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Uebelmannia in esterno
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francy84



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Inviato: Sab 12 Ott 2024, 17:14   Oggetto: Uebelmannia in esterno
francy84 Sab 12 Ott 2024, 17:14
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Buongiorno colleghi cactofili, ho una piccola collezione di cactus in una terrazza soleggiata all day long nel sud Sardegna, pertanto le mie specie le tengo in esterno anche in inverno escluse le schlumbergera e una piccola uebelmannia pectinifera che tengo dentro da novembre a maggio. Avevo una uebelmannia da dicembre 2020 e quest'anno mi è deceduta causa cocciniglia, così a marzo ne ho acquistata un'altra da un altro vivaio. Quest'ultima Uebelmannia anziché crescere allungata come avviene in coltivazione ha un aspetto più tondo e naturale, forse perché questa estate l'ho tenuta all' ombra di un coleus (pianta dai fiori viola della famiglia dell'incenso) e quindi si più "selvaggia" e con più umidità atmosferica. Tra qualche mese le minime notturne scenderanno appena appena sotto i 10 gradi e dovrò portarla dentro, ma ho paura che stare dentro non sia di suo gradimento, visto che l'altra invece è morta, cosa posso fare? Qualcuno ha esperienza di Uebelmannia tenute all' aperto anche in inverno?


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Gorgasm13
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Inviato: Dom 13 Ott 2024, 0:50   Oggetto:
Gorgasm13 Dom 13 Ott 2024, 0:50
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A meno che qualche esperto del forum non trovi un nesso tra la temperatura e l’’infestazione dalla cocciniglia, non vedo perché tu non debba ritentare nella coltivazione come stavo facendo.
Diversamente non capisco perché ti preoccupa portare “a riparo” la pianta. Non hai un luogo adatto?

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Rosaedela
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Inviato: Lun 14 Ott 2024, 4:17   Oggetto:
Rosaedela Lun 14 Ott 2024, 4:17
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Ciao Francy
Ho già riparato le Uebelmannia in una cantina fresca e molto luminosa. Il problema al momento qui da me è piuttosto dovuto all'umidità.
Capisco la tua preoccupazione a ritirarle in casa, dove le cactacee soffrono molto ed indebolendosi diventano facilmente vittime di parassiti come la cocciniglia.
Le Uebelmnnia, parlo per la mia esperienza, sono piante molto sensibili a tutto; al sole, all'umidità, al freddo, ai parassiti. Io le ritiro in inverno perché qui le temperature vanno sempre sottozero e l'umidità si fa sentire. Ma tu al sud della Sardegna dovresti avere condizioni più favorevoli. Magari potresti lasciarla fuori, o perlomeno il più possibile e ritirarla solo un paio di mesi in casa, così che non soffra troppo.


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Lucia
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francy84



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Inviato: Mer 16 Ott 2024, 16:14   Oggetto:
francy84 Mer 16 Ott 2024, 16:14
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Ciao Rosaedela, metto le immagini della mia in esterno, io ho una soffitta con finestre a SSW (si affacciano verso la terrazza), quindi nel caso la riparo lì con piante a foglie tropicali (begonia, banano nano), ma come hai ben detto tu ai cactus non piace stare dentro! Oltretutto la soffitta risulta calda di giorno e fredda di notte, con poca umidità di giorno, mentre la mia uebrlmannia in questi giorni di caldo africano (ancora qui in Sardegna Laughing ) sta adorando l'umidità e la pioggia. Forse quelka deceduta si è indebolita perché non l'ho innaffiata in inverno. Comunque in esterno mi sta andando bene anche un melocactus azureus comprato giovane che mi ha fatto il cefalio proprio quest'anno, mentre un curvispinus comprato già adulto riparato in interno lo scorso anno mi ha fatto fruttini fino a gennaio, ma sono tentata di lasciare fuori pure lui stavolta. Ho la speranza che mettendo i cactus tra muri e altre piante ci sia un "microclima" meno rigido.

 
   


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Inviato: Mer 16 Ott 2024, 19:53   Oggetto:
Gianna Mer 16 Ott 2024, 19:53
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Vaso troppo grande ... scusa, ma anche il Gymnocalycium mal coltivato, si vede il panetto di torba che era presente al momento dell'acquisto


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francy84



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Inviato: Gio 17 Ott 2024, 15:32   Oggetto:
francy84 Gio 17 Ott 2024, 15:32
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Il Gymno è lì da quasi 2 anni e perdona certi errori più o meno voluti, torba, acqua piovana tutto l'anno e innaffiature estive più abbondanti rispetto alle altre cactacee. La mia idea di coltivazione non ortodossa è che gymnocalycium horstii e uebelmannia non vivono nel puro deserto ma nelle savane/boscaglie brasiliane come si vede dalle foto in habitat quindi avrebbero bisogno di più nutrimento rispetto alle altre cactacee. Quindi sto sperimentando così e vorrei sapere se qualcun altro in sud Italia e isole si sta cimentando con idee simili. Per le altre cactacee ho la solita miscela minerale con 70% di inerti tra pomice lapillo e zeolite, con fondo in lapillo grossolano, tutte rigorosamente sotto la pioggia invernale.


