Ma quanto sono belli??? Fortunatamente per me, per le mie tasche e per il pochissimo spazio, anzi non ho più spazio sono di difficile coltivazione, altrimenti mi sarebbe toccato comprarli...
Comunque ancora complimenti, sono una meraviglia di fiori e spine!
Ciao Bruno, sono piante meravigliose, complimenti per come li coltivi.
Ho una domanda da porre:
Ho letto che molti Echinomastus gradiscono una composta alcalina. Siccome ho semine di queste piante che quest'inverno/primavera dovrò ripicchettare, mi chiedevo se ai soliti inerti, e terriccio di faggio per la poca componente organica, era il caso di aggiungere della cenere per ottenere la reazione alcalina, e se si in quale proporzione?
Oppure è meglio aggiungere marna e sabbia calcarea???
_________________ "Molti fiori sono nati per fiorire non visti,
e sperdere la loro dolcezza nell'aria deserta"
Registrato: 24/07/10 23:51 Messaggi: 25 Residenza: roma
Inviato: Dom 03 Ott 2010, 16:22 Oggetto:
bruno Dom 03 Ott 2010, 16:22
seminare è certamente il modo migliore per iniziare
Non tutti gli Echinomastus vivono su suolo calcareo, per esempio intertextus, la sua varietà dasyacanthus, ed alcune popolazioni di erectocentrus vivono anche su suolo igneo. Io li coltivo in puro lapillo, tutti, anche le semine...
Ciao
PS se ti ricordi sono curioso di sapere dove hai letto che gradiscono un mix alcalino
PS se ti ricordi sono curioso di sapere dove hai letto che gradiscono un mix alcalino
Sarei curioso anch'io di sapere dove l'ho letto ...e chi si ricorda.
Comunque anche li non generalizzavano, però non ricordo di quale specie si parlava.
Se mi viene a mente ti faccio sapere. _________________ "Molti fiori sono nati per fiorire non visti,
e sperdere la loro dolcezza nell'aria deserta"
Bruno....
ho qualche sclerocactus, ma sono molto diversi dai tuoi echinomastus...
mi chiedevo da cosa verrebbero associati fra di loro. intendo per quali caratteristiche
ciao
_________________ Felice chi, avendo veduto quelle cose,
va sotto la terra;
Egli sa della vita termine ed inizio, entrambi dati da Zeus.
Registrato: 24/07/10 23:51 Messaggi: 25 Residenza: roma
Inviato: Lun 11 Ott 2010, 21:29 Oggetto:
bruno Lun 11 Ott 2010, 21:29
per la presenza di coste formate da tubercoli distinti e per alcune caratteristiche delle areole, del fiore, del frutto e dei semi, che però sono variabili già all' interno di Sclerocactus. Da profano tendo ad essere daccordo con te, eppure ricerche recenti basate sulla genetica associano le specie settentrionali di Echinomastus, in particolare johnsonii, a Sclerocactus. Le specie meridionali sono state associate da diversi autori ad Echinocactus, Neolloydia e Thelocactus, purtroppo sono meno conosciute e meno studiate. Anch' io ho qualche sclero, belle spine ma per ora niente fiori ....
Tutti i fusi orari sono GMT + 1 ora Vai a Precedente1, 2
Pagina 2 di 2
Non puoi inserire nuovi argomenti Non puoi rispondere a nessun argomento Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi votare nei sondaggi Non puoi allegare file Puoi scaricare file