ahn ok ho capito... e le altre? perchè ho una piantina di genere sedum e una aloe ferox, e a quanto ho capito anche leggendo in giro bisogna bagnarle ogni tanto in inverno... ogni due mesetti? grazie!

comunque puoi romperle, evitando che trattenga troppa umidità, si inizia a vederne in collezioni di cactacee l'argilla in briciole, sicuramente è un inerte che non cede elementi nutritivi, è naturale ma ottenuto dall'uomo. Per compensare puoi concimare e per evitare che "galleggi" in superficiè, puoi ricoprire quest'ultima con pietrisco.

insomma per me meglio il lapillo ma se non ce l'hai va bene anche l'argilla rotta...

...il problema è che - in generale - quando non si ha esperienza in qualcosa in cui ci si vuole cimentare non si capisce se quanto è scritto in proposito sia perentorio o consigliato come la soluzione migliore, alternabile però ad altre.

ti faccio due esempi: per le carnivore dicono di usare assolutamente acqua piovana o di osmosi; io uso quella del rubinetto da sempre e va benone

oppure per certe orchidee usare come substrato corteccia di una certa pezzatura e con determinate caratteristiche...io uso carbone e va benissimo

e così all'infinito.

Trovo giusto quello che ha scritto pachycereus. Le nostre piante sono esseri viventi e quindi godono di una grossa adattabilità. E' chiaro che più si va contro natura e più aumentano i rischi, soprattutto se i cambiamenti sono repentini.

In Empoli città ci sono due giardini con dei banani. Soprattutto in uno sono lì da un sacco di anni e non vengono ricoverati in serra. In inverno soffrono parecchio beccandosi brinate e gelate, ma ogni estate esplodono che è una meraviglia, anche se non arrivano a fare le banane perchè dovrebbe essere caldo tutto l'anno.