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Giovanni
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Inviato: Gio 17 Ott 2024, 17:25   Oggetto:
Giovanni Gio 17 Ott 2024, 17:25
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Cosa intendi con sud? Io sono a Roma, già ora piove abbastanza spesso e, nonostante le temperature siano ancora superiori ai 20 gradi, il rischio è di avere le piante bagnate costantemente fino ad aprile/maggio


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francy84



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Inviato: Gio 17 Ott 2024, 18:39   Oggetto:
francy84 Gio 17 Ott 2024, 18:39
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Forse qui in Sardegna piove meno rispetto a Roma, io tengo sotto la pioggia invernale tutti, per citarne alcuni gymno horstii, baldianum, anisitsii, mihanovikii, poi va bhe le mammillaria e gli astropythum sono abbastanza resistenti, un melocactus azureus, cochemiea polsegeri, thelocactus, rebutia heliosa, infine sotto l'unità esterna della pompa di calore (per riparare un pochino dalla pioggia ma ci arriva uguale con il vento) tengo pure tre copiapoa e una solisia pectinifera (molto fiera del fatto che quest'ultima mi ha fiorito in febbraio in esterno). Forse la mia è solo fortuna o è merito del vento e del sole che asciugano in fretta il terriccio. Fatto sta che dopo queste esperienze mi rimane solo la uebelmannia da provare in esterno anche in inverno, anche se come mi ricordate tutti sarebbe una mission impossible. Inoltre oltre al terriccio minerale lascio che le cadano dentro il vaso le foglie secche delle altre piante, sembra che le gradisca.


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Inviato: Gio 17 Ott 2024, 19:11   Oggetto:
RobertoBr Gio 17 Ott 2024, 19:11
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Il ragionamento di fondo secondo me è corretto e anche io per certe specie non lesino su parte fine o organica. Attenzione però, perché il panetto di torba è tutta un'altra cosa...

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Inviato: Gio 17 Ott 2024, 19:15   Oggetto:
Gianna Gio 17 Ott 2024, 19:15
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francy84 ha scritto:
Il Gymnocalycium è lì da quasi 2 anni e perdona certi errori più o meno voluti, torba, acqua piovana tutto l'anno

Non stiamo parlando di substrato più organico, ma del fatto che non sia stata fatta la pulizia delle radici e lasciato il blocco di torba che imprigiona le radici. Solo un suggerimento per coltivare meglio Sorriso


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Inviato: Lun 02 Dic 2024, 7:25   Oggetto:
BobSisca Lun 02 Dic 2024, 7:25
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Ogni luogo ha i suoi microclimi, magari conoscerli più a fondo. G. Palisano noto e storico coltivatore gestisce un vivaio lungo la Via Appia a Roma e le sue Üebelmannia hanno resistito anche a diversi gradi sotto lo zero, senza riportare alcun danno.


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Inviato: Lun 02 Dic 2024, 11:37   Oggetto:
Giovanni Lun 02 Dic 2024, 11:37
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Non credo ci sia più il vivaio sull'Appia antica, il terreno era stato espropriato dal Comune di Roma per il parco archeologico. Non riesco a trovare notizie più recenti del 2022 e ignoro se ora sia in un altro luogo o non esista più


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Inviato: Lun 02 Dic 2024, 20:02   Oggetto:
Gianna Lun 02 Dic 2024, 20:02
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Effettivamente c'era questo problema di sfratto, non so poi come sia andata a finire


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Inviato: Lun 02 Dic 2024, 20:27   Oggetto:
Giovanni Lun 02 Dic 2024, 20:27
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Non abito lontano, nel fine settimana faccio una passeggiata e vado a vedere.


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Inviato: Mer 04 Dic 2024, 9:14   Oggetto:
BobSisca Mer 04 Dic 2024, 9:14
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Era apparso un articolo sul venerdì di Repubblica in data 11 novembre 2022. Gaetano mi disse che il Comune di Roma benchè avesse espropriato il terreno non poteva toccarlo a causa della presenza di 800 tartarughe che essendo specie protetta erano intoccabili. Poi non conosco gli sviluppi della situazione. Posso solo auspicare che il prezioso patrimonio botanico di Gaetano non vada perso in qualche discarica capitolina.


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