In ogni caso, facendo un rapporto peso inerte/acqua assorbita, la graulometria è ininfluente.
Scusa angelo, ma secondo me questo è sbagliato.
Potrebbe andare bene se gli inerti avessero tutti lo stesso peso specifico, anzi non andrebbe bene lo stesso.
Per una misurazione attendibile bisogna partire da identici volumi di quantità di inerte e identiche granulometrie.
Anche la pomice, come il lapillo, non è sempre uguale, e a seconda delle provenienze i nostri inerti sono più o meno porosi e immagazzinano più o meno acqua. Per questo è sbagliato basarsi solo sui pesi.
E' molto più interessante invece osservare i tempi di asciugatura, forse l'unica cosa che può essere un pò più attendibile, e che poi a noi per il nostro fine interessa di più.
cactus ha scritto:
Mi sono permesso di rimpiazzare una recente perdita e dilungarmi con toni quasi da academia va.
Boss.....l'ho pensato per tutto il sermone!! _________________ "Molti fiori sono nati per fiorire non visti,
e sperdere la loro dolcezza nell'aria deserta"
Daniele, l'ininfluenza della dimensione è dovuta al fatto che difficilmente si riesce ad avere grani della stessa dimensione e che la granulometria utilizzata nel 99% dei casi è quella che va da 3 a 6 mm. Logico che in un contenitore vi si mischiano grani con dimensioni ricadenti in quel range, per cui è una media sulla loro capacità, proprio come succede nelle composte che utilizziamo. Dubito che qualcuno si metta, per piante adulte, a fare una selezione di soli 3 mm o soli 5 mm a meno che di tempo a disposizione ne abbia parecchio, ma i risultati delle piante alla fine non sono così eclatanti.
cactus ha scritto:
....Ho capito cosa hai fatto, pensavo fosse la stessa cosa che voleva fare Nicola. In realtà tu hai calcolato il carico o la capacità degli inerti....
si, lo scopo era quello, ma soprattutto testare la diversa capacità dei lapilli che avevo a disposizione, in modo che, analizzando i dati, si preferisse una maggiore % di un inerte rispetto all'altro. Il fatto che gran parte delle piante con maggiore % di pomice sviluppino apparati radicali molto sviluppati è molto significativo. Se poi teniamo conto che la pomice siciliana, ormai non più in commercio, poteva contenere fino al 110% di acqua rispetto al suo peso....
cactus ha scritto:
Tu come hai fatto a calcolare il volume dell'acqua assorbita?
Immagino con un bicchiere graduato?
si, il bicchiere, come scritto, era da 200cc e veniva rabboccato nelle 24h fino a quando l'acqua rimaneva sempre al limite dell'orlo, ovviamente annotando ogni ml di rabbocco. In ogni caso i calcoli più esatti sono stati resi possibili solo col peso di ognuno. Teoricamente si poteva anche provare con 50g di ognuno con 100ml di acqua.
Il calcolo del rilascio a mio avviso è infattibile, perchè le diverse incognite come esposizione, microclima, dimensione e colore del vaso, tipo di innaffiatura, specie di pianta (un myrtillocactus assorbe sicuramente di più rispetto a una cilena, correggimi se sbaglio) influiscono moltissimo sui risultati.
Il lapillo laziale per me rimane il migliore. L'ho provato con dei semenzali e sono cresciuti molto bene. Vuoi per la sua porosità o altro i benefici sono stati al pari o quasi di quello dell'Etna ma decisamente superiori al rosso.
Riguardo ai 5 minuti di innaffiatura per imbibimento:
i miei semenzali con una quantità di acqua ormai misurata per quel sottovaso e per quella determinata dimensioni dei vasi, nel caso specifico 5x5, impiegano almeno 3 ore per essere completamente e correttamente intrisi. In passato con vasi da 12x12, nelle 10 h c'erano ancora composte cui l'acqua non era arrivata in superficie.
Il livello dell'acqua non deve mai superare la metà dell'altezza del vaso, se così non fosse, la composta si bagna rapidamente ma gli inerti lo fanno solo esternamente e poco in profondità, in pratica e come prendere una spugna, immergerla con le mani e farle assorbire acqua appoggiandola nell'acqua. La capacità di carico è molto diversa, per cui non esiste un tempo limite in cui fare assorbire un tot di acqua in un tot di tempo.
La composizione della composta e del materiale di sgrondo gioca un ruolo decisamente determinante.
In passato ho dimenticato vasi in immersione per 24h, non ho avuto alcuna perdita.
Dedotto tutto questo: le nostre piante, nonostante le nostre alchimie, si adattano a quel che trovano, ma crescono meglio se si danno loro le giuste condizioni, ovviamente in alcun modo incomparabili con quel che accade in natura. _________________ angelo
non vorrei andare fuori dal seminato ma faccio una considerazione dettata dall'esperienza con i miei gymnocalycium.
