di geni, esistono dei "lucchetti" nel DNA che, se opportunamente aperti, possono "migliorare" il DNA, con conseguenze benefiche per l'organismo. Il problema è se la pianta riesce a trovare la chiave per questi "lucchetti", ma credo che, se vuol adattarsi e sopravvivere, la soluzione la trova. I risultati si possono notare dal fatto che possono modificare il colore, il numero di spine, la grandezza... _________________ Amos |
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+Kaktengo+ Senior


Registrato: 13/08/12 21:37 Età: 64 Messaggi: 883 Residenza: Napoli Ercolano (Vesuvio)
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Inviato: Ven 24 Ago 2012, 14:40 Oggetto:
+Kaktengo+ Ven 24 Ago 2012, 14:40
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Dopo varie generazioni. _________________ Salvatore Ercolano Napoli
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exwarrier Prof


Registrato: 14/04/12 00:32 Età: 81 Messaggi: 5356 Residenza: Gorizia
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Inviato: Ven 24 Ago 2012, 14:59 Oggetto:
exwarrier Ven 24 Ago 2012, 14:59
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No, no... il discorso dei "lucchetti" è qualcosa di personale ed immediato che non ha niente a che fare con la mutazione genetica: quella sì ha bisogno di tempo... direi di mooooolto tempo  _________________ Amos |
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