La granulometria a mio avviso è importante: uso composta prevalentemente minerale e, per dare alla pianta il tempo di assimilale l'acqua, aggiungo sempre una buona percentuale di sabbia di pomice (50%) per evitare che la composta asciughi troppo in fretta.
_________________ Non sempre darsi da fare è la cosa migliore. Se Romeo avesse aspettato un po’ prima di suicidarsi sulla tomba di Giulietta, i due sarebbero felicemente invecchiati insieme... (Kathrin & Sascha)
Inviato: Sab 04 Feb 2012, 11:08 Oggetto: Re: Esperimento su velocità di asciugatura inerti
zarina Sab 04 Feb 2012, 11:08
nicor11 ha scritto:
Dopo l'interessante discussione sulla pomice ho provato a vedere in quanto tempo sciugano. Ho provato riempiendo dei vasetti 5*5 di pomice, lapillo, perlite, zeolite e la mia composta. Ho fatto aciugare il tutto per 4-5gg sul termosifone e poi le ho pesate e le ho bagnate per immersione 5 minuti le ho lasciate scolare altri 5 minuti e poi le ho pesate questi i risultati:
In realtà lo scopo di tutto il gioco era proprio quello. E' vero che calcolare il carico può risultare più semplice che calcolare il consumo, perchè come dice Angelo dipende da molti più fattori, ma in realtà a noi quello che importa è in quanto tempo la nostra terra ritorna asciutta. Ho bagnato per imbibizione perchè bagnare dall'alto anche con quantità note di acqua secondo me risultava più difficile inumidire il terreno in modo uniforme ed ho preferito usare questa tecnica. Veniamo alle mie misere misurazioni dop 48h
Pomice da 62 a 55 diff. 7 diminuzione acqua giornaliera 29,17%
Lapillo da 118 a 109 diff 9 " " " 30%
Perlite da 37 a 29 diff 8 " " " 29,63%
Zeolite da 95 a 86 diff 9 " " " 29,03%
Mia composta da 93 a 87 diff 6 " " " 17,65%
La cosa più importante che se ne deduce è che in una composta più inerti ci sono e prima si asciuga e che la pomice è leggermente più lenta (per la mia idea del tutto trascurabile) rispetto agli altri inerti porosi.
_________________ "Molti fiori sono nati per fiorire non visti,
e sperdere la loro dolcezza nell'aria deserta"
sono anche io dello stesso parere, e l'altra cosa da considerare è che anche piccole percentuali di terriccio universale rallentano in modo sensibile la velocità di asciugatura.
Dopo 72 ore
Pomice da 55 a 51 diff. 4 diminuzione acqua giornaliera 16,67%
Lapillo da 109 a 102 diff 7 " " " 23,33%
Perlite da 29 a 26 diff 3 " " " 11,11%
Zeolite da 86 a 81 diff. 3 " " " 16,13%
Mia composta da 87 a 82 diff 5 " " " 14,71%
In tre giorni si è persa quindi
Pomice 70,83% di acqua
Lapillo 83,3%
Perlite 70,37%
Zeolite 64,52%
Mia composta 50%
Un vivaista mi aveva detto che usava il lapillo al colletto delle piante perchè era l'inerte che asciugava più rapidamente, e in effetti questo tuo esperimento lo dimostra. Grazie per averlo fatto.
Giusto per essere precisini, mi dici circa la temperatura ambiente cui stavano i vasetti? min / max? Grazie.
Dopo 96 ore
Pomice da 51 a 49 diff. 2 diminuzione acqua giornaliera 8,33%
Lapillo da 102 a 99 diff 3 " " " 10%
Perlite da 26 a 24 diff 2" " " 17,41%
Zeolite da 81 a 77 diff. 4 " " " 12,90%
Mia composta da 82 a 77 diff 5 " " " 14,71%
Dopo 120 ore
Pomice da 49 a 46 diff. 3
Lapillo da 99 a 98 diff 1
Perlite da 24 a 22 diff 2
Zeolite da 77 a 74 diff. 3
Mia composta da 77 a 73 diff 4
Quindi 5 giorni dopo l'annaffiatura hanno perso come percentuale di acqua assorbita
Pomice il 91,67%
Lapillo il 96,67%
Perlite l' 85,19%
Zeolite l' 87,10%
Mia composta l'81,37%
Dopo 144 ore (6 giorni)
Pomice da 46 a 45 diff. 1 perdita del 95,85% acqua assorbita
Lapillo da 98 a 97 diff 1 " " 100%
Perlite da 22 a 20 diff 2 " " 92,59%
Zeolite da 74 a 73 diff. 1 " " 90,32%
Mia composta da 73 a 70 diff 3 " " 93,87%
Abbiamo il vincitore cioè, a differenza di quello che pensavo io, il lapillo. Sicuramente con la bella stagione riproverò l'esperimento in modo da vedere se in condizioni più naturali la cosa cambia.
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